Denominazione del ramo asiatico di una delle lingue indo-arie, veicolo di molte forme della cultura aria dell’India, dal periodo vedico fino ai nostri giorni. Si distinguono: un s. vedico, ovvero la lingua degli inni del Ṛgveda; un s. classico, il s. per eccellenza, nella forma regolata e codificata dagli stessi brahmani in funzione dell’esegesi religiosa, ma anche dall’opera di grammatici, primo per ...
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In sanscrito, speciale forma di ottativo, detta anche benedettivo, sorta in parte dall’ottativo dell’aoristo, non più vitale in epoca postvedica; il nome deriva dal fatto che è usato specialmente nell’invocazione [...] di una divinità al fine di ottenerne il favore ...
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brāhmī Termine sanscrito che significa «divina (scrittura)»; è l’antico alfabeto indiano delle lingue indoarie. Si scrive da sinistra a destra. Secondo alcuni discende dagli antichi pittogrammi della civiltà [...] di Harappa, per altri trae origine da alfabeti semitici. Dalla B. derivano quasi tutte le grafie medievali e moderne dell’India, tra cui la devanāgarī con cui si scrive anche l’attuale lingua ufficiale ...
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Termine (sanscrito «legamento») usato dai grammatici indiani per designare il complesso dei fenomeni di accomodamento fonologico che si manifestano quando due o più parole sono pronunciate di seguito, [...] senza pausa. I fenomeni consistono in alterazioni o sostituzioni fonologiche a carico dei fonemi finali e iniziali, che in molti casi scompaiono per dar luogo a un fonema diverso; talvolta si ha soltanto ...
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Indianista (Amburgo 1854 - Gottinga 1920), prof. di sanscrito nelle univ. di Berlino, Kiel, Gottinga. Si dedicò ai rami più svariati dell'indologia, e particolarmente alla religione vedica e al buddismo [...] (Buddha, sein Leben, seine Lehre und seine Gemeinde, 1881; Die Religion des Veda, 1894); importanti anche gli studî sulle Upanishad e Mahābhārata e l'edizione di testi pāli ...
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Indianista (Bologna 1881 - Pavia 1957); prof. di sanscrito nell'univ. di Pavia (1914-51); socio corrispondente dei Lincei (1947). Si è occupato di quasi tutti i rami della filologia indiana, curando edizioni [...] critiche di testi e pubblicando opere di ricerca erudita, specialmente nell'ambito della filosofia e della religione (Gautama Buddha, 1935; Storia moderna dell'India, 1940, ecc.) ...
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Indianista (Breslavia 1849 - Madras 1908), prof. di sanscrito e di glottologia comparata nelle univ. di Kiel (1875-85), di Halle (1885-1902) e infine (1902) di Berlino. Meritano una particolare menzione [...] i suoi studî sul Veda, sul buddismo e ancor più i suoi lavori nel campo grammaticale indiano, tra i quali emerge la poderosa Grammatik der Prakrit-Sprachen (1900) in cui sono presi in esame i dialetti ...
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Linguista (Magonza 1791 - Berlino 1867). Lo studio del sanscrito gli rivelò l'unità fondamentale delle lingue indoeuropee; dopo un breve soggiorno a Gottinga (1820-21), fu nominato prof. di sanscrito e [...] lingue venivano studiate nei loro reciproci rapporti e riportate alle loro fasi più antiche. Anche il suo Vergleichendes Accentuationssystem (1854) documentava, con la comparazione degli accenti sanscrito e greco, l'originaria unità indoeuropea. ...
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Indianista italiano (Torino 1835 - Napoli 1914). Prof. di sanscrito e linguistica nell'univ. di Napoli dal 1872. Socio nazionale dei Lincei (1907). Fu autodidatta nello studio del sanscrito. Temperamento [...] non solo di erudito ma anche di scrittore, ha lasciato molti saggi di versioni metriche di inni vedici, pregevolissimi sia per la fedeltà all'originale sia per doti letterarie. Una ampia antologia del ...
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Indianista tedesco (Osnabrück 1840 - Gottinga 1908); prof. di sanscrito all'univ. di Gottinga. Si occupò soprattutto di studî grammaticali, cronologici ed epigrafici. ...
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sanscrito
sànscrito agg. e s. m. [dal sanscr. saṃskṛta- propr. «perfetto, elaborato (grammaticalmente)», cfr. saṃskāra-, «sistemazione, regola (grammaticale)», comp. di sam- «con» e kar- «fare»]. – Denominazione di una lingua indoaria che...
vedico
vèdico agg. [der. di veda] (pl. m. -ci). – Del veda, proprio del veda; che concerne il veda o ne è costituito ed espresso: la letteratura v., i testi v., il «corpus» v.; la lingua v., o, come s. m., il vedico, la lingua in cui è redatto...