ZAFFERANO (lat. scient. Crocus sativus L.; fr. safran; sp. azafan; ted. Safran; ingl. safron)
Fabrizio Cortesi
Pianta tuberosa perenne della famiglia Iridacee, con tubero solido ravvolto da tuniche scariose, [...] .
Appena si mostrano i giovani germogli si fa una leggiera rincalzatura, che si ripete più volte, accompagnandola con sarchiature fino alla fioritura.
Le foglie si sviluppano subito dopo i fiori e persistono fino al maggio; quando cominciano a ...
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Nome con il quale si designano le specie appartenenti al genere Gossypium (famiglia Malvacee) e i peli che rivestono i semi e che sono utilizzati come materia tessile.
Caratteri botanici
Le specie spontanee [...] dei semi. La semina si fa in primavera, seguita poi dal diradamento; sono necessarie molte cure colturali tra cui le sarchiature. La raccolta è operazione lunga e delicata, che può prolungarsi anche per 2-3 mesi perché la maturazione è graduale ...
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VITE (lat. vitis; fr. vigne; sp. vid; ted. Winstock; ingl. vine)
Giovanni DALMASSO
Per vite, senz'alcun aggettivo, comunemente s'intende la vite europea o nostrana. Botanicamente, si tratta della specie [...] si fa in agosto). Nei climi molto piovosi, fra il 2° e il 3° per lo più è necessario intercalare qualche sarchiatura per distruggere le male erbe.
Nel vigneto tanto meno profondi dovranno essere i lavori, quanto più, per la freschezza dell'ambiente ...
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sarchiatura
s. f. [der. di sarchiare]. – In agraria, l’operazione del sarchiare, consistente nel lavorare superficialmente la terra per 3-4 cm di profondità, con il sarchio, le zappe o le sarchiatrici, in modo da sminuzzare il terreno e attivare...
sarchiato
agg. [part. pass. di sarchiare]. – 1. In agraria, pianta s., coltura s., pianta o coltura che richiede ripetute sarchiature, come le piante da rinnovo (barbabietola, mais, patate, pomodoro, leguminose da granella), quelle coltivate...