DELLA SCALA, Cangrande
Gian Maria Varanini
Terzogenito di Alberto (I), dominus di Verona, e di Verde da Salizzole, Canfrancesco, detto sin dall'infanzia "Canis magnus", nacque - come è ormai pacificamente [...] ignoto Cittadino da Rimini; Spinetta Malspina). In sostanza, già nel secondo decennio del Trecento la "corte" del D. è segnata da una vivace e variegata presenza di milites inaugurando una tradizione che sarà poi portata avanti da Mastino (II). Va ...
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CUSTODI, Pietro
Livio Antonielli
Nacque il 29 nov. 1771 a Galliate, presso Novara, da Giuseppe, originario di Inveruno, e da Geltrude Milanesi. All'età di soli tre anni rimase orfano di padre, per cui [...] elementi si aggiunsero a rendergli insopportabile la permanenza in quell'ufficio. In primo luogo il disprezzo cui era fatto segno dai filoaustriaci, immediatamente riemersi dopo anni di silenzio; poi il vedersi in breve circondato da "una folla d ...
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FIESCHI, Niccolò
Giovanni Nuti
Appartenente al ramo ligure della potente famiglia dei conti di Lavagna, nacque, forse a Genova, verso il 1230 da Tedisio, fratello del papa Innocenzo IV, e da Simona, [...] . non si fece coinvolgere, a differenza di altri esponenti della sua casata, nelle vicende connesse con il colpo di Stato che segnò, nell'ottobre del 1270, la nascita della diarchia Doria-Spinola in Genova: poté così continuare a risiedere in città e ...
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GRIMALDI, Nicolò
Calogero Farinella
Nacque a Genova, da Agostino e da Bettina Centurione Becchignone di Niccolò.
Le notizie sulla sua giovinezza e sull'inizio dell'attività pubblica sono inficiate dalla [...] a Savona nel corso del suo viaggio verso il capoluogo ligure che mirava a rafforzare il dominio spagnolo a Genova. In segno di grande intimità e di vicinanza intellettuale, il 14 apr. 1550 il G. fu scelto dal morente cardinale Innocenzo Cibo come ...
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MALATESTA (de Malatestis), Galeotto
Anna Falcioni
Figlio di Pandolfo (I) e di Taddea, nobildonna di origini ignote, nacque, con ogni probabilità, nei primi anni del Trecento, poco dopo Malatesta detto [...] debellare gli autonomismi locali imperversanti nello Stato della Chiesa, segnò, senza dubbio, una svolta decisiva che impose ai , concessione accordata dal pontefice nel gennaio 1358 in segno di riconoscenza.
Il momentaneo ritorno dell'Albornoz in ...
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COCCO-ORTU, Francesco
Giuseppe Serri
Nacque a Benetutti (Nuoro) il 19 ott. 1842 dal magistrato Giuseppe Cocco-Mulas e da Berta Ortu-Mereu. Studiò in un istituto calasanziano a Cagliari, poi a Oristano; [...] all'emergenza delle forze cattoliche e socialiste. Nelle elezioni del 1913 riuscì a stento a prevalere sul cattolico Aroca, chiaro segno che, con l'estensione del diritto di suffragio, non erano più sufficienti la base elettorale e il reticolo di ...
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GUIDI, Guido (Guido Guerra III)
Mario Marrocchi
Settimo di questo nome, figlio del conte Guido (VI), nacque verso la fine del quarto decennio del XII secolo.
Alla morte del padre, avvenuta nel 1157, [...] ma già esistente quando il G. era in vita.
Il matrimonio tra il G. e la giovane borghese è anche il segno del formarsi di una nuova coscienza, di una nuova cultura della quale abbiamo testimonianze anche illustri di provenienza letteraria. Lo stesso ...
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CAPRARA MONTECUCCOLI, Carlo
Carlo Capra
Nacque a Bologna il 12 sett. 1755 dal conte Niccolò e dalla contessa Virginia Ippolita Salviati. Discendente di una nota famiglia bolognese, assurta al rango [...] / De comparir fra tutti el più coggion" (Ungarelli, p. 23).Il dilagare delle armi francesi in Italia, nella primavera del 1796, segnò per il C. l'inizio di una frenetica attività politica. Già ai primi di maggio era incaricato dall'Assunteria di ...
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GIODA, Mario Giuseppe
Nunzio Dell'Erba
Nacque a Torino il 7 luglio 1883 da Vincenzo e da Raimonda Vianetto, in una famiglia di modeste condizioni economiche. Costretto ad abbandonare presto gli studi, [...] Comitato centrale). Il 29 luglio 1920, nonostante i gravi contrasti, il G. fu rieletto segretario.
La sua riconferma, se segnò la fine dell'esperienza bloccarda, non portò alla ripresa del fascio torinese: scarsi risultati diedero sia l'attività ...
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DURAZZO, Pietro
Carlo Bitossi
Figlio, nipote e pronipote di dogi, apparteneva ad una delle più ricche e influenti casate della città. Nacque a Genova da Cesare di Pietro e da Giovanna Cervetto di Giacomo [...] venne inclusa nella tregua di Ratisbona e poté da allora ripararsi nuovamente (e per oltre mezzo secolo) nella neutralità, di segno ora filofrancese.
Uscito di carica il 23 ag. 1687 e divenuto procuratore perpetuo, il D. presiedette il magistrato di ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...