Dilthey, Wilhelm
Filosofo e storico tedesco (Biebrich 1833 - Seis-Siusi, Bolzano, 1911). Insegnò a Basilea, Kiel, Breslavia, infine a Berlino, dove successe a Lotze (1882).
Il metodo delle scienze dello [...] spirito
Influenzato dalla cultura neokantiana e positivistica nonché dalla cultura romantica tedesca, il suo le organizzazioni esterne della società (le istituzioni: Stato, Chiesa, scuola, partito, ecc.), e la storia dei popoli. Nell’ultima fase ...
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Economia
Definizioni
Capacità di un bene di soddisfare un bisogno, ma anche, nel senso più comune di v. di scambio, il prezzo relativo del bene stesso, cioè la sua capacità di acquistare altri beni. V. [...] il problema viene evidenziato dalla critica alla scuola edonimetrica) la soggettività del valore. In e l’apprezzamento o, quanto meno, sulla loro desiderabilità, mentre quella neokantiana (con W. Windelband e H. Rickert) intende preservare i v. da ...
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Sovranità
Danilo Zolo
(XXXII, p. 188)
Le diverse concezioni della sovranità
Alla fine del 20° secolo è necessario considerare un fattore che accentua la crisi dell'idea europea di sovranità: il processo [...] si ispirò al cosmopolitismo giuridico, proposto da Kant in Zum ewigen Frieden, e più in generale all'epistemologia neokantiana della scuola di Marburgo. Nel saggio Das Problem der Souveränität und die Theorie des Völkerrechts (1920) e in numerose ...
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NEOCRITICISMO
Guido CALOGERO
Termine filosofico, il cui significato dipende da quello assunto dal vocabolo "criticismo" in quanto si riferisce alla "critica" kantiana: "neocritica", o anche "neokantiana" [...] distinguendovisi in varie tendenze: la fisiologica (H. v. Helmholtz, F. A. Lange), la metafisica (O. Liebmann, J. Volkelt), la logistica (scuola di Marburgo: H. Cohen, P. Natorp, E. Cassirer), l'assiologica, cioè orientata verso la teoria dei valori ...
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Socialismo
Maurizio Degl'Innocenti
Il termine e il problema delle origini
Anche se sarebbe più corretto parlare di 'socialismi' (più che di 'socialismo') per la varietà e l'evoluzione, nel XIX e nel [...] ' e alla piccola proprietà contadina, e soprattutto Eduard Bernstein (1850-1932), nutrito di filosofia neokantiana e vicino alla scuola economica marginalista, che in Die Voraussetzungen des Sozialismus und die Aufgaben der Sozialdemokratie (1899 ...
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Mito
Marcel Detienne
Genealogia di un sapere
Riflettere oggi sul mito significa anzitutto riconoscere, e in parte subire, il fascino che la mitologia e il suo immaginario, nel senso più comune della [...] comparatista Max Müller è il fondatore di una vera scuola di mitologia comparata. Nella sua opera The science of esso racconta, e non altrove.
In Germania, nell'ambito dell'operazione neokantiana di Cassirer, l'opera di Walter F. Otto metterà in luce ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Scienza e filosofia: Geymonat e Preti
Massimo Mugnai
La valorizzazione del pensiero scientifico in funzione antidealistica
Nell’immediato dopoguerra, a partire all’incirca dal 1945, Ludovico Geymonat [...] neopositivismo, la fenomenologia husserliana e il neokantismo della scuola di Marburgo, riesce a dar vita a una Nel momento in cui assume una posizione affine a quella neokantiana, Preti riconosce che alla costruzione degli oggetti della conoscenza ...
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Filosofia e storia della filosofia in Gentile
Giovanni Bonacina
Il lavoro storiografico
«Il maggiore storico della filosofia che sia in Italia». Questa definizione, che il diretto interessato pregò [...] le quattro astratte fasi platonica, positivistica, neokantiana e hegeliana. Fu così che le migliori della filosofia italiana, pp. 15-32; M. Moretti, Gentile, D’Ancona e la scuola ‘pisana’, pp. 65-116; R. Pertici, Il Mazzini di Giovanni Gentile, pp. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La filosofia del diritto nel primo Novecento
Mauro Barberis
Nella cultura italiana fra le due guerre, la filosofia del diritto acquista grande visibilità; la coltivano, occasionalmente, personaggi di [...] per le sue origini ebraiche.
La terza conseguenza della svolta neokantiana di Del Vecchio fu il passaggio dal neokantismo al neoidealismo: dei giuristi, interesse che passerà poi alla scuola napoletano-padovana da lui fondata nel dopoguerra. ...
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GUZZO, Augusto
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Napoli il 24 genn. 1894 da Federico e Luisa Scognamiglio. Il padre, avvocato, allievo e collaboratore di F. Persico, morì quando il G. aveva cinque anni.
A [...] filosofica largamente indipendente dall'idealismo. Vi avevano fatto scuola personalità come E. Juvalta, A. Faggi, A. Pastore, G. Vidari, che appartenevano alla cultura positivistica e neokantiana che l'idealismo si proponeva precisamente di rinnovare ...
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