Teologo ebreo spagnolo (m. 1340), attivo a Saragozza, dove scrisse un importante commento al Pentateuco (1291), in cui tra le diverse interpretazioni viene privilegiata quella cabalistica. Commentò anche [...] altri libri biblici e fu autore di testi omiletici, morali e mistici ...
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Erudito e scrittore politico spagnolo (Oviedo 1754 - Saragozza 1833). Fu bibliotecario e rettore dell'univ. di Alcalá de Henares. Rivelò modernità di idee nella Teoría de las Cortes (1813), dove trattò [...] di problemi economici. Alla storia del diritto recò validi contributi con Ensayo histórico-crítico sobre la antigua legislación y principales cuerpos legales de los reinos de León y Castilla (1808), Juicio ...
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Storico della filosofia francese (Péronne, Somme, 1904 - Saragozza 1987). V. ha proposto una visione del pensiero medievale latino assai articolata, che da un lato rifiuta di privilegiare particolari momenti, [...] posizioni o scuole, dall'altro insiste sull'intrinsecarsi di riflessione filosofica e teologica (in una prospettiva di "filosofia della religione") contro ogni tentativo di distinguere formalmente l'una ...
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Famiglia di tipografi spagnoli (secc. 18º-19º). Manuel (Saragozza 1709 - Cervera 1757) resse la tipografia dell'univ. di Cervera. Più famoso è il fratello Joaquín (Saragozza 1725 - Madrid 1785), stampatore [...] della Reale accademia spagnola e della Camera del re; pregiate sono le edizioni bibliche, il Breviarium Gothicum secundum regulam Beatissimi Isidori (1775), El Parnaso Español di Lopez de Sedano (1768-78), ...
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Ufficiale (Saragozza 1776 - Madrid 1847). Fu l'animatore dell'eroica resistenza di Saragozza alle truppe francesi; nominato il 25 maggio 1808 dal popolo capitano generale d'Aragona, si arrese solo quando [...] 1809. A fianco poi del re Ferdinando VII, si occupò della riorganizzazione dell'esercito, schierandosi nel 1820 per la Costituzione contro l'iniziata reazione. Creato duca di Saragozza nel 1834, fu nel 1835 tra i difensori dei diritti di Isabella II. ...
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Medico, grammatico e lessicografo ebreo (Cordova 985 circa - Saragozza dopo il 1040). I suoi studî linguistici in arabo sulla grammatica e lessicografia ebraica rappresentano il più alto grado raggiunto [...] in questo campo dalla scienza medievale ...
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Serrano Suner, Ramon
Serrano Súñer, Ramón
Politico spagnolo (Saragozza 1901-Madrid 2003). Deputato cattolico alle Cortes (1933-36), allo scoppio della guerra civile si schierò con F. Franco, di cui [...] divenne cognato e stretto collaboratore. Ministro degli Interni (1937-40) e degli Esteri (1940-42), abbandonò la vita pubblica nel 1944, riprendendo la professione di avvocato. Ha ricordato la sua attività ...
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Scultore in legno francese (m. Teruel 1538). Attivo a Saragozza (1515-32), a Jaca, a Táuste, a Roda e poi a Teruel, dove restano alcuni frammenti del suo capolavoro, l'altare maggiore della Cattedrale. [...] Fu influenzato sia dalla scultura tardogotica, che dall'arte di Michelangelo dei primi anni romani ...
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Scrittore spagnolo (seconda metà del sec. 16º), vissuto a Saragozza. Fu autore di un trattato di poetica, Arte para componer en metro costellano (1593) e di un'opera, Censura de la locura humana y excelencias [...] de ella (1598), modellata sull'Elogio della pazzia di Erasmo da Rotterdam ...
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Arabista spagnolo (Fonz, Aragona, 1836 - ivi 1917); professore a Granata, Saragozza e Madrid, diede grande impulso agli studî di storia, lingua e letteratura dei musulmani di Spagna (Tratado de numismática [...] arábigo-española, 1879; Decadencia y desaparición de los Almorávides en España, 1899; Estudios críticos de historia árabe-española, 1903; 2a ed. 1917). Ha promosso e diretto la collezione di testi Bibliotheca ...
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mal udente
s. m. e f. Chi è parzialmente privo delle funzionalità uditive. ◆ i nuovi servizi pubblici potranno più facilmente giungere anche ai portatori di handicap. Un esempio concreto è già rappresentato dalla «traduzione in linguaggio...