PISANI DOSSI, Alberto Carlo
Francesco Lioce
PISANI DOSSI, Alberto Carlo (Carlo Dossi). – Nacque a Zenevredo (Pavia) il 27 marzo 1849, da Giuseppe, ingegnere di nobile famiglia pavese, imparentata con [...] , pp. 29-49; G. Monsagrati, P. D. ad Atene tra diplomazia e archeologia, ibid., pp. 55-83; F. Lioce, Uno scrittore scapigliato al servizio dell’Italia crispina, ibid., pp. 209-241; Id., Dossi e D’Annunzio. Prime ipotesi per un possibile confronto, in ...
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LANDO, Ortensio
Bruno Migliorini
Scrittore, nato a Milano nel 1512 o poco dopo, morto nel 1553 o poco dopo. Viaggiò, ai servigi or di uno or di un altro protettore, per molti luoghi d'Italia, di Francia, [...] O. L. e gli usi e i costumi d'Italia nella prima metà del '500, in Mem. Acc. Torino, s. 2ª, LXIV (1914), pp. 1-68; L. Nissim, Gli scapigliati della letter. ital. del '500, Prato 1922; P. La Cute, O. L. e Napoli nella prima metà del '500, Lucera 1925. ...
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DEPRETIS, Agostino
Raffaele Romanelli
Nacque a Cascina Bella, frazione del comune di Mezzana Bottarone (oggi Brèssana Bottarone), il 31 genn. 1813, unico figlio maschio di Francesco e di Maria Antonia [...] Italia. A Pavia aveva in effetti frequentato un ambiente studentesco nel quale i consueti comportamenti goliardici e scapigliati si confondevano naturalmente con l'agitazione democratica; aveva fatto parte di un gruppo che distribuiva materiale di ...
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BOITO, Arrigo
Emerico Giachery
Nato a Padova il 24 febbr. 1842 da Silvestro e da Giuseppina Radolinska, fu battezzato coi nomi di Enrico Giuseppe Giovanni.
Scarse le notizie sull'infanzia. Dopo un periodo [...] -309; F. D'Amico, Il segreto del Mefistofele, in I casi della musica, Milano 1962, pp. 278-280; R. Giazotto, Hugo, B. e gli "Scapigliati", in L'opera italiana in musica. Scritti e saggi in onore di E. Gara, Milano 1965, pp. 141 ss.; F. Abbiati, A. B ...
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GHISLANZONI, Antonio (Giacomo Antonio)
Giuseppe Zaccaria
Terzo di sei figli, nacque a Lecco il 25 nov. 1824 da Giovanni Battista, già soldato napoleonico, medico e direttore dell'ospedale cittadino, [...] G., in La Critica, 20 marzo 1935 (poi in Id., Letteratura della nuova Italia, V, Bari 1950, pp. 111-118); B. Lupo, Uno scapigliato di giudizio: A. G., in Rivista di Bergamo, XVII (1938), pp. 7-13; L. Ridenti, introd. ad A. Ghislanzoni, Gli artisti da ...
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GADDA, Carlo Emilio
Giorgio Patrizi
Nacque a Milano il 14 nov. 1893 da una famiglia originaria di Fagnano Olona, presso Varese.
Il padre, Francesco Ippolito, fratello di un ministro dei Lavori pubblici [...] Rabelais: una tradizione che, in epoche più recenti, trovava vitalissime testimonianze nelle esperienze degli scapigliati, nel plurilinguismo programmatico, antagonista rispetto a una letteratura ufficiale classicheggiante e toscanocentrica, da essi ...
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MORBELLI, Angelo
Rossella Canuti
MORBELLI, Angelo. – Nacque il 18 luglio 1853 ad Alessandria da Giovanni, agiato proprietario di terreni vinicoli a La Colma nei dintorni di Rosignano, nel Monferrato, [...] quali Giovanni Cena e Corrado Tumiati), cominciò a interessarsi a soggetti che, in linea con quelli prediletti dagli scapigliati milanesi, pur nascendo dall’osservazione diretta del vero o dal contesto storico, producevano un vago senso di mistero ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] di V. Vela. Al verismo si affiancarono aspirazioni ideologiche di carattere sociale, a cui reagirono G. Grandi, vicino agli scapigliati milanesi, C. Marocchetti e D. Calandra a Torino. L’impressionismo fu portato alle estreme conseguenze da M. Rosso ...
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. Si suole intendere per "ermetismo" quella tendenza della letteratura italiana contemporanea, quella poetica e quel gusto che, ricollegandosi alle correnti irrazionali della cultura e dello spirito europei, [...] , e proprie in genere della tradizione poetica italiana; quanto alla sciatta discorsività dei crepuscolari e, su su, dei poeti "scapigliati" e "borghesi". Esso valse quindi a superare quella crisi; non solo: ma, attuando a suo modo quell'ideale di ...
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CARCANO, Filippo
Luisa Giordano
Nacque a Milano il 25 sett. 1840, figlio di Gaetano, modesto merciaio che teneva bottega al Coperto dei Figini, e di Francesca Piccaluga. Il giovane venne avviato alla [...] finanche pedestre dei dati del reale. Tale atteggiamento, che nell'ambiente lombardo contrappose nettamente il C. ai coetanei scapigliati, è anche alla base della sua poetica del paesaggio, dove tuttavia la sensibilità al colore portò con una certa ...
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scapigliare
v. tr. [der. di capegli, plur. poet. e pop. tosc. di capello, col pref. s- (nel sign. 5); cfr. capigliatura] (io scapìglio, ecc.). – 1. Scompigliare i capelli: il vento mi ha tutta scapigliata; per estens.: gli alti giovani fusti...
scapigliata
s. f. e agg. [femm. dell’agg. scapigliato]. – Nome region. di una pianta delle ranuncolacee (Nigella damascena), detta anche fanciullaccia, damigella scapigliata (o semplicem. damigella), utile sia per ornare giardini, sia per...