CAPUA
L. R. Cielo
Cittadina della Campania (prov. Caserta), sulla riva sinistra del Volturno. C. prende il nome dall'omonima città antica, distrutta dai saraceni nell'841, che sorgeva sulla via Appia [...] 1966 (19712); id., Le origini della Signoria capuana nella Langobardia minore, Roma 1966; M. Rotili, L'"Exultet" della cattedrale diCapua e la miniatura "beneventana", in Il contributo dell'archidiocesi diCapua alla vita religiosa e culturale del ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] fazioni e le velleità anarchiche dei singoli signori causano presto la spaccatura del principato in due aree politiche: il principato di Benevento e quello di Salerno, cui si aggiunge presto la contea diCapua.
823-844: dopo l’eliminazione da parte ...
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Comune della Campania (119,02 km2 948.850 ab. nel 2020, detti Napoletani), capoluogo di regione e città metropolitana.
Il centro più notevole del Mezzogiorno d’Italia per ampiezza demografica, tradizioni [...] 1027-29 o 1030, ai Longobardi diCapua. Sergio IV (1003 o 1004-1034) riuscì a riprendere il ducato, aiutato dal normanno Rainolfo I Drengot, al quale concesse il feudo di Aversa (1030), inizio della signoria normanna, ben presto minacciosa. Nel 1077 ...
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Spoleto Comune della prov. di Perugia (349,6 km2 con 39.339 ab. nel 2010). La cittadina è situata a 396 m s.l.m. sulle pendici del Monte Luco, colle alla sinistra del torrente Tessino. È un vivace centro [...] (discussa la collaborazione di B. Rossellino). A Gattapone è attribuito anche il palazzo detto della Signoria, sede del Museo , il nuovo duca di S. nella persona del suo fedele Transamondo conte diCapua (663-703/5); alla morte di Grimoaldo (671) il ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] nell'856, venne fondata la nuova c. diCapua con un impianto di cui è stata riconosciuta l'originalità anche se per difendere il potere assoluto e sempre più 'esterno' delle signorie da ogni possibile ribellione, come si verificò a Parma, a ...
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LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] e per questo denominata seconda Pavia), dal ducato di Salerno e da quello diCapua.
La 'questione longobarda' e la storia . Segagni Malacart, L'architettura, in Storia di Piacenza, II, Dal vescovo conte alla Signoria, Piacenza 1984, pp. 435-601; D ...
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Angioini
C. Bruzelius
M. Righetti Tosti-Croce
F. Bologna
F. Aceto
E. Marosi
Dal nome della contea d'Angiò (Anjou), istituita nel sec. 9° come avamposto contro i Bretoni, sono stati detti A. alcuni [...] di Roberto, Carlo duca di Calabria, il quale si fermò a Siena per accettarne la signoria mentre si recava a prendere quella di in questo genere di lavori da utilizzare nella fabbrica del palazzo di Bartolomeo diCapua, logoteta e protonotario ...
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GRIMANI, Domenico
Gino Benzoni
Luca Bortolotti
Primo dei cinque figli - gli altri sono Vincenzo, Girolamo, Piero, Marino - di Antonio di Marino, il futuro doge, e di Caterina di Domenico Loredan, nasce [...] in gran segretezza, l'opportunità di un insignorimento riminese per Cesare Borgia. Ma signoredi Rimini Pandolfo Malatesta, protetto di una delegazione recanatese a protestare per il malgoverno del priore diCapua Giuliano Ridolfi, occasiona - di ...
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GIULIANO da Maiano (Giuliano di Leonardo d'Antonio)
Daniela Lamberini
Nacque a Maiano, sulle colline a nord di Firenze, intorno al 1432. Questa data, accettata dalla maggior parte degli studiosi, si [...] Alla stessa collaudata squadra di raffinati e sperimentati maestri, la Signoria fiorentina affidò il rinnovo Magazine, CXIV (1972), pp. 448-452; I. Di Resta, Contributo alla storia urbanistica diCapua, in Napoli nobilissima, XIII (1974), pp. 169-174 ...
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ozio
òzio s. m. [dal lat. otium]. – 1. a. In genere, astensione dall’attività, dalle occupazioni utili, per un periodo più o meno lungo o anche abitualmente, per indole pigra o indolente: stare in o., non far niente; trascorrere le ore nell’o.;...