Poeta tedesco (Bramstedt, Holstein, 1750 - Sondermühlen, Osnabrück, 1819). Dei poeti del Göttinger Hain, lo S. è, accanto al Holty - Burger sta a sé - il solo che sia riuscito ad esprimere un proprio intimo [...] del Goethe stürmeriano, con una carica personale che, all'insorgere del classicismo goethiano e schilleriano, trapassò in violento segno polemico. L'ampio resoconto su un nuovo, più lungo viaggio nel Sud (Reise in Deutschland, der Schweiz, Italien ...
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VERHAEREN, Émile
Diego Valeri
Poeta belga di lingua francese, nato a Saint-Amand, presso Anversa, il 21 maggio 1855, morto, travolto da un treno, a Rouen, il 27 novembre 1916. Finiti gli studî di giurisprudenza, [...] in quegli stessi anni Maeterlinck pubblicava le Serres chaudes e Van Lerberghe Les Flaireurs. Uscito dalla crisi dolorosa (il primo segno della riscossa è Les Apparus dans mes chemins, 1891), il V. riprende contatto con la realtà prossima, e dà nelle ...
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Scrittore statunitense, nato a Tacoma (Washington) il 30 gennaio 1935, morto suicida a Bolina (California) il 19 o 20 ottobre 1984. Intellettuale hippy, si è sempre tenuto ai margini della cultura ufficiale, [...] un necrologio dell'american dream, ma anche una picaresca avventura nello spazio della polisemia, un'esplorazione dell'arbitrarietà del segno.
Più di tutto, B. paventa la rigidità della forma e la fossilizzazione del linguaggio. La marca della sua ...
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VALVASON, Erasmo da
Bindo Chiurlo
Poeta e traduttore friulano, nato nel 1523 da un ramo della famiglia comitale dei Cucagna aventi seggio al Parlamento del Friuli, nel feudo avito di Valvason al Tagliamento. [...] dozzine di Rime, Bergamo 1592, ecc.) è tutta orientata verso la poesia didascalica e narrativa, e si svolge prima sotto il segno dell'Ariosto (il cui influsso è palese nei cinque ampî canti in ottave della Caccia), poi sotto quello del Tasso, che ...
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KASSNER, Rudolf
P. Ch.
Scrittore e filosofo austriaco, nato a Gross-Pawlowitz (Moravia) l'11 settembre 1873, morto a Sierre (cantone svizzero di Wallis) il 1° aprile 1959. Figlio d'un grande possidente [...] Zahl und Gesicht (Lipsia 1919) getta le basi di quella singolare e onnicomprensiva fenomenologia della realtà che, sotto il segno di una "fisiognomica panteistica" intesa a scoprire e interpretare il "volto" delle cose, ha trovato matura e completa ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] degli Amori di B. Tasso (Venezia 1531), e in parte dalle Opere Toscane di L. Alamanni (Firenze 1532), fanno che il 1530 segni quasi la data di nascita del petrarchismo lirico italiano. Con ciò anche si spiega che, mentre per tutto il resto l'opera in ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] dall’adesione e dalla fronda d’ordine, i romanzi di Marino Moretti – La voce di Dio (1920), I puri di cuore (1923), Il segno della croce (1926) – e in particolare Il trono dei poveri (1928), per la sua dichiarata polemica con il regime. O quelli di ...
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Cultura greca
Gian Luca Borghese
Scriveva Ruggero Bacone intorno al 1271 nel suo Compendium studii philosophiae (1859) che la condizione critica in cui versavano gli studi tanto teologici quanto filosofici [...] i contatti che il singolo monastero poteva vantare al di fuori del Regno svevo. Sotto questo aspetto il XIII sec. segnò una evoluzione che oppose i monasteri greci di Puglia, maggiormente esposti ai contatti con l'Oriente bizantino, ai monasteri ...
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LEVI, Natalia
Domenico Scarpa
Nacque a Palermo il 14 luglio 1916 da Giuseppe e da Lidia Tanzi.
Il padre, ebreo triestino, è professore di anatomia comparata nell'ateneo palermitano. Lidia Tanzi, milanese, [...] nome: dal 1944 in avanti la L. firma i suoi scritti col cognome Ginzburg, acquisito con il primo matrimonio. È il segno di un'identità rivendicata.
La L. è ultima di cinque fratelli, tutti molto più grandi. Il primogenito, Gino (1901), diventerà un ...
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LO GATTO, Ettore
Emanuela Sgambati
Nacque a Napoli, il 20 maggio 1890, da Domenico e da Clelia Çesbron de la Grennelais. Trascorse l'infanzia e l'adolescenza a Porto San Maurizio e a Livorno.
Del suo [...] spirito animò la rivista Russia, che vide la luce nel 1920, fu edita, non senza difficoltà, fino al 1926, e segnò una tappa fondamentale per la storia della slavistica italiana: anzi ne costituì, come avrebbe scritto G. Maver nel 1931 nella Rivista ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...