Minerali
Anna Maria Paolucci
Nella scienza dell’alimentazione, i minerali sono nutrienti di natura inorganica, tutti essenziali per l’organismo. Alcuni di essi, come calcio, fosforo, potassio, sodio, [...] terreno della regione e nel plasma sanguigno degli abitanti; al contrario, sempre in Cina, in zone ad alto contenuto di selenio nel suolo la popolazione manifestava sintomi di tossicità.
Pesci e frutti di mare, reni e fegato sono gli alimenti più ...
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Tripeptide presente in tutte le cellule procariotiche ed eucariotiche. È costituito dall’unione di una molecola di acido glutammico (legata con un legame peptidico tra il gruppo γ-COOH e il gruppo α-amminico [...] del perossido d’idrogeno (H2O2) e dei perossidi organici (ROOH) utilizzando il GSH come cofattore. Delle due forme esistenti una, selenio-dipendente, catalizza solo la dismutazione di H2O2 secondo lo schema 2H2O2+2GSH → 2H2O+O2 + GSSG +2H+; quella ...
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Nome generico di proteine contenenti uno o più ioni metallici uguali o differenti; sono m. l’emoglobina, la ferritina, la mioglobina ecc. A questo gruppo appartengono i metalloenzimi, che per la loro attività [...] al loro gruppo prostetico o che costituiscono da soli il gruppo prostetico. Esempi di metalloenzimi sono la superossidodismutasi (contenente rame, zinco, manganese o ferro), la glutationeperossidasi Se-dipendente (contenente selenio) ecc. ...
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Ingegneria biomedica
Serenella Salinari
Francesco Paolo Branca
Con i. b. si intende quel settore dell'ingegneria che utilizza le metodiche e le tecnologie proprie dell'ingegneria per la cura del paziente [...] scansione a mezzo di una piccola sonda di un elettrometro, a una distanza di circa 0,1 mm dalla superficie del selenio. L'elettrometro fornisce alla sua uscita una d.d.p. proporzionale alla densità di carica superficiale e quindi, in definitiva, all ...
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Fenomeno consistente nell’insorgere di una forza elettromotrice ai capi di particolari materiali o dispositivi illuminati.
Principi generali
L’effetto f. ha questo nome perché fu riconosciuto per la prima [...] un conduttore: tale tensione derivava cioè da una forza elettromotrice. Nel 1876 un fenomeno del genere fu riscontrato nel selenio grigio e più tardi in altre sostanze solide.
Tale fenomeno si considera tipico dei semiconduttori o meglio delle ...
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Organello citoplasmatico circondato da membrana contenente molti enzimi della classe delle ossidasi. I p. mantengono separati dal citoplasma circostante intermedi metabolici altrimenti dannosi per la cellula. [...] gruppo organico. Sono principalmente emoproteine. Alcune non contengono eme, come la glutationeperossidasi (➔ glutatione) che contiene selenio e GSH come cofattori, e trasformano l’H2O2 in H2O e O2 (mieloperossidasi). Le perossidasi svolgono un ...
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METABOLISMO
Franca Ascoli
(XXIII, p. 17; App. II, II, p. 293; III, II, p. 68; IV, II, p. 437)
Nel corso degli ultimi anni, particolare attenzione è stata rivolta all'approfondimento delle conoscenze [...] la GSH-px che esiste in due forme distinte, una cosiddetta selenio-dipendente, l'altra cosiddetta selenio-indipendente. Oltre a differire per la necessità o meno di possedere selenio per l'attività catalitica, i due enzimi differiscono tra loro anche ...
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Vitamine
Paolo Cerletti
di Paolo Cerletti
Vitamine
sommario: 1. Introduzione. 2. Tiamina. 3. Riboflavina. 4. Piridossina. 5. Vitamina B12. 6. Acido folico. 7. Acido nicotinico. 8. Acido pantotenico. [...] E sono essenziali le micelle di lipidi e sali biliari, che non si formano ove vi sia deficienza di selenio. Le micelle trasportano la vitamina, assieme ad altri composti liposolubili, attraverso la fase acquosa del lume intestinale adiacente alla ...
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Elemento chimico, non metallo (l’unico, fra questi, liquido a temperatura ambiente), isolato (1826) dall’acqua di mare da A.-J. Balard, che ne coniò il nome. Appartiene al gruppo degli alogeni. Simbolo [...] con diversi metalli, con alcuni con reazione violenta (alluminio) o esplosiva (potassio), e anche con non metalli (zolfo, selenio, fosforo, arsenico ecc.); con i composti organici non saturi si addiziona in modo quantitativo, con quelli saturi dà ...
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Piante transgeniche e loro applicazioni nelle agrobiotecnologie
Maarten J. Chrispeels
(Department of Biology, University of California San Diego, California, USA)
Uwe Sonnewald
(Institut für Pflanzengenetik [...] indiana che è in grado di tollerare la siccità e lo stress salino, è capace di ridurre di circa il 50% la concentrazione di selenio nel suolo, fino alla profondità di 1 m, se coltivata e raccolta per diversi anni.
Per avere successo, la tecnica di ...
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selenio
selènio s. m. [lat. scient. Selenium, der. del gr. σελήνη «luna», sul modello di tellurio (v.), per la somiglianza delle proprietà dei due elementi]. – Elemento chimico di simbolo Se, numero atomico 34, peso atomico 78,96, esistente...