BORGIA, Cesare
Felix Gilbert
Figlio del cardinale Rodrigo e di Vannozza Catanei, nacque nel 1475, probabilmente nel mese di settembre, maggiore dei figli nati da quell'unione, dei quali ci sono noti [...] i piani per le successive battaglie. Quando essi si furono seduti, il B. lasciò la sala e a un suo segnale i condottieri vennero circondati da uomini armati e fatti prigionieri. Il Vitelli e Oliverotto furono strangolati la notte stessa. Paolo ...
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Narrare con i suoni
Rita Valentino Merletti
Angela Mazzoccoli
Tutto intorno a noi è musica
C'è la musica della natura e quella degli strumenti, la musica dell'allegria e quella della tristezza, la [...] c'è stata la cosiddetta rivoluzione del digitale, un nuovo modo di registrare la musica basato sulla trasformazione del segnale sonoro nel codice binario tipico del linguaggio del computer. Sono così comparsi piccoli dischi compatti, i CD, capaci di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Girolamo Savonarola
Gian Carlo Garfagnini
Girolamo Savonarola appartiene a quella schiera di predicatori e riformatori religiosi che segnarono il passaggio della cultura spirituale e politica italiana [...] 1494 (cfr. G. Savonarola, Compendio di rivelazioni, a cura di A. Crucitti, 1974, pp. 10-11) è non solo il segnale dell’ira divina ma anche lo strumento di purificazione del popolo cristiano: la prova della sincerità della conversione interiore dei ...
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GIORGIO (Zorzi, Zorzo) da Castelfranco, detto Giorgione
Augusto Gentili
Non si conosce con esattezza la data della nascita di G., che dovette avvenire a Castelfranco Veneto tra il 1477 e il 1478. È [...] non doni ma strumenti di misura e a contemplare una grotta disperatamente vuota.
Il vecchio ha il compasso e una tabella ricca di segnali astrologici; il giovane ha compasso e regolo a squadra; e quello che in tutti sensi è il mediano, per età e ...
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GUIDUBALDO II Della Rovere, duca di Urbino
Gino Benzoni
Primogenito del duca di Urbino Francesco Maria I e di Eleonora Gonzaga, nacque a Urbino il 2 apr. 1514; il 4 giugno 1516 giunse a Mantova, lì [...] il "buon governo" - e a prova dell'intento licenziò i ministri del padre taluno sin condannandolo -, è evidente che così segnalò la volontà di prendere le distanze dal malgoverno paterno. E abolì, con editto del 13 ottobre, le gabelle e i dazi per ...
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Aggressivo, comportamento
Irenäus Eibl-Eibesfeldt
Definizione
Il termine 'aggressione' deriva dal verbo latino aggredi, che può essere inteso sia nel senso di assalire, sia nel senso di far fronte a [...] dato certo è l'ambivalenza con cui viene percepito lo sguardo. Se un essere umano vuole comunicare con un altro, deve guardarlo e segnalare così che il canale per il contatto è aperto; ma deve anche badare che lo sguardo non duri troppo a lungo e non ...
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DOLFI, Giuseppe
Marcello Ralli
Nato a Firenze il 3 maggio 1818, ultimo di tre fratelli, da Valentino e da Annunziata Galvani, subì dapprima l'influsso della madre religiosissima, che avrebbe voluto [...] di generale romano da parte del Centro d'insurrezione e insieme l'emanazione del manifesto che ne definiva gli scopi erano segnali destinati a non lasciare a lungo indifferente l'opinione pubblica. Era sorto intanto alla fine di marzo a Firenze, per ...
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DUODO, Pietro
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 3 maggio 1554, da Francesco di Pietro e da Chiara di Sebastiano Bernardo, adolescente si trasferi a Padova per perfezionarvi la sua istruzione sia seguendo [...] a contattare ben ventisei cardinali i quali suggeriscono che dev'essere Venezia la prima a fornire un concreto segnale di "qualche ragionevole accomodamento" - non servono che a ribadire l'inconciliabilità delle due posizioni, quella di Venezia e ...
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FABRIZI, Nicola
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Modena il 31 marzo 1804 da Ambrogio, avvocato, e da Barbara Piretti, di famiglia comitale ferrarese. Primo di quattro figli, conseguito il diploma di notaio, [...] delle spinte centrifughe insorte soprattutto dopo la morte del Cavour; in questo e per questo già da allora il F. si segnalava tra i collaboratori del Garibaldi come colui cui stava più a cuore frenarne gli eccessi.
Nel 1862 il F., dal dicembre ...
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Parto
Carlo Romanini
Donatella Rinaldo e Romolo Rossi
Piera Fele
Il parto rappresenta il meccanismo della nascita dell'uomo e dei Mammiferi. Al termine della gravidanza, quando lo sviluppo prenatale [...] attraverso la ripetizione di qualcosa che le assomigli, la ricordi, la simboleggi. L'angoscia che segue l'evento è il segnale di allarme che mette in moto la rimozione, per cui viene eliminata ogni possibilità di ripetere una situazione intollerabile ...
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segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...
segnalamento
segnalaménto s. m. [der. di segnalare]. – 1. Il fatto di segnalare, e più specificamente ogni operazione relativa all’impiego di segnali, importante spec. nel caso della disciplina del traffico ferroviario, stradale, marittimo,...