FRANCQUEVILLE (Francavilla), Pierre (Pietro)
Sandro Bellesi
Figlio dello scabino Martin, nacque nel 1548 a Cambrai in Francia. Dopo essere stato iniziato allo studio delle lettere, si orientò verso [...] le arti plastiche, trovando stimoli nella scultura coeva di gusto italianizzante diffusa in patria soprattutto da C. Floris e J. Dubroeucq. Nel 1564 si trasferì a Parigi, dove entrò in contatto con J. ...
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BROGGIO (Broggi, Brog, Brosch, Brolisi, Brozi), Giulio
Vera Nankovà
Costruttore e architetto, era, secondo il Martinola, figlio di Stefano da Albiolo (Como); secondo lo Zendralli proveniva da una famiglia [...] da Čížkovice. Nel 1673 ottenne la cittadinanza di Litoměřice. Negli anni 1674-76 era anziano della maestranza e nel 1680 fu scabino; godeva di una florida situazione economica. Ammogliatosi tre volte, ebbe, per quanto si sa, dieci figli, tra i quali ...
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BERRECCI (Berecci, Berreczy), Bartolomeo (Bartholo, Bartolomeus Italus, Bartolomeus Florentinus)
Helena Kozakiewicz
Nacque da Luca e da una Caterina forse verso il 1480-85 a Pontassieve.
La prima attività [...] B. partecipava a stime di lavori architettonici. Il 21 marzo 1528 divenne cittadino di Kazimierz (Cratovia) e vi fu scabino dal 17 apr. 1533. Accanto a quella artistica, svolgeva anche una intensa attività commerciale, facendo venire merci anche dall ...
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METZ
E. Ponzo
(lat. Divodorum, Civitas Mediomatricorum; Mettis, Metis, Mes nei docc. medievali)
Città del Nord della Francia, situata nella regione della Lorena (dip. Moselle), poco a S della confluenza [...] dalla creazione delle corporazioni di mestiere. L'organizzazione amministrativa della città prevedeva magistrati municipali e un capo scabino, eletto ogni anno, che governava con l'aiuto e sotto il controllo di numerosi consiglieri. Questo apparato ...
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BRABANTE
J.-P. De Rycke
(franc. e fiammingo Brabant)
Antico ducato, corrispondente alle od. omonime prov. del Belgio e dei Paesi Bassi e alla prov. belga di Anversa, che le separa, il B. si formò intorno [...] 15° divenne il centro principale di produzione di retabli, ma anche Malines (Jan Keldermans, mensole dell'antica casa dello Scabino, 1384-1385) o Lovanio (Mathieu de Layens, cantiere dell'Hôtel de Ville, 1448-1463) sono coinvolte nelle attività sopra ...
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LORENA
C. Rabel
(franc. Lorraine; ted. Lothringen; Austrasia, Lotharingia nei docc. medievali)
Regione storica della Francia orientale, compresa fra il Belgio e il Lussemburgo a N, il fiume Sarre a [...] nettamente da fonti neerlandesi-renane; sono noti come sue opere un codice di Tito Livio illustrato per Giovanni III di Vy, scabino di Metz (già Coll. Major Abbey), e alcuni libri d'ore; nella realizzazione di uno di essi (Metz, Bibl. Mun., 1581 ...
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GAND
A. de Schryver
(fiammingo Gent; Ghendt, Ganda nei docc. medievali)
Città del Belgio settentrionale, capoluogo della Fiandra orientale, posta in una regione pianeggiante, caratterizzata da una fitta [...] diventata famosa con Hubert e Jan Van Eyck, la cui pala dell'Agnello mistico fu realizzata a G. per Josse Vijdt, primo scabino di G., per l'antica chiesa di S. Giovanni, oggi cattedrale di S. Bavone.
Bibl.: E. De Busscher, Recherches sur les peintres ...
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scabino
s. m. [lat. mediev. scabinus, adattam. del francone *skapins «colui che opera, che agisce»]. – Nel medioevo, uomo libero, di buona condotta e istruito nelle leggi, che, nominato dall’imperatore o dal re, e, per delega, dai conti con...