SCARLATTI, Alessandro
José Maria Dominguez
– Nacque a Palermo il 2 maggio 1660, secondogenito di Pietro Scarlata, musicista trapanese, e di Eleonora d’Amato; fu battezzato con i nomi di Pietro Alessandro [...] maestro di cappella in S. Maria Maggiore – ma con un salario di soli 12 scudi mensili – sono sintomi di un evidente partic. S. Monferrini, Carlo IV Borromeo Arese, A. S. e la Cappella Reale di Napoli, pp. 67-118; A. Ziino, A. S. “Proveditor di chiesa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scolastica
Oreste Bazzichi
Questa trattazione può considerarsi un tentativo conoscitivo, analitico e sintetico di dar conto di quel complesso sistema o metodo culturale medievale che va sotto il nome [...] di nuovi spazi, che diventano presto luoghi di vita reale.
Di fronte alla tradizione dottrinale patristica e platonico-agostiniana privata, la permutatio rerum (scambio di beni), il giusto salario, il cambium, il debito pubblico, l’usura.
Va subito ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il socialismo giuridico e il solidarismo
Monica Stronati
Socialismo giuridico e solidarismo rappresentano due ambiti tematici complessi e strettamente connessi i quali presentano profili di autonomia [...] a obbligare «gl'imprenditori non già a pagare un determinato salario agli operai, ma a non abusarne sottoponendoli a condizioni improbe che di un Codice, di aprire gli occhi sulla complessità del reale» (Grossi 2000, p. 52).
A Bologna il 14 gennaio ...
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BUONVISI, Benedetto
Michele Luzzati
Nato a Lucca da Lorenzo prima della metà del secolo XV, fu il capostipite ("Benedetto Buonvisi il Vecchio") del ramo principale della famiglia. Sotto la sua guida, [...] aveva in casa un fattore "ad curam et gubernationem possessionum" con salario di 2 ducati al mese, oltre al vitto e all'alloggio.
" (case, botteghe e terre) una stima probabilmente pari al valore reale dei beni: il totale era di 19.431 ducati d'oro, ...
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SERLIO, Sebastiano (Sabastiano). – Figlio di Bartolomeo di Antonio pellicciaio (non si conosce il nome della madre), nacque a Bologna entro il 1490 circa nella centralissima parrocchia di S. Tommaso della [...] Peruzzi, il Belvedere e la loggia di villa Madama, poi Poggio Reale a Napoli e, come sua variazione, un progetto di villa elaborato ufficiale di «paintre et architecteur ordinaire du Roy» e un salario fisso (De Laborde, 1877, I, p. 172). La ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La scienza nelle università
Michele Camerota
L’assetto istituzionale
Alla fine del Cinquecento, in Italia erano attive ben sedici sedi universitarie (Grendler 2002): Torino, Pavia, Padova, Parma, Ferrara, [...] e quattro anni, senza alcuna garanzia di rinnovo. Anche il salario veniva rinegoziato a ogni scadenza, seppure, per consuetudine, non pertanto lo strumento privilegiato per accedere alla conoscenza del reale. Così, nel 1627, un allievo di Galilei ...
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Francesco Vergine
Abstract
Viene analizzato l’istituto del sequestro conservativo passando attraverso l’esame dei presupposti, della struttura sino alla estinzione della misura con riferimenti di [...] soggetto passivo della misura a titolo di stipendio, salario o altra indennità riconosciuta per via di un , A., Guida al codice di procedura penale,Milano, 2007; Nencini, A., Misure cautelari reali, in Quad. C.S.M., 1989, n. 27, 216; Pansini, C., sub ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’opera di Karl Marx prende forma negli anni Quaranta e giunge ai suoi esiti maturi [...] a che vedere con i fini. Ma il lavoro alienato del salariato è semplicemente un mezzo per la sua esistenza, e ciò cancella di Marx mira a spiegare la forma che il costo sociale reale dei prodotti, corrispondente a una quota di lavoro sociale erogato ...
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MARSUPPINI, Carlo.
Paolo Viti
– Nacque forse nel 1398 ad Arezzo, la città del padre, Gregorio di Domenico di Minuccio, o a Genova, la città della madre, il cui nome non è noto.
Il padre soggiornò a [...] del M. anche la seconda Cancelleria, con un salario di 600 fiorini e quattro notai da lui dipendenti. Ibid., Biblioteca nazionale, Mss., II.IX.148; Torino, Biblioteca Reale, Varia, 14; Dresda, Sachsische Landesbibliothek, Mss., Dc.158) ...
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RINASCENZA
H.L. Kessler
L'idea di r. è strettamente connessa con il concetto stesso di Medioevo, che venne introdotto dagli umanisti del sec. 15° per definire il periodo che separava la loro epoca dal [...] S. Pietro, scene, diversi esemplari di fauna mitologica e reale, immagini di costellazioni e altre figure tratte da fonti essi divennero funzionari di corte che percepivano regolarmente un salario e, fatto ancor più importante, acquisivano titoli e ...
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reale2
reale2 agg. [dal lat. mediev. realis, der. di res «cosa»]. – 1. Che è, che esiste veramente, effettivamente e concretamente (contrapp., nell’uso com. e generico, a immaginario, illusorio e anche a apparente, ideale, possibile): le mie...
salario2
salàrio2 s. m. [dal lat. salarium (neutro sostantivato dell’agg. salarius, der. di sal salis «sale»), propriam. «razione di sale», poi «indennità per l’acquisto di sale e di altri generi alimentari concessa a funzionarî della magistratura...