Avvelenamento provocato dal morso dei serpenti, con sintomatologia variabile a seconda del veleno, ma per lo più caratterizzata da disturbi nervosi e fenomeni emolitici.
La tossicità dei veleni dei serpenti [...] (ofiotossina) è dovuta alla fosfolipasi A2, che trasforma la fosfatidilcolina, presente nelle membrane cellulari, in lisofosfatidilcolina che provoca l’emolisi ...
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serpaio Chi caccia e cattura serpenti, per addomesticarli o per farne commercio o, in usi regionali, per farne omaggio alle statue (portate in processione) dei santi cui si chiede protezione dal morso [...] dei serpenti, secondo un’antica tradizione di origine pagana, propria di alcune località meridionali, specialmente abruzzesi e in particolare di Cocullo (L’Aquila), dove la festa dei serpari si svolge ogni primo giovedì di maggio. ...
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Nome comune dei Rettili Squamati Serpenti rappresentanti della famiglia Viperidi, comprendente circa 32 generi e oltre 200 specie. Le v. sono serpenti solenoglifi velenosi, a diffusione quasi cosmopolita, [...] rispetto alla lunghezza e coda breve, dotata di una certa prensilità. Le ossa facciali mobili permettono, quando il serpente spalanca la bocca abbassando la mandibola, lo spostamento in avanti dell’arcata costituita dall’osso quadrato (che si ...
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Ghiandole, presenti in diversi Vertebrati (serpenti, rospi, salamandre, puzzole) e Invertebrati (millepiedi, emitteri ecc.), il cui secreto ha odore o sapore sgradevole, utilizzato dall’animale a scopo [...] difensivo ...
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Gruppo senza valore sistematico di serpenti velenosi, che hanno il solo o i pochi denti del veleno scavati a doccia (con i bordi più o meno completamente ravvicinati e saldati) e impiantati all’estremità [...] anteriore del mascellare ...
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chelidro
Enrico Malato
. Nome di antichi serpenti anfibi (dal greco χέλυδρος, composto da χέλυς, " testuggine ", e (ὔδωρ, " acqua ", attraverso il latino chelydrus) che si riteneva procedessero senza [...] il nome dei c. è ricavato da Lucano, che ne parla diffusamente (ne 710). Il Buti commenta: " Chelidri, questa è una specie di serpenti che stanno in terra e in acqua, e fa fumare la via onde passa, e sempre va diritto, che se torcesse creperebbe ". ...
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Ciascuna delle squame ventrali allargate dei serpenti, che, piegandosi e facendo leva sul substrato, coadiuvano la locomozione dell’animale. ...
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antiofidico
Farmaco contro il veleno dei serpenti. Siero a.: siero antivipera ottenuto dal cavallo, in cui sono contenute immunoglobuline specifiche contro le componenti tossiche del veleno. ...
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Nome comune dei Rettili Squamati rappresentanti del genere Python, unico della famiglia Pitonidi, diffusi in Africa equatoriale e meridionale, Asia, America Centrale e Australia. Comprende i serpenti di [...] maggiori dimensioni, non velenosi, che uccidono la preda stringendola tra le spire. I p. vivono generalmente sugli alberi delle zone umide e ricche di vegetazione, e sono in grado di nuotare in acqua sia ...
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Famiglia (per alcuni autori sottofamiglia Crotalini) di Serpenti simili ai Viperidi. Comprende forme terrestri, arboricole e anche specializzate (come il genere Atractaspis, scavatore). Predatori notturni, [...] numerose specie, ha un apparato velenifero perfezionato e il suo veleno è uno dei più potenti fra quelli dei serpenti. È noto come serpente a sonagli per la presenza di anelli cornei all’estremità della coda, i quali, agitati come un organo ...
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serpente
serpènte s. m. [lat. serpens -entis, propr. part. pres. di serpĕre «strisciare»]. – 1. a. Nome comune di tutte le specie di rettili squamati appartenenti al sottordine ofidî, tutti caratterizzati dall’assenza degli arti posteriori...
serpentino1
serpentino1 agg. [dal lat. tardo serpentinus, der. di serpens -entis «serpente»]. – 1. Di serpente, proprio dei serpenti, o simile a quello dei serpenti: Marfisa l’occhio serpentino Di doglia volse e di superbia pieno (Berni);...