FORBICINI, Eliodoro
Flaminia Gennari Santori
Nacque probabilmente a Verona intorno al 1533: in un documento del 1545 è infatti nominato come dodicenne e figlio di Ippolito "ricamatore" e di Lucrezia [...] cesti di fiori e frutta, o di carattere marcatamente classico, come i cammei antichi su fondo scuro definiti da un segno netto e sottile.
Al F. sono state attribuite (Saccomani, 1972) anche le grottesche della colombaia della villa Trissino a Meledo ...
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DONATO
Ettore Merkel
Non si conoscono il patronimico, la data di nascita e quella di morte di D., pittore documentato a Venezia nella seconda metà del XIV secolo. Ancora attivo nel 1386, è citato l'ultima [...] (della Fondazione scientifica Querini Stampalia di Venezia), frammento centrale di un polittico (le altre parti sono andate perdute), segno della continuità dell'accordo iniziato cinque anni prima tra i due pittori, nel quale D. sembra aver avuto un ...
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CIONE, Giovan Pietro
Mario Bencivenni
Figlio di Taddeo e originario di Lugano, il C. fu attivo, come scultore e architetto, nei primi tre decenni del XVI sec. in alcumimportanti centri dell'Umbria. [...] duomo per la Sacra Icone che la tradizione voleva donata dall'imperatore Federico Barbarossa agli abitanti di Spoleto in segno di pace, collaborò invece alla realizzazione di quello proposto dallo, scultore Giovanpietro di Niccolino de' Bosi da Cione ...
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DIVINI, Cipriano
Angela Montironi
Figlio di Tardozzo, nacque a San Severino Marche (Macerata) nel 1603; proveniva da una famiglia benestante di artigiani originari della vicina Elcito; fu pittore, attivo [...] e s. Severino offrono la città alla Vergine, in cui sono ben delineati i vestiti e i volti dei santi, mentre il segno si indurisce nei lineamenti della Madonna e soprattutto del Bambino. L'opera più apprezzabile, a detta del Talpa (ms.) e del Ricci ...
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COLONNA, Antonio
Paolo Carpeggiani
Figlio di Giuseppe e di Rosa Pozzo, di lui non si conoscono le date di nascita e di morte; fu attivo come architetto nella seconda metà del Settecento a Mantova e [...] linguistica più rigorosa ed armonica, ad elementi lessicali semplici ed essenziali: esiti in cui si riconosce il segno dell'apprendistato del C. nella scuola del Pozzo. Dell'edificio è positiva espressione architettonica la ftonte, caratterizzata ...
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GHEZZI, Pier Leone
Anna Lo Bianco
Nacque a Roma da Giuseppe e Lucia Laraschi il 28 giugno 1674 e venne battezzato il 9 luglio nella chiesa di S. Giovanni dei Fiorentini (per i documenti e per la riproduzione [...] Melchior de Polignac, ambasciatore di Francia a Roma, donò al G. un diamante del valore di oltre 200 doppie, in segno di piena soddisfazione. Per lo stesso Polignac, con il quale strinse uno stretto rapporto non solo di committenza ma di familiarità ...
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BARTOLINI, Lorenzo
Isa Belli Barsali
Nacque a Savignano (Prato) il 7 genn. 1777, da umile famiglia; il padre, Liborio, era fabbro e la madre, Maria Maddalena Fabbri, contadina.
Ancora fanciullo si recò [...] Rome e vinto il secondo premio con un rilievo rappresentante Cleobi e Bitene (frammentario, presso gli eredi Bartolini). Questo premio segnò l'affermazione del B. e l'inizio della sua fortuna. Gli vennero ordinati il busto del Generale Fargue per la ...
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FAVIA, Pietro Maria
Mauro Scionti
Nacque a Bari l'11 sett. 1895, primo di quattro figli, da Giuseppe (1865-1923) e Caterina De Nicolò. Il padre era scalpellino esperto nella lavorazione della pietra [...] di studio e di lavoro, edifici antichi e moderni, appuntandone le qualità formali e spaziali con abile mano, rapidità di segno, gusto raffinato del particolare. E questo mentre contestualmente frequentava, tra il 1920 ed il 1923 come assistente, gli ...
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DE MAGISTRIS, Sigismondo
Simonetta Coppa
Appartenne ad una famiglia di pittori operosi nella prima metà del sec. XVI in area valtellinese e comasca; le notizie su di lui vanno dal 1515 al 1545.
Secondo [...] compositiva incerta, nell'impaccio con cui costruisce le figure che hanno movenze stentate da manichini, nel segno duro e marcato che definisce panneggi e fisionomie con esiti quasi caricaturali, nella dipendenza, particolarmente nelle intelaiature ...
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GUIDINI, Augusto
Giuseppe Miano
Ultimo dei cinque figli di Pietro, pittore e decoratore attivo prevalentemente a Venezia, e di Teresa Calloni, nacque a Barbengo, presso Lugano, in Canton Ticino il 1° [...] con G.B. Trabucco - C. Ferrario); Il Tiro a segno nazionale. Progetto d'impianto, Milano 1884; Schiarimenti e considerazioni in , ibid., 4 genn. 1885, p. 275; Echi del Tiro a segno federale, in Illustrazione popolare (Milano), 25 maggio 1890, p. 323; ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...