medicina Cavità corporea abnorme munita di pareti proprie, a contenuto solido, semisolido o liquido. Le c. hanno forma, in genere, rotondeggiante, grandezza varia, sono di numero unico o multiplo. Diverse [...] parte: c. sinoviali, in corrispondenza di un’articolazione, per estroflessione della membrana sinoviale; c. sierose, contenenti liquido sieroso, fluido, chiaro; c. ematiche, contenenti sangue; c. linfatiche, contenenti linfa; c. da ritenzione, a ...
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Le filarie sono vermi Nematodi (v.), filiformi o almeno molto allungati e sottili, costituenti la famiglia dei Filariidae, che comprende varie forme parassite dell'uomo e degli animali, fra cui alcune [...] , cioè partoriscono larve o uova in cui sono già formate le larve. Allo stato adulto risiedono nel tessuto connettivo, nelle sierose o nel sistema emolinfatico dei vertebrati. Le larve, che si rinvengono nel sangue o in varî tessuti, sono talora ...
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VELPEAU, Alfred-Armand
Mario Donati
Chirurgo, nato il 18 maggio 1795 a Brèche (Indre-et-Loire), morto a Parigi il 18 agosto 1867; allievo di R. Bretonneau a Tours, laureato a Parigi nel 1823, chirurgo [...] , e altre pubblicate nel 1866; Traité des maladies du sein et de la région mammaire, Parigi 1873; e inoltre numerosissime memorie fra cui particolarmente note quelle sulle iniezioni iodate nelle cavità sierose, sulle infiammazioni dei linfatici, ecc. ...
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MASPES, Paolo Emilio
Gaetana Silvia Rigo
– Nacque a Torino il 30 genn. 1906 da Adolfo Domenico e da Antonia Fornaca.
Superati i primi studi, si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia dell’Università [...] . Parte prima, in Arch. per le scienze mediche, 1938, vol. 66, pp. 325-340; Le meningiti sierose. Parte seconda, ibid., 1939, vol. 67, pp. 26-76); inoltre il contributo alla conoscenza dell’emangioblastoma cerebellare, con l’importante dimostrazione ...
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collo
Regione anatomica delimitata in alto dai confini topografici della testa, in basso da quelli superiori del torace. La sua forma, grossolanamente cilindrica, presenta più o meno marcate, in rapporto [...] , a sede mediana o laterale, seguita dall’apertura di un tramite fistoloso da cui geme una scarsa secrezione purulenta o sierosa. Gli aneurismi del c. hanno origine dalla carotide comune e dai suoi rami di biforcazione, oppure dalla succlavia, dalla ...
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In medicina, l’insieme di eventi a carattere reattivo che si realizza nei tessuti degli organismi animali superiori quando essi prendono contatto con agenti lesivi di varia natura. Il risultato più frequente [...] che esitano nella fibrosi polmonare, nella stenosi di canali anatomici, nella coalescenza dei due foglietti delle sierose ecc.); e, ancor più, dei fenomeni flogistici che accompagnano certe affezioni autoimmunitarie (malattie da immunocomplessi, come ...
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cellula epiteliale
(*)
Cellula costituente l’epitelio, ovvero il tessuto che riveste le superfici corporee interne ed esterne. L’epitelio è formato da uno strato continuo di cellule simili e polarizzate, [...] la superficie. Un epitelio pavimentoso semplice riveste invece la superficie interna degli alveoli polmonari, la superficie delle cavità sierose e la superficie interna dei vasi e del cuore. La superficie libera degli epiteli di rivestimento può ...
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STASI (dal gr. στάσις "stazione"; fr. stase; sp. estagnación, extasis; ted. Stauung; ingl. stasis)
Nazareno Tiberti
Stato morboso caratterizzato da ristagno di sangue in un determinato distretto circolatorio. [...] . Questa stasi è accompagnata da edema più o meno intenso, a seconda della qualità dell'organo in cui il processo ha luogo, e da versamenti nelle cavità sierose. È ciò che si verifica in quello stato noto con il nome di scompenso cardiaco. ...
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Metodo d'esame clinico che dallo studio della specie e del numero degli elementi cellulari contenuti in liquidi organici (essudati o transudati pleurici, peritoneali, pericardici; contenuto di cisti, di [...] e si trovano negli essudati ricchi di fibrina e tendenti all'organizzazione); cellule tumorali, simili alle cellule della sierosa, ma con caratteri degenerativi, talora con più nuclei in cariocinesi, ma spesso non differenziabili dalle cellule ...
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In embriologia, uno dei tre foglietti embrionali (detto anche mesoblasto o foglietto embrionale intermedio) che durante lo sviluppo dei Metazoi triblasteri si differenzia interponendosi fra ectoderma ed [...] i tumori che derivano dai tessuti di origine mesodermica, e cioè dagli epiteli del rene, della corteccia surrenale, del testicolo, ovaio, utero, prostata, dai rivestimenti delle sierose e dal tessuto muscolare; possono essere sia benigni sia maligni. ...
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sierosa
sierósa s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sieroso]. – 1. In anatomia, nome di varie membrane sottili (pleura, pericardio, peritoneo, vaginale propria del testicolo), riccamente vascolarizzate, che derivano dal mesoderma e delimitano...
sierosita
sierosità s. f. [der. di sieroso]. – In biologia: 1. Il fatto di essere sieroso, condizione di ciò che è sieroso: la s. del latte, del sangue. 2. concr. Il liquido simile a siero che geme dalle ferite e dalle escoriazioni o che si...