AGATHARCHOS (᾿Αγάϑαρχος)
P. Orlandini
3°. - Scultore greco della Beozia, figlio di Dionysios, del quale resta una firma sopra una base trovata nell'Amphiaràion di Oropos. Il lavoro cui l'iscrizione si [...] riferisce fu eseguito sotto il sacerdozio di Oropodoros, la cui cronologia, in base alle iscrizioni (I.G., vii, 27 e 308), offre punti di riferimento fra gli anni 223 e 192 a. C. Anche A. deve essere perciò collocato nei primi decenni del II sec. È ...
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ISMENIAS
R. Pincelli
(᾿Ισμηνιᾒας, Ismenias). − Pittore greco di Calcide, attivo nell'ultimo venticinquennio del IV sec. a. C., autore di un pìnax, posto nell'Eretteo, in cui era raffigurato a grandezza [...] naturale Habron, figlio di Licurgo oratore, mentre trasferiva le insegne del sacerdozio di Posidone, cioè il tridente, al fratello Licofrone. Dovevano apparire nel quadro anche antenati della famiglia illustrandone la mitica origine, ma, ad eccezione ...
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LABUS, Giovanni
Gianluca Schingo
Nacque il 10 apr. 1775 a Brescia, allora soggetta alla Repubblica di Venezia, da Stefano, artigiano emigrato dalla Dalmazia, e da Francesca Guerini. Entrato nel 1792 [...] nel seminario bresciano, iniziò gli studi di teologia nella prospettiva del sacerdozio; ma appena Brescia il 18 marzo 1797 si affrancò dalla soggezione a Venezia, il L. diede alle stampe un volume di Poesie repubblicane (Brescia, anno I della libertà ...
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Erudito, teologo e polemista (Piozzano, Piacenza, 1761 - Ruebelle, Montmorency, 1842); alunno in Roma dell'Accademia dei nobili ecclesiastici, suddiacono (1785), frequentatore del cenacolo del vescovo [...] , scrisse le Lettere Transpadane, in cui sostenne le dottrine episcopaliste e gianseniste. Abbandonato (1796) il sacerdozio, si diede al giacobinismo, predicando una specie di repubblicanesimo evangelico. Durante la reazione austro-russa (1790 ...
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Africa - L'Egitto dalle origini all'età romana
Rodolfo Fattovich
Sergio Pernigotti
Paola Davoli
Loretta Del Francia Barocas
Premessa
Il termine ΑἴγυπτοϚ è la traslitterazione greca dell'egiziano [...] III millennio: il faraone è figlio di un dio e dio lui stesso, ciò che comporta automaticamente l'esclusione del sacerdozio nei rapporti con la divinità, che ritornano a essere unica e visibile prerogativa del sovrano e degli altri componenti della ...
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CIBELE (Κυβέλη, Κυβήβη; Cybele; in hittito Kubaba)
B. M. Felletti Maj
Divinità le cui origini si identificano probabilmente nella grande divinità femminile, venerata dall'epoca micenea, sia in Asia che [...] e portando in testa una corona d'oro (Diod., xxxvi, 13; Plut., Marios, 17); era questa ultima l'insegna particolare del sacerdozio della Magna Mater, che si trova raffigurata nei monumenti dell'età imperiale, e di cui un esemplare in bronzo dorato è ...
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RĒ῾
S. Donadoni
῾ Divinità solare egiziana, che probabilmente fin dall'inizio ebbe carattere universale e centro di culto a Heliopolis (v.). Che di tale città sia originario il dio non sembra probabile, [...] v. obelisco).
Comunque è qui che R. assume il suo aspetto e costituisce il suo dogma, e da qui, quando il sacerdozio eliopolita riesce a conquistare prima una posizione preminente a corte, quindi (con la V dinastia) addirittura a fornire faraoni all ...
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BERENICE II (Βερενίκη)
M. T. Marabini Moevs
Unica figlia di Magas e di Apama, regina di Cirene dal 258 a. C.
Dopo la morte del padre, andò sposa, non prima del 247 a. C., al re di Egitto Tolomeo III [...] , cioè "Datori di Bene"); in morte il culto della sua memoria fu affidato dal suo uccisore ad uno speciale sacerdozio detto ἀϑλοϕόρος.
I meravigliosi ottadracmi d'oro di Efeso con la leggenda Βερενικης βασιλίσσης (della regina B.), coniati certamente ...
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religione Divinità dei Romani e dei Latini, cui era strettamente associato il culto del focolare domestico e pubblico. Il nome della dea appare connesso con quello della greca Estia (῾Εστία, Ƒεστία), ma [...] parte del collegio dei pontefici. Loro caratteristica era lo stato di verginità, che dovevano conservare per tutta la durata del sacerdozio. Il loro numero originario è incerto: in età storica erano sei (una settima vestale compare solo nel 4° sec. d ...
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RHODOS (῾Ρόδος, Rhodos, Rhodus)
A. Bisi
Divinizzazione, introdotta in età ellenistica, della città e dell'isola omonime (v. rodi).
Nella personificazione dello stato rodio, cui si tributa culto, confluisce [...] influenza egemonica romana sull'isola, a Coo, a Nasso, e perfino in Asia Minore, a Lagina nella Caria, ove esisteva un sacerdozio ῾Ηλίου καὶ ῾Ρόδου.
Sulle monete d'argento e di bronzo, appartenenti a diverse fasi della storia rodia (un primo gruppo è ...
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sacerdozio
sacerdòzio s. m. [dal lat. sacerdotium, der. di sacerdos -otis «sacerdote»]. – 1. Istituzione comune a molte religioni antiche e moderne per cui le funzioni sacrali di ministro del culto vengono riservate a particolari categorie...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...