oracolo
Forma di divinazione costituita dal responso dato da un dio o da un eroe consultato nel luogo di culto a lui dedicato. Gli o. erano numerosi e distribuiti su tutto il territorio greco. Vi erano [...] , sulla base delle differenti tradizioni locali. Oltre agli o. sul territorio greco furono rilevanti anche gli o. di Ammon nel Sahara, della Sibilla a Cuma e della Fortuna Primigenia a Preneste. Tra il 1° e il 2° sec. d.C. la pratica oracolare era ...
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Papato
Girolamo Arnaldi
Nella storia del papato, il sec. XIII, da Innocenzo III (1198-1216) a Bonifacio VIII (1294-1304), ha visto la nascita della particolarissima entità politico-ecclesiastica, che, [...] interregno], non avranno né autorità né grado di imperatori romani. Queste sono parole di una certa sibilla, come dicono. Ma io non le ho trovate, né nella sibilla Eritrea, né nella sibilla Tiburtina. Non ho letto gli scritti delle altre; infatti le ...
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indovini
Domenico Russo
Infallibili e affascinanti ambasciatori degli dei
Quante volte abbiamo fatto gli auguri a qualcuno per il suo compleanno? E quante volte li hanno fatti a noi? Certamente molte. [...] andavano in pellegrinaggio folle di fedeli. È questo il caso della Pizia del tempio di Apollo, a Delfi, in Grecia, o della Sibilla di Cuma, in Italia, nella zona dei Campi Flegrei, presso Napoli.
I rituali di predizione del futuro ‒ o, come si dice ...
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Forza che si immagina regolare in modo imprevedibile le vicende umane, senza che la volontà degli uomini possa nulla contro di essa, e il complesso delle vicende e delle condizioni materiali e morali che [...] l’uso delle s. ammettendo, nel campo della divinazione, solo la scienza augurale e la consultazione dei Libri sibillini (➔ Sibilla). Tuttavia, se non nel culto ufficiale, nella vita pubblica sia in Grecia sia a Roma le s. conservarono una grande ...
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Fenomeno culturale di natura religiosa, che consiste nel venire a conoscenza di necessità o eventi diversi, mediante facoltà o tecniche che, trascendendo le normali modalità del conoscere, sono volte a [...] diretta da parte della divinità, come avveniva nel culto delfico, ma anche nel caso di altri profeti e profetesse (➔ Sibilla). Nel quadro di queste manifestazioni va compreso anche il grande fiorire in tutta l’antichità classica di un’oracolarità di ...
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LEONARDO da Guarcino (Leonardo da Patrasso)
Sergio Ferdinandi
Figlio di Pietro, membro della famiglia dei Conti, imparentato con i Caetani e appartenente alla piccola nobiltà della Campagna, e di Perna, [...] storia dei cardinali, vescovi di Albano (1199-1388), in Riv. di storia della Chiesa in Italia, II (1948), pp. 218 s.; S. Sibilla, Bonifacio VIII: 1294-1303, Roma 1949, pp. 14 s.; A. Dondaine, Les "Opuscula fratris Thomae" chez Ptolémée de Lucques, in ...
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sibilla
(o Sibilla) s. f. – 1. Propriam., nome (lat. Sibylla, gr. Σίβυλλα) di donne veggenti dell’antichità classica, miracolosamente longeve, la cui caratteristica saliente era di non essere legate a un culto oracolare fisso, ma di profetizzare...
oracolo1
oràcolo1 (ant. oràculo) s. m. [dal lat. oracŭlum, der. di orare «parlare»; secondo moderne interpretazioni, la voce lat. avrebbe indicato in origine non il responso della divinità ma il luogo dove il responso veniva dato]. – 1. a....