LEONE X papa
Giovanni Battista PICOTTI
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dicembre 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e di Clarice Orsini.
Ebbe a tre anni maestro Agnolo Poliziano, ma [...] re di Spagna e di Germania e imperatore, aspirava a essere il signore del mondo.
Fra i maneggi politici l'attività religiosa di L., se non floscio, invano idealizzato da Raffaello e da SebastianodelPiombo, l'amore soverchio ai godimenti della vita, ...
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Nato ad Arezzo nel 1492, di umili ma non ignobili natali, lasciò adolescente la città nativa per Perugia, ove s'avviò, pare, alla pittura, mentre si dirozzava l'animo nell'amore della poesia, senza per [...] il loro autore, proibiti e le edizioni diventarono rare.
Un bel ritratto dell'A., opera del Tiziano, è a Firenze (Pitti); quello di SebastianodelPiombo ad Arezzo (Palazzo del comune).
Bibl.: G. M. Mazzuchelli, La vita di P. A., Padova 1741; A. Graf ...
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VERDELOT, Philippe
Henry Prunières
Compositore, nato circa il 1485, s'ignora in quale città delle Fiandre o della Francia settentrionale. Secondo il Vasari, in un quadro di SebastianodelPiombo, eseguito [...] - di fama universale ai suoi tempi: A. Giordano lo tiene in gran conto, e quando, nel 1541, ristampa i madrigali a 6 voci del V., egli li elogia come "la più divina e più bella musica che se udisse giammai". Giovane ancora, egli splende come virtuoso ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] , Venezia non era tanto isolata dal rinnovamento italiano, e già per SebastianodelPiombo si nota, ancor quando è a Venezia, prima del 1513, l'influsso di Michelangelo, e del pari Iacopo Palma il Vecchio, bergamasco, ha sentito la grande arte ...
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LAZIO (A. T., 24-25-26)
Giuseppe CARDINALI
Roberto ALMAGIA
Giulio BERTONI
Raffaele CORSO
Sebastiano Arturo LUCIANI
Ugo ANTONIELLI
Bruno PARADISI
Pietro TOESCA
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E uno dei compartimenti in cui [...] Nazzano): la grande marmorea Pietà di Michelangelo nel sepolcreto dei Barberini in S. Rosalia a Palestrina, la Pietà di SebastianodelPiombo, ora nel museo di Viterbo; ma schiere di stuccatori e di pittori, tra cui primeggiavano F. e T. Zuccheri ...
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PERUZZI, Baldassarre
Adolfo Venturi
Pittore e architetto, nato a Siena nel 1481, morto a Roma il 6 gennaio 1536. A vent'anni dipinse nella cappella di S. Giovanni nel duomo di Siena, probabilmente come [...] , il Cigno, il Triangolo, Pegaso, Andromeda, ecc. E seguitò il P., non solo a far dipingere da SebastianodelPiombo altre rappresentazioni indicate nelle Metamorfosi d'Ovidio, ma a illustrare, nel salone superiore, il diluvio deucalionico, la ...
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Pittore, nato a Venezia verso il 1470, morto nel 1531. Dipingeva nei primi anni del Cinquecento con spiriti e modi ancora quattrocenteschi, ma poi, a poco a poco, sentì lo stile nuovo di Giorgione e di [...] che ricordano SebastianodelPiombo e Palma il Vecchio, segna il punto culminante nelle evoluzioni del C., dato il Senatore veneziano della Galleria nazionale di Vienna, il ritratto del Fugger ora al Museo a Berlino, già ricordato dal Vasari, ...
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MOLZA, Francesco Maria
Mario Pelaez
Umanista, nato a Modena il 18 giugno 1489. Studiò a Bologna e nel 1506 si recò a Roma, dove, tranne due intervalli, dimorò fino al 1543 e, dimentico della moglie [...] relazione con molti poeti e letterati, appartenne alla corte del cardinale Ippolito de' Medici ed ebbe la protezione di sono le Stanze sul ritratto di Giulia Gonzaga, dipinto da SebastianodelPiombo, e quelle su La Ninfa Tibaina, in cui celebra la ...
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GONZAGA, Giulia
Romolo Quazza
Figlia di Ludovico di Sabbioneta e di Francesca Fieschi, nacque probabilmente in Gazzuolo nel 1513. Donna d'ingegno e di bellezza non comune, sposò quattordicenne Vespasiano [...] Falco le dedicò il suo Rimario; il card. Ippolito de' Medici la traduzione del II libro dell'Eneide; SebastianodelPiombo e il Tiziano la ritrassero.
Verso la fine di luglio del 1534 Khair-ed-dīn Barbarossa assalì Fondi nottetempo, nella speranza d ...
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(fr. fresque; sp. afresco; ted. Fresko; ingl. fresco). -
Tecnica. - Si chiama affresco la pittura fatta coi pigmenti colorati (semplicemente impastati o diluiti con acqua) distesi su una preparazione di [...] , più nutriti e più intensi di tono, sull'esempio dei Veneziani, meglio noti e compresi per l'abitudine con SebastianodelPiombo. Nelle Stanze, però, gl'intonachi di pozzolana e di calce acquistarono una durezza cristallina che non permise loro di ...
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riverbero
rivèrbero s. m. [der. di riverberare]. – L’azione, il fatto e il fenomeno di riverberare o di riverberarsi; più spesso, l’effetto, cioè la luce, o il calore, o il suono, riverberati: la stanza era illuminata dal r. delle luci della...