Giovanni XXII
Papa (Cahors 1244 ca.-Avignone 1334). Jacques Duèse, insigne giurista e collaboratore di Carlo II d’Angiò (1308), fu eletto pontefice a Lione nel 1316. Intervenne nella politica italiana [...] sostenendo Roberto d’Angiò, inviando Bertrando del Poggetto e scomunicando i loro oppositori, tra cui Matteo Visconti. Scomunicò l’imperatore Ludovico il Bavaro (1327), il quale lo depose, opponendogli l’antipapa Niccolò V, e condannò come eretiche ...
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Arcivescovo di Milano dall'868 all'881. Fu il primo arcivescovo che esercitò giurisdizione politica e civile sulla città. Alla morte di Carlo il Calvo (877), a proposito dell'elezione all'Impero e al regno [...] d'Italia, parteggiò per Carlomanno, contro Bosone di Provenza, sostenuto dal papa Giovanni VIII, che perciò lo scomunicò nel sinodo romano dell'879. Più tardi, però, si riconciliarono. ...
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Eletto nel 428 o 429 (m. 441 circa), amico di Nestorio; giunse, con i vescovi d'Asia, al Concilio di Efeso (431) in ritardo, quando s. Cirillo di Alessandria aveva fatto adottare la condanna di Nestorio. [...] G. riunì allora i vescovi del suo partito in un conciliabolo, scomunicando Cirillo, che nel concilio scomunicò a sua volta Giovanni. Poi le trattative tra i due condussero all'accordo del 433 in cui G. abbandonò Nestorio, scontentando perciò molti, ...
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Pasquale I
Papa, santo (m. Roma 824). Successe a Stefano IV nell’817. Ottenne da Ludovico il Pio un diploma (Pactum Ludovicianum) che confermava le concessioni territoriali e i privilegi elargiti dai [...] Carolingi alla Chiesa, e a sua volta consacrò imperatore a Roma il figlio di Ludovico, Lotario (823). Si impegnò nell’evangelizzazione degli slavi e scomunicò l’imperatore d’Oriente Leone V. ...
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Patriarca di Costantinopoli (m. Proconneso 1273); monaco, fu nominato patriarca da Teodoro II Lascaris (1255). Considerò usurpatore Michele VIII Paleologo, per cui dovette rinunciare al patriarcato; ma, [...] però il Paleologo fece accecare Giovanni Lascaris, figlio di Teodoro e del quale A. aveva riservato i diritti, A. scomunicò l'imperatore, il quale lo depose (1267), facendolo rinchiudere nel convento del Proconneso dove morì, dopo aver confermato nel ...
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Francescano (n. Durango, Biscaglia, prima del 1468 - m. Messico 1548). Nominato nel 1527 da Carlo V primo vescovo di Città di Messico, fu confermato dal papa nel 1530; nel 1546 la sua sede veniva elevata [...] -35), fu grande avversario della prima audiencia del Messico, e soprattutto del governatore di Cuba Nuño de Guzmán, che scomunicò (1529). Con l'appoggio del viceré Mendoza, curò poi l'evangelizzazione e l'educazione degli Indiani, fondando collegi e ...
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Monaco cisterciense (n. probabilmente Bieda - m. Roma 1118), al secolo Raniero. Il pontificato di P. è rimasto famoso soprattutto perché esso coincise col momento forse più drammatico delle lotte fra Papato [...] V, che lo costrinse a incoronarlo imperatore (1111): l'anno successivo, però, P. annullò la consacrazione imperiale e in seguito scomunicò Enrico V. Durante la crisi che seguì P. chiese l'appoggio dei normanni, ma morì nel corso del conflitto.
Vita ...
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Ecclesiastico francese (Romans circa 1020 - Susa 1106); vescovo di Die (1073), legato di Gregorio VII (1074), poi arcivescovo di Lione (1082), collaborò attivamente alla riforma gregoriana. Energico e [...] il suo posto, imponendo su tutta la Chiesa di Francia, come legato di Roma e come primate, la sua autorità. Scomunicò Filippo I per il suo irregolare matrimonio con Bertranda di Montfort. Recatosi in Terrasanta nel 1101, si dedicò poi soltanto alla ...
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Ugo o Ugolino (n. Anagni - m. Roma 1241). Appartenente alla famiglia dei conti di Segni, venne creato cardinale (1198) da Innocenzo III, quindi fu eletto papa nel 1227. Preparato all'altissimo compito [...] 'eresia e dallo strapotere dell'Impero. Sul piano politico entrò in conflitto con Federico II (che aveva inizialmente sostenuto), che scomunicò (1227) per non aver mantenuto la promessa di indire una crociata e contro cui si alleò con i comuni in una ...
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Cardinale (m. Roma 1061). Entrato (1015) nel monastero benedettino di Moyenmoutier, fautore della riforma della Chiesa, fu chiamato a Roma da Leone IX (1049) che lo ebbe proprio consigliere creandolo cardinale [...] calumnias, inviato da Leone IX a Costantinopoli con il card. Federico di Lorena, U. non raggiunse risultati positivi e scomunicò Michele Cerulario aggravando la rottura tra le due Chiese. Durante il pontificato di Vittore II, U. nel 1057 fece ...
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scomunica
scomùnica s. f. [der. di scomunicare]. – 1. Nella Chiesa cattolica, pena canonica medicinale o censura ecclesiastica che esclude il fedele dalla comunità ecclesiale; chi ne è colpito non può prendere parte come ministro alla celebrazione...