Deonomastica “machiavellica”: sul deonimico Macchiavelli in prospettiva internazionale, con particolare riferimento all’area linguistica polaccaEsempi di onomastica e di deonomastica d’origine italiana [...] , è documentata fin dal 1148, Caffarelli, Marcato: s.v. Macchiavelli). 2. Deonomastica “machiavellica”Da Machiavelli, segno culturale e linguistico, deriva il termine machiavellismo, presente in numerosissime lingue e sorto molto probabilmente come ...
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Sul Vocabolario Treccani online, il sostantivo maschile coraggio viene definito come «la forza d’animo nel sopportare con serenità e rassegnazione dolori fisici o morali, nell’affrontare con decisione [...] si sposa con un profondo orizzonte di senso, in cui la distruzione della sintassi e della punteggiatura, diventa simbolo e segno di quella umana. Dire o fare cosa che importi rischio o sacrificioLa temerarietà di scrivere sempre e comunque la verità ...
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Durante un’appassionante conversazione con il linguista Tullio De Mauro – pubblicata nel 2013 in un volume dal titolo La lingua batte dove il dente duole – lo scrittore e regista Andrea Camilleri dibatte [...] vol.III dell’opera pitreiana (1880, p.247), la quale riporta anche la variante càlati, juncu, ca lu ciumi mina. Segnati dal destinoÈ una formula che viene inoltre rilevata in Boggione-Massobrio 2004, p.458: abbassati, giunco, che la piena venne, al ...
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Michela Murgia era una donna sarda. Entrambe le condizioni sono state decisive per lei non solo in termini esistenziali, ma anche intellettuali e politici. Tuttavia, se il suo impegno nel campo dei diritti [...] lei, la conclusione della lotta dei pescatori di Cabras contro la proprietà della peschiera – un retaggio feudale fuori tempo massimo – segnò in profondità il tessuto sociale della sua comunità di nascita. Era un contesto in cui anche la persona più ...
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Rispondiamo con questo articolo alla domanda di un utente che al nostro indirizzo di posta elettronica ha chiesto di approfondire la storia di teorema di Pitagora e delle altre parole italiane che fanno [...] costruire angoli retti: gli egizi prendevano una fune di una certa lunghezza e poi la dividevano in dodici parti uguali segnate da nodi; successivamente fissavano a terra la fune usando tre pioli e componevano un triangolo rettangolo. Da qui Pitagora ...
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Un re, Serse, che appartiene ad una dinastia che si vanta di discendere direttamente da Zeus. Un impero, la Persia, che ha l’ambizione di dominare il “mondo” (almeno tutto quello allora conosciuto). L’umiliazione [...] di un fatto leggendario, consacrato solo pochi anni più tardi da Eschilo nella tragedia Persiani (472 a. C.), ed ha lasciato un segno indelebile nella memoria dei Greci: da Erodoto, che intorno alla metà del V sec. a. C. racconta in dettaglio gli ...
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Il perfetto ricoverato, all'apice di questa desolante carriera la cui meta sembra, paradossalmente, la distruzione del malato, sarà quello che si presenta completamente ammansito, quello che si lascia [...] e incorporato nelle regole che lo determinano. È un caso chiuso. Etichettato in modo irreversibile, non potrà più cancellare il segno che lo ha definito come qualcosa al di là dell'umano senza possibilità di appello. Un’istituzione da abolireQueste ...
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Una delle chiavi di possibile decodificazione di quel ricchissimo repertorio di nomi, cognomi, odonimi e altri toponimi, cinonimi e marchionimi, che è l’opera narrativa di Carlo Emilio Gadda, è quella [...] quella del vino, o dello studio fotografico o dell’officina meccanica. E la sua comprensione e riformulazione è segno di un’umanità distratta, approssimativa, diafasica, e perfino psicologicamente turbata, come quando, nel Palazzo degli ori, proposta ...
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Per Cesare Pavese, nato e cresciuto nelle Langhe, tra colline e vigneti, il mare non costituisce un’immagine-simbolo scaturita dalle esperienze dell’infanzia, come lo sono invece il prato, la casa, la [...] (7-19 settembre - novembre 1930), il lungo componimento che segna il punto di svolta fra la produzione poetica giovanile di Pavese letteratura e dal simbolo»). Credo piuttosto che colga nel segno Calvino quando scrive, con riferimento ai temi della ...
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Il rapporto tra autore e personaggio può essere decodificato con l’aiuto delle modalità di utilizzo del nome proprio: l’uso del solo nome, o del solo cognome, o del soprannome, o il passaggio da una modalità [...] alla narrazione, alla ricerca cioè di un evidente suggestione stilistica.All’opposto, anche la plurinominazione può essere segno di un rapporto particolare tra autore e personaggio; il protagonista della novella pirandelliana Fedeltà del cane è un ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...
segnare
v. tr. [lat. signare «segnare, sigillare, indicare, esprimere», der. di signum «segno»] (io ségno, ... noi segniamo, voi segnate, e nel cong. segniamo, segniate). – 1. a. Notare, distinguere, rilevare mediante uno o più segni: s. gli...
segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione di un’altra cosa, più astratta, con...
segno (signo solo in Detto 90)
Domenico Consoli
Qualunque cosa sensibile che oltre a manifestare sé stessa manifesta anche un'altra cosa con la quale è in genere collegata mediante un rapporto di effetto a causa, o di antecedente a susseguente.
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