Filologo e critico letterario italiano (Cellino S. Marco 1904 - Bologna 2004); prof. di letteratura italiana dal 1948 nell'univ. di Padova, poi (dal 1963) in quella di Bologna. Presidente della Commissione [...] è l'edizione dei Ricordi di Guicciardini (1951), mentre frutto di vivaci indagini critiche sono i volumi: La poetica del sensismo e la poesia del Parini (1933); Un capitolo di storia della nostra prosa d'arte (1941); Le prime interpretazioni dei ...
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Filosofo (n. forse 436 a. C.), fondatore della scuola cinica, vissuto circa settant'anni. Discepolo prima di Gorgia e poi di Socrate, tenne scuola dopo la morte di questo nel ginnasio di Cinosarge. Sembra [...] dottrina platonica delle idee ("Platone, vedo il cavallo ma non la cavallinità"): da ciò si è voluto dedurre un sensismo gnoseologico, ma in realtà si tratta di un nominalismo, nel senso che la conoscenza di ciascuna cosa individuale è ricondotta ...
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AGATA (d'Agata), Benedetto
Francesco Cagnetti
Nacque a Catania nel 1754. Compiuti gli studi nel locale seminario, fu ordinato sacerdote. Fu tra i più affezionati discepoli di G. A. De Cosmi, che lo [...] nello stesso ateneo, egli vinse per concorso la cattedra di logica, e così poté riprendere ad insegnare l'empirismo e il sensismo. Morì nel 1793.
Bibl.: D. Scinà, Prospetto della storia letteraria di Sicilia nel sec. XVIII, III, Palermo 1827, pp. 25 ...
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Filosofo (Bergerac 1766 - Grateloup 1824). Dopo una fase di vicinanza al movimento dell'"ideologia", approdò a posizioni spiritualistiche, affidando al "senso intimo" (cioè all'introspezione) la ricerca [...] di P.-J. Cabanis, A.-L. Destutt de Tracy e di altri "ideologi", se ne distaccò abbastanza presto rifiutandone il sensismo. La critica dell'abitudine come criterio esplicativo conduce M. de B. a individuare nell'effort, nella tensione volontaria e ...
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Filosofo francese (Parigi 1754 - ivi 1836). Di formazione illuministica, fu assertore di una nuova scienza, l'ideologia, "analisi delle sensazioni e delle idee", intese come fatti psichici in generale.
Vita
Deputato [...] conoscitivi fondata su osservazioni positive, doveva rappresentare la base per una vastissima serie di applicazioni. Ricollegandosi al sensismo di Condillac, il D. riduceva tutte le facoltà al "sentire", pur ammettendo una serie di distinzioni ...
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Filosofo e scrittore politico (castello di Monna, presso Millau, Aveyron, 1754 - Parigi 1840); nel 1790 membro dell'Assemblea per il dipartimento dell'Aveyron, si dimise l'anno successivo per le sue convinzioni [...] philosophique du principe constitutif des sociétés (1827), deduce da premesse metafisiche il suo sistema politico-religioso: contro il sensismo sostiene la teoria della parola anteriore al pensiero, cioè rivelata da Dio all'uomo e da questo pensata ...
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EXIMENO PUJADES, Antonio
Roberto De Caro
Nato a Valencia il 26 sett. 1729 da Vicente Eximeno e Maria Francisca Pujades, dopo i primi studi compiuti nel seminario de nobles di Valencia. il 15 ott. 1745 [...] anche nell'ambito del loro Ordine. Attenti ai nuovi sviluppi del pensiero filosofico - in particolare alla tradizione dei sensismo, da Locke a Condillac - e ai nuovi orientamenti del gusto artistico e letterario proposti dal classicismo francese, i ...
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DRAGHETTI, Andrea
Mauro Bucarelli
Nato a Varallo Sesia (Vercelli) il 22 sett. 1736, dopo i primi studi, il 27 nov. 1752 entrò nella Compagnia di Gesù. In seno a questa seguì il consueto lungo periodo [...] .
Il bersaglio delle argomentazioni del D. erano le teorie di Condillac, C. Bonnet e J.-B. Robinet e il sensismo e il naturalismo in generale e, in particolare, quella che riteneva la limitazione più grave della filosofia dello "statuario" Condillac ...
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Filosofo (Tropea 1770 - Napoli 1846). Fece i suoi studî prima nel seminario di S. Lucia del Mela (Messina), poi in Tropea, sotto la direzione di G. A. Ruffa e di I. Barone; dal 1831 prof. all'univ. di [...] riuscirvi, per la conclusione scettica implicita nel suo soggettivismo aprioristico), pur tenendo insieme conto delle premesse del sensismo. Ma il merito maggiore del G. sta nell'aver portato alla conoscenza degli Italiani, attraverso acute analisi ...
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ABBÀ, Giacomo Andrea (più spesso Andrea, talora erroneamente Giovanni Andrea)
Francesco Corvino
Nacque a Farigliano (Cuneo), nel 1780. Dal 1826 fino alla morte fu professore di logica e metafisica all' [...] anch'egli fuconsiderato in genere un sostenitore del lockismo, ma, più esattamente, l'A. seguì P. Laromiguière, contemperando il sensismo con lo spiritualismo, facendo infatti derivare tutte le idee non solo dal senso, ma anche dall'azione dell'anima ...
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sensismo
s. m. [der. di senso]. – In filosofia, dottrina gnoseologica radicalmente empirista, che, in polemica con ogni forma di innatismo e di razionalismo, considera la sensibilità come fonte unica di tutte le forme di conoscenza, spec....