Ballerino, coreografo e maestro di danza, nato a Genova il 17 maggio 1938. Allievo di U. dell'Ara, N. Kiss, V. Gsovsky, A. Messerer, nel 1957 esordì nel Balletto del festival di Nervi, passando poi al [...] sia nel genere moderno sia in quello classico. B. è attualmente ospite di tutte le compagnie e i grandi teatri del mondo, dall'American Ballet Theatre alla ScaladiMilano (Giselle; La bella addormentata nel bosco; Il lago dei cigni, ecc.). Ha ...
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MAAZEL, Lorin
Lorenzo Tozzi
(App. III, II, p. 1)
Direttore d'orchestra statunitense di origine russa. Negli anni Sessanta la sua popolarità cresce a livello internazionale. Dirige al Festival wagneriano [...] (1968), ha diretto musicalmente anche importanti film-opera come Don Giovanni (1980) di J. Losey e Carmen (1983) di F. Rosi. È apparso più volte in Italia soprattutto alla ScaladiMilano (Tristano e Falstaff nel 1980, Turandot nel 1983 con la regia ...
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Cantante, basso, nato a Plovdiv (Bulgaria) il 15 maggio 1918. Laureato in giurisprudenza, entrò nella carriera della magistratura, studiando contemporaneamente il canto. Venne quindi in Italia e si perfézionò [...] dopo la fine della seconda guerra mondiale, sia come cantante di teatro, sia come cantante di concerti, specializzandosi nel repertorio russo. Alla ScaladiMilano interpretò nel 1948 la Kovancina di Musorgskij e nel 1950 il Boris Godunov, da lui poi ...
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Architetto (Napoli 1700 - Caserta 1773), figlio di Gaspard van Wittel (v.), fu uno dei più grandi architetti italiani tra il barocco e il classicismo, cercando di adattare i modi francesi al gusto italiano. [...] ricordo barocco (scala regia). Contemporaneamente egli costruì anche l'imponente acquedotto Carolino, la chiesa della Ss. Annunziata (iniziata nel 1761, terminata nel 1782 dal figlio Carlo), ecc. La trasformazione del Palazzo Vicereale diMilano, che ...
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Poeta italiano (Genova 1896 - Milano 1981). Tra i massimi poeti italiani del Novecento, già dalla prima raccolta (Ossi di seppia, 1925; ed. defin. 1931) fissò i termini di una poetica del negativo in cui [...] di Firenze (1945-46). Nel 1948 si trasferì a Milano come redattore del Corriere della sera, occupandosi specialmente di critica letteraria (e di italiano di Svevo (sulla rivista L'esame, 1925), va ricordato il critico musicale di Prime alla Scala ( ...
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Uomo politico italiano (Cremona 1857 - Roma 1920). Tra i fondatori del PSI, ne divenne in seguito uno dei capi della frazione riformista. Espulso (1912) dal partito per il suo sostegno all'impresa libica, [...] all'impresa libica. Perciò fu espulso dal partito (congr. di Reggio nell'Emilia, luglio 1912), e fondò con altri il contrasto con S. Sonnino, fissò i punti fondamentali del suo dissenso, a Milano, in un contrastato discorso alla Scala (31 dic. 1918). ...
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Pittore italiano (Runo, Dumenza, 1822 - Milano 1892). Allievo dell'Accademia di Brera, vi insegnò, poi, dal 1856. Si dedicò soprattutto all'affresco (numerose composizioni religiose nelle chiese della [...] Brianza). Con G. Bertini decorò (1861-63) il sipario del teatro alla Scala. ...
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Direttore d'orchestra, compositore e critico musicale italiano (Bergamo 1909 - ivi 1996). Studiò al conservatorio diMilano. Compose un'opera, Paolo e Virginia (1935), un oratorio, Canti per S. Alessandro [...] Beethoven (1974); di notevole interesse i suoi libri di memorie: Le campane di Bergamo (1963), Il sipario rosso (1992). Svolse un'intensa attività di direttore d'orchestra; dal 1966 al 1968 fu direttore artistico della Scala. Socio nazionale dei ...
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Soprano (Lodi 1815 - S. Agata di Busseto, Parma, 1897), figlia del compositore Feliciano (Lodi 1797 - Trieste 1832), studiò al conservatorio diMilano e nel 1834 esordì in teatro ad Adria. Nel 1839 debuttò [...] alla Scala con I puritani di V. Bellini e nel 1842 fu la prima interprete del ruolo di Abigaille nel Nabucco di G. Verdi. Si ritirò dalle scene nel 1849. Cantante particolarmente versata nel repertorio donizettiano, fu compagna (dal 1848) e moglie ( ...
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PUCCINI, Giacomo
Alfredo Bonaccorsi
Compositore, discendente da una famiglia di musicisti che rimonta al 1700; nacque in Lucca il 22 dicembre 1858 e morì a Bruxelles il 29 novembre 1924. Ebbe difficili [...] che andava assumendo in Italia sempre maggiore importanza.
Opere: Le Villi (libretto di F. Fontana), Milano, Teatro dal Verme, 31 maggio 1884; Edgar (F. Fontana), Milano, Scala, 21 aprile 1889; Manon Lescaut (D. Oliva), Torino, Regio, 1 febbraio 1893 ...
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biciclettata s. f. Negli usi colloquiali, escursione in bicicletta, di solito fatta in gruppo e spesso in occasione di eventi organizzati da istituzioni, enti, associazioni. ◆ «Ecolimpiadi» prevede appuntamenti allo stadio, alla pista di pattinaggio,...
cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...