Grammatico alessandrino (216-144 a. C.), allievo di Aristofane di Bisanzio e suo successore nella direzione della Biblioteca di Alessandria. Combatté la scuola pergamena di Cratete di Mallo e fondò una [...] omerici, di cui diede due edizioni critiche, emendandoli in base ai manoscritti di cui disponeva e corredandoli di segnidiacritici; nemico delle spiegazioni allegoriche, sosteneva che fine del poeta è il piacere dell'animo. Curò anche l'ortografia ...
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(A. T., 59-60).
Sommario. - Geografia: Nome ed estensione (p. 602); Geologia e Morfologia (p. 602); Clima (p. 604); Idrografia (p. 604); Flora (p. 604); Fauna (p. 604); Dati sulla popolazione (p. 605); [...] in ieri), k, l, m, n, o, p, q, r, s (sempre sorda), t, u, v, x, y (vale i), z (= s sonora). Con l'aggiunta di segnidiacritici vi sono in cèco: d′, t′, ň (= d, t, n palatali), č (simile a ci in ciascuno), š (= sc(i)), ž (francese j), ř (press'a poco ...
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URSS
Ferruccio Nano
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
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Adriano Guerra
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Adriano Guerra
Marco Mancini
Nicoletta Marcialis
Maria Rosa Mezzi
Viktor Misiano
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Stefania [...] corresponsione fonema/grafema; d'altronde la soluzione cirillica significò anche un incremento relativamente modesto nel numero dei segnidiacritici come per es. dimostrano l'alfabeto osseto o quello uzbeko. Uno dei risultati più notevoli di questi ...
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(fr. bible; sp. biblia; ted. Bibel; ingl. btble).
Sommario: Natura e carattere della Bibbia: Nome e divisione, autorità e ispirazione, p. 879; numero dei libri e canone, p. 882; ordine dei libri e carattere [...] sec. IV-V, incompleto e diviso fra Leida, Parigi e Leningrado, che contiene pure l'Ottateuco (larghi frammenti) con i segnidiacritici origeniani (v. sotto); il Marchaliano (Q), alla Vaticana col n. 2125, sec. VII, che dà i profeti con molte lezioni ...
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MALTA (gr. Μελίτη; lat. Melĭta; presso gli scrittori arabi Māliṭah; A. T., 27-28-29)
Roberto ALMAGIA
Ramiro FABIANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Ettore ROSSI
Giuseppe CARACI
Roberto PARIBENI
Guido [...] propose un tipo d'alfabeto completamente basato sull'alfabeto latino, tenendo conto della pronunzia italiana delle lettere e adattandone tre con segnidiacritici (g con un punto sopra per ǵ, h tagliato per ḥ, z con un punto sopra per z dolce). Va ...
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Provincia dell'Impero indiano, ma geograficamente parte dell'Indocina o India Transgangetica (ulteriore). Comprende, sin dall'annessione avvenuta nel 1886, i territorî britannici dell'Alta e Bassa Birmania [...] giusto uso. Fortunatamente in birmano, a differenza dal cinese, i toni sono sempre indicati per mezzo di punti o di segnidiacritici. Un punto dopo una parola sta ad indicare che essa deve essere pronunciata con il tono interrotto, e due punti, che ...
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Informatica umanistica
Giovanni Adamo
Tullio Gregory
Parte introduttiva
di Giovanni Adamo
L'espressione informatica umanistica è stata coniata all'inizio degli anni Novanta sul modello di locuzioni [...] i tondi, le maiuscole, le minuscole, gli 'a capo', i segnidiacritici, i titoletti a margine, i frontespizi e gli indici, le abbreviazioni il testo destrutturato e frantumato in una serie di segni grafici assunti come unità e il complesso delle ...
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Nell'unirsi dei suoni in sillabe, delle sillabe in parole e delle parole in proposizioni, si produce una gradazione ritmica dipendente dalla varia forza e durata della corrente espiratoria, e una gradazione [...] ; l'introduzione degli accenti si attribuisce ad Aristofane di Bisanzio. Alla fine del secolo IV, sant'Epifanio enumera i dieci segnidiacritici che allora si usavano: l'accento acuto, lo spirito aspro, l'accento grave, lo spirito dolce, l'accento ...
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LIBRO
Guglielmo Cavallo
Armando Petrucci
(XXI, p. 70; App. II, II, p. 199)
Storia del manoscritto. − Il l. manoscritto e la sua storia dall'antichità al Basso Medioevo (v. manoscritto, XXII, p. 143) [...] , corredato − in Occidente soprattutto nel Basso Medioevo − di dispositivi testuali adeguati quali interpunzione, segnidiacritici, suddivisione in capitoli, distinzione funzionale fra testo e commento, rimandi, alternanze nei colori degli ...
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Papiro
Luciano Canfora
Nonostante l'opinione diffusa che vede negli studi sul mondo antico, greco e romano, un universo concluso, destinato ad approfondimenti piuttosto che alla 'dilatazione' dell'oggetto [...] il brano estratto dal trattato costantiniano (procedimento adottato da Meineke in molti altri casi e comunque correttamente segnalato con segnidiacritici e nell'apparato). Quel che ancora più aggrava la situazione è che a sua volta A. Lentz prese ...
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diacritico
diacrìtico agg. [dal gr. διακριτικός «atto a distinguere», der. di διακρίνω «distinguere»] (pl. m. -ci). – Propr., che ha valore distintivo. Si usa soltanto nella locuz. segni d., segni grafici che, sovrapposti, sottoposti, anteposti...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...