Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso [...] sulla base di osservazioni di anatomia clinica e di esperimenti sull’animale (ablazione dei lobi frontali nella scimmia), che dimostrerebbero, in tali condizioni, un’evanescenza dei ricordi recenti. Infine, gli studi condotti da E. Wanington ...
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Ramo della fisiologia che studia i fenomeni connessi con l’attività degli elementi del tessuto nervoso, sia in senso ampio (n. generale), sia con riguardo a singoli raggruppamenti animali o a particolari [...] localizzazioni corticocerebrali motorie risalgono al 1870, e si devono a G. Fritsch e E. Hitzig, che le dimostrarono nella scimmia e nel cane stimolando direttamente la corteccia; D. Ferrier, che fu autore di un celebre trattato sulla fisiologia del ...
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Neuroendocrinologia
FFred Stutinsky
di Fred Stutinsky
Neuroendocrinologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Il complesso ipotalamico-ipofisario: a) l'ipotalamo; b) l'ipofisi; c) le connessioni ipotalamico-ipofisarie; [...] cellule LHRF (+), in parte nella regione medio basale, e nell'area preottica a livello soprachiasmatico. Nella scimmia neuroni LRRF (+) sono stati regolarmente osservati nella parte posteriore del setto sopracommissurale, nella stria midollare, nell ...
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Neuroscienze. Coscienza
Giulio Tononi
La coscienza si può definire in modo intuitivo come ciò che scompare quando dormiamo un sonno senza sogni, oppure quando siamo sottoposti a un'anestesia generale [...] e aspecifica a una differenziata e specifica. Parallelamente, registrazioni dell'attività della corteccia visiva primaria della scimmia suggeriscono che la scarica dei neuroni correla con la presenza o meno della percezione cosciente di uno ...
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L'Io cosciente: una visione neuroeuristica della mente
Alessandro E.P. Villa
(Laboratoire de Neuro-heuristique, Institut de Physiologie, Université de Lausanne, Losanna, Svizzera)
John G. Taylor
(Centre [...] nuclei è il pulvinar che ha importanti afferenze ed efferenze corti cali organizzate in modo ben definito. Nella scimmia è stato sperimentalmente dimostrato che le lesioni delle vie visive afferenti, dalla retina verso il pulvinar inferiore, hanno ...
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Potenzialità e limitazioni nella misura della trasmissione dell'informazione neuronale
William Bialek
(Marine Biological Laboratory, Woods Hole, Massachusetts, USA)
Nel tentare di descrivere cosa accade [...] impulsi neuronali fu il lavoro di G. Werner e V.B. Mountcastle (1965) sui recettori del tatto nella pelle della scimmia. Il loro esperimento era molto simile a quello originale di Adrian: gli stimoli, in quel caso le incisioni sulla pelle, venivano ...
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Apprendimento e controllo degli atti motori
Emilio Bizzi
(Department of Brain and Cognitive Sciences, Massachusetts Institute of Technology Cambridge, Massachusetts, USA)
Ferdinando A. Mussa-Ivaldi
(Department [...] Feldman (1966) e di E. Bizzi e collaboratori (1976). Uno di questi studi fu condotto da A. Polit e Bizzi (1979) su scimmie alle quali era stato insegnato a muovere l'avambraccio verso un bersaglio visivo. Gli animali non erano in grado né di vedere ...
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Nervoso, sistema
Maurizia Alippi Cappelletti
Vincenzo Bonavita
Alfonso Di Costanzo
Simone Sampaolo
Vanessa Ceschin
Vittorio Erspamer
Il sistema nervoso è un insieme di strutture tra loro coordinate, [...] non permette il raggiungimento di un determinato scopo. Le scimmie con tali lesioni, per es., continuano a urtare . La rimozione bilaterale del giro cingolato provoca nella scimmia docilità, indifferenza e deficit dell'apprendimento condizionato. L ...
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scimmia
scìmmia (ant. scìmia e sìmia) s. f. [lat. sīmia, der. di simus, gr. σιμός «dal naso schiacciato»]. – 1. Nome comune della maggior parte dei mammiferi appartenenti all’ordine primati (v.), diffusi principalmente nelle foreste tropicali...