Cohen-Séat, Gilbert
Monica Trecca
Scrittore e teorico del cinema francese, di famiglia ebrea (suo padre era il Gran rabbino di Bordeaux), nato a Sétif (Algeria) il 26 luglio 1907 e morto a Parigi il [...] , Langage et cinéma, Paris 1971, pp. 8 e segg. (trad. it. Milano 1977).
G. De Vincenti, Alle origini della semiotica cinematografica: Cohen-Séat, in "Biblioteca teatrale", 1974, 10-11, pp. 189-204.
F. Casetti, Teorie del cinema (1945-1990), Milano ...
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Marie, Michel
Paolo Marocco
Critico cinematografico francese, nato a Carantilly (Manche) il 18 aprile 1945. Nei suoi studi ha saputo tracciare un quadro sistematico delle teorie del cinema sviluppatesi [...] con la banda sonora, partendo dai lavori di Roger Odin e Raymond Bellour e, più in generale, dalla semiotica di Roland Barthes. Attento divulgatore delle più diverse metodologie, da quelle strutturalistico-marxiste o di matrice psicoanalitica a ...
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Teorie del cinema
di Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] l'idea che l'immagine è segno e rappresentazione, e che dunque il c. è linguaggio. Questa convinzione animerà anche la semiotica del c., ma in modi assai diversi rispetto a quelli che costituiscono la sostanza del discorso portato avanti da Mitry.
La ...
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Teorie del cinema
di Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] l'idea che l'immagine è segno e rappresentazione, e che dunque il c. è linguaggio. Questa convinzione animerà anche la semiotica del c., ma in modi assai diversi rispetto a quelli che costituiscono la sostanza del discorso portato avanti da Mitry.
La ...
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Inquadratura
Serafino Murri
Per i. s'intende la porzione di spazio inclusa nel quadro visivo bidimensionale, entro la cornice rettangolare che delimita l'immagine proiettata del film, e ancora, sul [...] le azioni che comportano un passaggio significativo da una situazione a un'altra successiva. La funzione dell'i., nella semiotica del discorso del cinema, si trova in rapporto dialettico con quella svolta dal montaggio, ovvero l'unione sequenziale di ...
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Brunetta, Gian Piero
Daniele Dottorini
Storico e critico del cinema, nato a Cesena il 20 maggio 1942. Punto di riferimento obbligato per gli studi sulla storia del cinema italiano, B. ha sviluppato [...] tra le due guerre (1972), B. ha elaborato nella prima metà degli anni Settanta, sull'onda dell'interesse teorico per la semiotica del cinema, un percorso di analisi delle forme attraverso cui è nato e si è sviluppato il racconto filmico (Nascita del ...
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Teorie del cinema
Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] sono stati dunque i due orizzonti (spesso collegati tra loro) in direzione dei quali si è mossa la seconda semiotica. Nel corso degli anni Settanta tuttavia questa disciplina aveva incrociato la psicoanalisi e la critica dell'ideologia, dando luogo ...
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Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] e anche dei primordi; dall'altra la matura applicazione di aggiornati criteri della linguistica e della semiotica all'analisi del corredo verbale delle pellicole. Quest'interessamento specialistico ha cominciato a produrre pionieristici contributi ...
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Psicoanalisi
Lucilla Albano
Il rapporto tra psicoanalisi e cinema
Nel 1895, mentre a Vienna venivano pubblicati gli Studien über Hysterie di J. Breuer e S. Freud, atto di fondazione di una nuova disciplina [...] libro di Metz, Le signifiant imaginaire (tradotto in italiano nel 1980 con il titolo Cinema e psicanalisi), nato in ambito semiotico e in particolare di quella semiologia del cinema di cui Metz era stato fino ad allora il maggiore rappresentante. La ...
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Formalismo
Pietro Montani
Con il termine formalismo ci si riferisce a un insieme di innovative ricerche sulla letteratura e la poesia elaborate in Unione Sovietica nel corso degli anni Venti del Novecento [...] non priva di interesse e attualità (come fanno fede la 'riscoperta' dell'eredità formalista effettuata negli anni Sessanta dagli studi semiotici e culturologici di Ju.M. Lotman e della sua scuola e gli stimoli fecondi che dal f. ha tratto la moderna ...
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semiotica
semiòtica (meno com. semeiòtica) s. f. [dall’ingl. semiotic (o semiotics), che ha lo stesso etimo dell’ital. semeiotica]. – 1. In filosofia, dottrina dei segni e della conoscenza simbolica in generale, strettamente legata alla gnoseologia....
semiotico
semiòtico agg. [der. di semiosi, secondo il gr. σημειωτικός] (pl. m. -ci). – Della semiosi, relativo alla semiosi: processo s.; anche, relativo alla semiotica: gli studî semiotici.