GNOLI, Domenico
Claudio Zambianchi
Nacque a Roma il 3 maggio 1933 da Umberto, storico dell'arte, e da Annie de Garrou, ceramista, primo di due figli (la sorella, Marzia, nacque l'anno successivo).
Iniziò [...] -1969 (catal., Fundación Caja de pensiones), a cura di M. de Corrál, Madrid 1990; M. Di Capua, in D. G. (catal., galleria Il Segno), Roma 1991; R. Zuccaro, in Enc. Italiana, Appendice 1979-1992, p. 471 (con bibl.); Omaggio a D. G.: 1959-1969 (catal ...
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CONCA, Sebastiano
Giuseppe Scavizzi
Figlio di Erasmo, commerciante e agente delle imposte, e di Caterina de Iorio, nacque a Gaeta l'8 genn. 1680 (1676, secondo De Rossi, 1786, ma vedi, anche per le [...] destinazioni ed esigenze delle commissioni del tempo.
L'Adorazione dei Magi della chiesa dell'Annunziata di Gaeta (firmata, 1720) segna un punto d'incontro fra la tradizione del colore e del gesto esuberante di un protorococò napoletano e veneto con ...
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GIAN FRANCESCO da Tolmezzo (Giovanni Francesco Dal Zotto)
Carlotta Quagliarini
Non si conosce l'anno di nascita di questo pittore friulano che, come testimonia l'iscrizione apposta nel 1493 a firma degli [...] far posto alla nuova parrocchiale. Accanto agli elementi desunti dalle grandi botteghe venete del Quattrocento - innanzitutto il segno incisivo di Mantegna, quindi l'insegnamento plastico dei Vivarini - ne compaiono altri che caratterizzano lo stile ...
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CALAMATTA, Luigi
Sandra Vasco
Figlio di Vincenzo e di Fermina Natale, nacque a Civitavecchia il 21 giugno 1801. Notizie sulla sua vita si ricavano dal volume del Corbucci, che si è servito delle "Memorie" [...] il C. eseguì un disegno assai ammirato da Ingres, che lo acquistò e alla morte lo lasciò in legato testamentario all'italiano come segno di un felice rapporto di amicizia e di lavoro durato tutta la vita.
Gli anni 1825 e 1826 furono dedicati dal C ...
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BOTTICINI, Francesco
Anna Padoa Rizzo
Nacque a Firenze nel 1446 da Giovanni di Domenico, pittore di carte da gioco, che probabilmente gli fornì i primi rudimenti nella pittura. A tredici anni (22 ott. [...] maniera stanca e pesante dall'anziano Botticini. Meglio riesce il pittore nelle storiette della predella, dove una maggiore sottigliezza di segno riscatta la maniera piuttosto corsiva e andante del modellato.
Il B. morì a Firenze il 16 genn. 1498.
La ...
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DAVID, Giovanni
Franco Sborgi
Figlio di Paolo (decoratore di tessuti, morto a Sampierdarena nel 1785) e di Maria Antonia Radavero, nacque a Cabella Ligure (Alessandria) nel 1743.
Si conoscono poche [...] una larga attività come incisore all'acquaforte e all'acquatinta, attività che lo vede sensibile sia all'immediatezza del segno che la tecnica stessa comporta, sia alla resa pittorica ottenuta con un uso molto suggestivo della tecnica dell'acquatinta ...
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ARALDI, Alessandro
Augusta Ghidiglia Quintavalle
Nacque a Parma verso il 1460 da Cristoforo, che esercitava mercatura di drapperie. Di antica famiglia parmense, era già sposato nel 1488 con Paola di [...] appare a prima vista una vorticosa girandola di putti, sfingi, candelabre, cartelle e festoni, ha invece un ritmo rigorosissimo nel segno e nel colore e le grottesche circondano tondi e riquadri con storie del Vecchio e Nuovo Testamento, mentre nelle ...
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BURRINI, Giovanni Antonio
Dwight C. Miller
Pittore nato a Bologna il 25 aprile del 1656, da genitori di modeste condizioni (Zanotti in una nota alla vita del B. scriveva che il padre "vendeva la trippa [...] all'incirca all'epoca della collocazione dei resti di quella santa in una cappella del duomo di Mirandola (11 sett. 1683), in segno di gratitudine per la liberazione di Vienna (Arfelli, p. 73 n. 15). A metà del nono decennio del secolo il B. sembra ...
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GILLI, Alberto Maso
Antonella Casassa
Nacque a Chieri, presso Torino, il 28 luglio 1840 da Vincenzo e da Felicita Serra, entrambi di professione sarti. Giovanissimo iniziò gli studi all'Accademia Albertina [...] sulla figura del frate eretico nel momento in cui rifiuta di inginocchiarsi davanti ad Adriano IV in segno di sottomissione. Gli evidenti riferimenti alla realtà politica contemporanea del soggetto vennero condivisi da una parte della critica ...
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DE FIORI, Ernesto
Annateresa Fabris
Figlio di Roberto, giornalista - corrispondente da Roma della Freie Presse di Vienna - e di Maria Unger, austriaca, nacque a Roma il 12 dic. 1884. Manifestò un interesse [...] 1946), improntata ad una radice espressionista, palese nella definizione soggettiva del tema, nella soluzione plastica derivata dal segno emotivo, e ad un antinaturalismo, presente soprattutto nelle teste-ritratto (Karina-Ari, 1922 [Zanini, 1975, tav ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...