Movimenti integralistici
Gilles Kepel
Movimenti integralistici e società
A partire dalla metà degli anni settanta nel mondo cristiano, giudaico e islamico hanno fatto la loro comparsa diversi movimenti [...] seconda guerra mondiale, a una modernizzazione che marciava di pari passo con la svalutazione del sacro, con una secolarizzazione che confinava l'elemento religioso nella sfera privata. D'altra parte si pensava anche che il riferimento alla religione ...
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Ecclesiastico (Hattenheim 1741 - ivi 1806). Di tendenza febroniana, vescovo di Worms dal 1779 e di Magonza dal 1783, promosse la convocazione del congresso di Ems nelle cui decisioni ebbe parte importante. [...] del clero che si era adattata al regime. In seguito alla nuova occupazione francese (1797) e al congresso di Ras tatt (1795-99), che decise la secolarizzazione del clero, si adoperò per salvare quanto fosse possibile delle istituzioni ecclesiastiche. ...
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Filosofo italiano (Pistoia 1910 - Roma 1989), dapprima prof. di storia della filosofia moderna e contemporanea nell'univ. di Trieste, poi di filosofia della politica nell'univ. di Roma. In gioventù subì [...] . Tra i suoi scritti: Il problema dell'ateismo (1964); Riforma cattolica e filosofia moderna (1965); L'epoca della secolarizzazione (1970); Tramonto o eclissi dei valori tradizionali (in collab. con U. Spirito, 1971); L'eurocomunismo e l'Italia ...
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Laicismo
Edoardo Tortarolo
Definizione
Il termine 'laicismo' indica l'atteggiamento di coloro che sostengono la necessità di escludere le dottrine religiose, e le istituzioni che se ne fanno interpreti, [...] in the University of Edinburgh for 1973-1974, Cambridge 1979 (tr. it.: Società e pensiero laico. Le radici della secolarizzazione nell'800, Bologna 1989).
Faguet, E., Le libéralisme, Paris 1902.
Galasso, G., Laici e cultura laica in Croce, in ...
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Uomo politico (Stoccarda 1723 - Ludwigsburg 1798), figlio di Johann Jakob; dapprima al servizio dei principi di Assia-Darmstadt e di Assia-Cassel (fino al 1766), fu quindi amministratore della contea di [...] il programma di uno stato "secondo ragione", muovendo da premesse illuministiche; si pronunciò anche a favore della secolarizzazione dei principati ecclesiastici tedeschi. Opere: Der Herr und der Diener, geschildert mit patriotischen Freyheit (1759 ...
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Teologo modernista (Dublino 1861 - Storrington, Sussex, 1909). Reso famoso, tra l'altro, dalla sua adesione al movimento modernista, incentrò la sua speculazione sul senso della presenza di Dio nella "Chiesa" [...] anonimi, richiamò su di lui l'attenzione dell'autorità ecclesiastica. Già nel 1905 T. aveva presentato una richiesta di secolarizzazione, che sembrava dover naufragare di fronte alle resistenze dell'ordine: ma quando si scoprì che era lui l'autore ...
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Figlio (Cracovia 1467 - ivi 1548) di Casimiro; granduca di Lituania (1506), re di Polonia (sempre nel 1506). Salito al trono mentre la Polonia si trovava sotto la minaccia di una pericolosa coalizione, [...] asburgica (1526) in Boemia e in Ungheria. Nel 1520 attaccò l'Ordine teutonico; poi ne riconobbe la secolarizzazione, ottenendo però che il duca ereditario Alberto di Hohenzollern si riconoscesse (1525) vassallo della corona polacca. Consolidò ...
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Filosofo (Borås 1901 - Lund 1957), prof. di filosofia morale all'univ. di Lund (1939-57), fondatore e direttore (dal 1935) della riv. Theoria; nel 1937 promosse, con L. Robin, la fondazione dell'Istituto [...] e della filosofia analitica. Opere principali: Begreppet medfödda idéer ("Il concetto delle idee innate", 1928); Logistischer Positivismus (1931); Der Apriorismus Kants (1933); Etikens sekularisering ("La secolarizzazione dell'etica", 1935). ...
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La religione rivelata da Gesù Cristo, che è in pari tempo fondatore del c. e oggetto di adorazione. Alcuni caratteri del c. (religione divinamente rivelata, dogmatica, missionaria, universalistica, soteriologica [...] colonialismo e dalla persecuzione da parte dell’ateismo marxista. Gli stimoli provenienti da una sempre più diffusa secolarizzazione provocavano, in seno al c., una sempre maggiore accentuazione della missione etica e religiosa delle Chiese rispetto ...
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(X, p. 7; App. II, i, p. 569; III, i, p. 359; IV, i, p. 414; V, i, p. 578)
Chiesa cattolica
di Giuseppe Alberigo
Con Giovanni Paolo ii la C. cattolica si dava, dopo oltre quattro secoli, un papa non italiano, [...] anche tagliato i ponti con la tradizione cristiana, che per secoli era stata una componente essenziale della cultura collettiva. La secolarizzazione non è quindi solo abbandono della C., ma è un fenomeno di più vasta portata che si configura come la ...
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secolarizzazione
secolariżżazióne s. f. [der. di secolarizzare]. – In genere, il secolarizzare, il secolarizzarsi, l’essere secolarizzato. In senso lato, il passaggio di beni, oggetti, cose, istituzioni, valori dalla dipendenza del potere...
secolarizzare
secolariżżare v. tr. [der. di secolare, nel sign. 2]. – 1. Trasferire un religioso dal clero regolare al clero secolare; come intr. pron., secolarizzarsi, sciogliersi dai voti religiosi entrando a far parte del clero secolare...