segnalesegnale [Der. del lat. signale, neutro sostantivato dell'agg. signalis, che è da signum "segno"] [LSF] (a) Dispositivo fisso che indica qualcosa: s. geodetico, s. di pericolo radioattivo, ecc. [...] elettrici). (c) Sinon. di comando, e sim., quando la predetta energia serve per azionare qualcosa. ◆ [ELT] S. aleatorio, o casuale: v. segnali, analisi dei: V 130 c. ◆ [ELT] S. analitico: v. coerenza: I 643 e. ◆ [ELT] S. di cadenza (è spesso usato il ...
Leggi Tutto
In elettronica e ottica, segnale sinusoidale in cui la frequenza cresce linearmente nel tempo. È usato nei sonar e nei radar per migliorarne sensibilità e risoluzione. In ottica, si osserva c. nei laser [...] a impulsi corti e ultraintensi.
In acustica, trasduttore per onde superficiali di tipo interdigitale, nel quale gli elettrodi hanno distanze linearmente crescenti: eccitando il trasduttore con un impulso ...
Leggi Tutto
biosegnale
biosegnale [Comp. di bio- e segnale] [BFS] [ELT] [FME] Segnale elettrico variabile nel tempo che deriva da attività biologica, detto anche segnale biologico temporale: v. elettronica medicale: [...] II 361 e ...
Leggi Tutto
Dispositivo che permette di modificare determinate componenti o caratteristiche di un segnale sonoro, luminoso o elettrico.
Apparecchiatura attraverso la quale si fa passare un fluido allo scopo di trattenere [...] di gruppo, che nel caso ideale risulta costante nelle bande passanti, in modo da non produrre distorsioni di fase sul segnale di uscita. Nel caso reale, è possibile ottenere attenuazioni basse ma non nulle nelle bande passanti e attenuazioni alte ma ...
Leggi Tutto
(App. III, I, p. 532; IV, I, p. 669)
Con e. ci si riferisce oggi a un complesso molto vasto di attività spesso appartenenti ad ambiti disciplinari e produttivi all'apparenza eterogenei. Purtuttavia gli [...] (numero di giri) e una coppia e il loro modo di variare nel tempo, ma differente sarà stato il processo di elaborazione del segnale al variare del tipo di motore, se si tratta cioè di azionare un motore in continua, in alternata o passo-passo o il ...
Leggi Tutto
MICROONDE
Paolo Bernardi
(App. III, II, p. 105; IV, II, p. 474)
I maggiori progressi di questi ultimi anni nel settore delle m. possono essere individuati principalmente nelle seguenti aree: a) realizzazione [...] sul mercato, a costi contenuti, amplificatori di potenza con livelli di uscita di oltre 20 dBm in grado di amplificare segnali dalla continua a oltre 2 GHz, amplificatori distribuiti con un'elevata larghezza di banda (2-20 GHz), interruttori e ...
Leggi Tutto
Fisica
Variazione temporale del valore o dell’intensità di una grandezza fisica.
In ottica, un raggio luminoso si dice modulato se la sua intensità varia nel tempo secondo una legge nota. La m. della luce [...] variabile l’argomento 2πft+ϕ, mentre l’ampiezza A rimane costante.
Nei sistemi PM la variazione di fase istantanea è funzione del segnale modulante, essendo ϕ(t)=ψm(t), mentre nei sistemi FM la frequenza istantanea varia secondo la legge f(t)=f0+δm(t ...
Leggi Tutto
Sistema capace di accrescere l'ampiezza di una grandezza elettrica utilizzando l'energia fornita da una sorgente esterna. Un amplificatore elettrico è un sistema avente due morsetti di entrata e due morsetti [...] Cag, e nel caso che l'impedenza di carico sia ohmica (Ra), l'amplificazione di tensione [4] si riduce a:
Se il segnale applicato non è sinusoidale ma periodico di forma qualsiasi, esso può essere sviluppato in serie di Fourier (v. fourier, XV, p. 823 ...
Leggi Tutto
Sigla di fast Fourier transform che, nella tecnica della elaborazione numerica del segnale, indica un algoritmo finalizzato a calcolare la trasformata di Fourier di un segnale, permettendo così di ridurre [...] in modo sostanziale il numero delle operazioni richieste ...
Leggi Tutto
rumore
Gian Vittorio Pallottino
Suoni indesiderati
Un rumore è in generale un segnale confuso, che copre o comunque disturba ciò a cui siamo più interessati. Può trattarsi di un suono, e quindi si parla [...] l’apparecchio a una frequenza a cui non opera nessuna trasmittente.
Un fenomeno analogo si verifica quando è troppo debole il segnale ricevuto da un televisore e l’immagine sullo schermo viene offuscata da una sorta di ‘neve’. In entrambi i casi si ...
Leggi Tutto
segnale
s. m. [lat. tardo signale, neutro sostantivato dell’agg. signalis, der. di signum «segno»]. – 1. a. Indicazione di tipo ottico o acustico, per lo più stabilita d’intesa o convenzionale, con cui si dà una comunicazione, un avvertimento,...
segnalamento
segnalaménto s. m. [der. di segnalare]. – 1. Il fatto di segnalare, e più specificamente ogni operazione relativa all’impiego di segnali, importante spec. nel caso della disciplina del traffico ferroviario, stradale, marittimo,...