Lady in the Dark
Franco La Polla
(USA 1942-43, 1944, Schiave della città, colore, 100m); regia: Mitchell Leisen; produzione: Buddy G. De Sylva per Paramount; soggetto: Moss Hart, dalla sua omonima commedia [...] questa o quella scena. L'atmosfera sul set insomma non era ideale. E tuttavia, Lady in the Dark segnò un ottimo successo al box office. Ma segnò anche uno scacco per Ginger Rogers che, da premio Oscar nel 1940, si trovò allora a percorrere una china ...
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Nome d'arte di Werner Stipetic, regista cinematografico e teatrale tedesco, nato a Monaco di Baviera il 5 settembre 1942. Poeta di folli avventure condannate in partenza, con Aguirre ‒ Der Zorn Gottes [...] autentica del conquistador Don Lope de Aguirre, che scompare nella foresta amazzonica alla ricerca del leggendario El Dorado, e segnò l'inizio della collaborazione con l'attore Klaus Kinski, sorta di alter ego stralunato e violento del regista. Con ...
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Spaak, Charles
Daniela Angelucci
Sceneggiatore belga, nato a Bruxelles il 25 maggio 1903 e morto a Nizza il 4 febbraio 1975. Autore di numerose sceneggiature originali ma anche di efficaci adattamenti [...] del regista basato su un racconto dello stesso S. ambientato nel Seicento, durante l'occupazione spagnola delle Fiandre. Il 1935 segnò l'avvio di una nuova e duratura collaborazione, quella con Julien Duvivier, insieme al quale adattò il romanzo di P ...
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Barrault, Jean-Louis
Callisto Cosulich
Regista teatrale e attore teatrale e cinematografico francese, nato a Le Vésinet (Yvelines) l'8 agosto 1910 e morto a Parigi il 22 gennaio 1994. Fu essenzialmente [...] . Tra il 1936 e il 1937 fu impegnato in ben tredici film, di qualità assai diversa l'uno dall'altro, segno che egli considerava il cinema un'attività secondaria, praticata soprattutto per motivi economici, grazie alla quale, però, ebbe modo di ...
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Spinotti, Dante
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Tolmezzo (Udine) il 24 agosto 1943. Raro caso di operatore televisivo passato con successo al cinema, ha lavorato prima in Italia e poi [...] cuore) di Bruce Beresford e il noir iperrealista Manhunter (1986; Manhunter ‒ Frammenti di un omicidio) di Michael Mann, che segnò l'inizio della collaborazione tra S. e il regista, anch'egli formatosi in televisione.
Da quel momento S. ha lavorato ...
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Zeffirelli, Franco
Bruno Roberti
Nome d'arte di Gianfranco Corsi, regista cinematografico e regista, scenografo e costumista teatrale, nato a Firenze il 12 febbraio 1923. Dotato di un forte senso dello [...] neorealismo rosa, e il filmopera di produzione svizzera La Bohème (1965), il vero avvio della sua carriera avvenne nel segno di Shakespeare: in La bisbetica domata (1967) si avvalse della trascinante e formidabile performance di Richard Burton e di ...
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Costa, Mario
Sergio Bassetti
Regista cinematografico, nato a Roma il 1° giugno 1908 e morto ivi il 22 ottobre 1995. Interprete di un cinema popolare non indifferente a valori formali e a contenuti anche [...] d'amore (dall'opera di G. Donizetti) che, oltre a presentare una più risolta integrazione dei linguaggi cinematografico e teatrale, segnò il debutto di Silvana Mangano e mise in evidenza una Gina Lollobrigida destinata, già l'anno dopo, a partecipare ...
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Mazzacurati, Carlo
Marco Pistoia
Regista e sceneggiatore cinematografico, nato a Padova il 2 marzo 1956. Tra i migliori registi italiani esordienti negli anni Ottanta, ha espresso un cinema ricco di [...] loro viaggio da Padova alla Toscana, che già rivela quali segni distintivi la combinazione di registri e una sottile ambiguità. La sua vivere contemporaneo, presentando l'intreccio di culture quale segno di stridori e non di conciliazioni, con archi ...
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Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] in particolare L’ultima risata (1924) di Murnau, sul tema dell’inscindibile rapporto tra l’uomo e la sua ‘divisa’, che segnò l’apogeo e la conclusione del Kammerspiel. Murnau nel 1927 si trasferì negli Stati Uniti, dove realizzò Aurora (1927) e Tabu ...
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MACARIO, Erminio
Alvise Sapori
Attore, nato a Torino il 27 maggio 1902, morto ivi il 26 marzo 1980. Cominciò a recitare giovanissimo in piccole formazioni teatrali, nei paesi, preferibilmente durante [...] occhi sgranati, il ricciolo sulla fronte e il cappelletto fecero del suo volto una maschera tipica, tradotta in un segno grafico puntualmente esibito e sfruttato nel Corriere dei Piccoli da un personaggio col nome di Macarietto. A un giornalista che ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...