HAVER, Joseph-Matthias
Musicista, austriaco nato a Wiener-Neustadt il 19 marzo 1883, morto a Vienna il 22 settembre 1959. Compositore e teorico prevalentemente autodidatta, fu il primo ideatore di un [...] serie di note egli chiamò tropi. Il suo sistema dodecafonico, che non ebbe la diffusione internazionale di quello di Arnold Schönberg, trae origine dall'antica musica cinese e si colora di toni mistici. Egli calcolò tutte le linee melodiche che si ...
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Musicologo tedesco (Berlino 1910 - Tel Aviv 2001). Dopo aver studiato a Friburgo, Berlino, Londra e Praga, nel 1936 si stabilì in Palestina; prese poi la cittadinanza israeliana. Fondatore e direttore [...] in Israele. Pubblicò alcuni importanti studî sulla musica ebraica, The music of Israel (1996), la monografia Johann Stamitz (1936), saggi su A. Schönberg e sul rapporto tra musica orientale e occidentale (Musik zwischen Orient und Okrident, 1977). ...
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. Strumento musicale costituito da una serie di lamine metalliche che vengono percosse da martelletti azionati da una tastiera; comprende 4 ottave a partire dal do sotto il rigo in chiave di violino. Inventata [...] da Augusto Mustel nel 1886, è usata quasi sempre in complessi orchestrali o comunque insieme con altri strumenti. V. specialmente le partiture di R. Strauss, di G. Puccini, e tra le più recenti, l'op. 20 di A. Schönberg, Herzgewächse. ...
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Indagine radiologica consistente nell’introduzione in vescica di mezzo di contrasto e nella successiva radioscopia e radiografia. Permette di studiare e riprodurre sul radiogramma l’immagine dello stampo [...] del suo contenuto (calcoli) o delle pareti (diverticoli, neoplasmi), non dimostrabili con un esame radiologico senza mezzo di contrasto. La c. gassosa è stata proposta da A. Wittek nel 1903 e la c. opaca da P. Wilff e H. Albers-Schönberg nel 1905. ...
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. Termine recentissimamente introdotto nella teoria musicale. Esprime la negazione di quel punto fisso di riferimento e generatore di armonie che si chiama tonica (v.), intorno al quale, in un modo o nell'altro, [...] di toniche e ha per sfera d'azione l'intera serie dodecafonica.
L'atonalità è legata al nome di Arnold Schönberg che ne fu ideatore e propagandista. Nel suo carattere generale la teoria dodecafonica schönberghiana è la seguente: la base tonale ...
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KURTÁG, György
Claudio Casini
Musicista ungherese di origine rumena, nato a Lugos il 19 febbraio 1926. Compiuti gli studi al Conservatorio di Budapest (1946-55) ha seguito corsi di perfezionamento a [...] superiore di musica di Budapest.
Erede della musica seriale, K. ne sintetizza gli aspetti fondamentali espressi da Schönberg, Berg e Webern, che consistono principalmente nell'impiego di testi adoperati come formanti della struttura musicale, secondo ...
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osteopetrosi
Malattia genetica rara (detta anche malattia delle ossa di marmo) caratterizzata da un aumento della densità ma anche della fragilità delle ossa, che sono meno elastiche della norma e vanno [...] di anidrasi carbonica II, acidosi tubulare renale e o. meno grave. Una forma tardiva (sindrome di Albers-Schönberg ➔ Albers-Schönberg, Henrich, Ernst) si manifesta dall’età giovanile a quella adulta, con sintomi più sfumati e migliore sopravvivenza ...
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Pianista canadese (Toronto 1932 - ivi 1982). Studiò composizione al conservatorio di Toronto con L. Smith, poi pianoforte con A. Guerrero e organo con F. Silvester. Il debutto concertistico avvenne nel [...] consegnò da allora all'incisione discografica la sua lezione interpretativa, spaziante dal barocco al contemporaneo, da Bach a Schönberg e Bartók. Possedeva uno stile personalissimo, talvolta non immune da critiche. Postuma è apparsa una raccolta di ...
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Musicologia
Mario Baroni
Giovanni Giuriati
Antonio Serravezza
Franca Trinchieri Camiz
Definizione, origini e sviluppi istituzionali
di Mario Baroni
In prima approssimazione la m. può essere definita [...] (1885-1957), le cui matrici culturali sono tuttavia diverse da quelle tipiche della m. coeva. Réti era stato allievo di Schönberg di cui è ben noto l'apprezzamento per l'arte brahmsiana dell'elaborazione tematica. Non è dunque un caso che oggetto ...
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NONO, Luigi
Angela Ida De Benedictis
NONO, Luigi. – Nato il 29 gennaio 1924 a Venezia, secondogenito di Mario e di Maria Manetti, già nell’ambito familiare ebbe i primi stimoli per la sua formazione [...] idealmente in contatto con le esperienze vissute dal direttore in Germania fin dal 1912, dalle prime esecuzioni assolute degli amati Schönberg e Webern alla realtà sociale e culturale tedesca prima dell’avvento del nazismo. Tra il 1948 e il 1949, su ...
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mitteleuropeo
mitteleuropèo agg. e s. m. (f. -a)[adattam. del ted. mitteleuropäisch, a sua volta der. di Mitteleuropa, comp. di mittel «medio, di mezzo» e Europa]. – Che si riferisce alla Mitteleuropa; abitante della Mitteleuropa, denominazione...
espressionismo
s. m. [der. di espressione]. – 1. Movimento artistico nato e affermatosi in Germania al principio del sec. 20°, con l’intento di contrapporsi sia all’impressionismo francese sia al naturalismo conformista dell’epoca guglielmina;...