MOLDAVIA e BUCOVINA
R. Theodorescu
Regioni storiche dell'Europa orientale, oggi suddivise tra gli stati di Romania, Moldavia e Ucraina.Nel Medioevo il principato di M., costituito verso il 1305 e via [...] di Bacău e di Iaşi). Quanto alla zona meridionale (dip. di Vrancea e di Galaţi), verso la frontiera con l'altro principato rumeno, quello di Valacchia, i monumenti conservati sono di epoca assai più tarda (secc. 17° e 18°).A Conceşti, sulle rive del ...
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Bacall, Lauren
Monica Trecca
Nome d'arte di Betty Joan Perske, attrice cinematografica statunitense, nata a New York il 16 settembre 1924 da padre di origine polacca e madre proveniente da una famiglia [...] di immigrati ebrei rumeno-tedeschi. Quando aveva solo otto anni i genitori divorziarono e la madre, Nathalie, riassunse per sé e la figlia il cognome originario 'Bacal', cui più tardi l'attrice aggiunse una 'l' per consentirne una più semplice ...
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(gr. Φιλοκαλία) Antologia ascetica («scelta delle cose migliori»), di passi di circa 35 autori, da s. Antonio, Evagrio, Cassiano a Simeone il Neoteologo e Gregorio Palamas. Fu pubblicata per la prima [...] volta a Venezia (1782), grazie al mecenatismo di Giovanni Mavrogordato, principe rumeno, con la collaborazione di Nicodemo Agiorita, monaco del Monte Athos, e del vescovo Macario di Corinto. ...
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amendue
Federigo Tollemache
Questa forma secondaria di ‛ ambedue ' (v. AMBO) ricorre in quindici luoghi della Commedia e in due del Fiore.
La derivazione da ‛ ambo in due ', proposta, sia pure con riserva, [...] dal Meyer-Lübke e dal Battaglia, è confortata dal rumeno amindoi e dalle numerose ricorrenze in autorevoli codici fiorentini della Commedia e in altri documenti duecenteschi di una variante ambendue (si confronti il modo di dire ‛ essere in due ').
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SOCIOMETRIA
Franco Ferrarotti
. La s. si qualifica come scienza che studia la dinamica dell'interazione e della socialità nei gruppi. Il termine s., inizialmente coniato da A. Coste, venne ripreso e [...] ampliato sulla scorta di differenti e più complesse concettualizzazioni dal rumeno J. Levy Moreno (1892-1974). Questi ne organizzò un'ampia tecnica sperimentale fondata su metodi quantitativi di osservazione sistematica e di misurazione matematica ...
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Filologo e critico letterario italiano (Chieti 1879 - Padova 1947), fratello di Maria. Insegnò (dal 1913) lingua e letteratura italiana nell'univ. di Bucarest; dal 1933 lingue e letterature neolatine a [...] . Ha contribuito largamente alla conoscenza in Romania della cultura italiana e in Italia della cultura romena. Oltre a un Manualetto rumeno (1946) e a saggi di linguistica e di letteratura, notevole è il suo Francesco da Barberino e la letteratura ...
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Professore e giurista, ma, soprattutto, insigne statista transilvano, nato a Borşa Românǎ nel 1808, morto a Iaşi nel 1864. Studiò a Vienna, indi a Pavia (1852-64), ove si laureò in legge. Araldo postumo [...] della "scuola latinista", esercitò molta influenza sulle generazioni del 1860-70; ma rimase nella storia del Risorgimento rumeno per la parte cospicua che prese alla rivoluzione transilvana del 1848. Celebre è il discorso che tenne il 2 maggio di ...
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POPESCU, Gheorghe
Luca Valdiserri
Romania. Calafat, 9 ottobre 1967 • Ruolo: difensore centrale • Esordio in serie A: 26 agosto 2001 (Lecce-Parma, 1-1) • Squadre di appartenenza: 1985-87: Universitatea [...] • In nazionale: 109 presenze e 16 reti • Vittorie: 1 Coppa delle Coppe (1996-97), 1 Coppa UEFA (1999-2000), 1 Campionato rumeno (1987-88), 2 Campionati olandesi (1990-91, 1991-92), 3 Campionati turchi (1997-98, 1998-99, 1999-2000)
È stato, insieme ...
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Nel rito bizantino si chiama così l'ordine prescritto per qualsiasi funzione o cerimonia liturgica, ore dell'ufficio canonico, liturgia eucaristica, ufficiatura occasionale, sacramenti, ecc. Corrisponde [...] versioni dei testi liturgici bizantini hanno conservato esattamente detta accezione: dicono poslědovanie in slavo ecclesiastico e rânduiala in rumeno. In un senso più ristretto, la parola è adoperata per indicare l'ufficio di un santo, nel medesimo ...
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Così si chiama nell'uso liturgico bizantino una specie di dolce, composto di grano cotto, uva passita e zucchero, sul quale è raffigurata con confetti o marmellata una croce. Nel mezzo s'infigge un cero [...] gloriosamente. Questo dolce vien offerto in chiesa e benedetto mentre si celebra il piccolo servizio funebre detto trisagio necrosimo, in slavo e rumeno parastas (παράστασις). Il sacerdote ne riceve una parte, gli assistenti si dividono il resto. ...
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slavismo
s. m. [der. di slavo]. – 1. Quanto è proprio del mondo slavo, usanza venuta dal mondo slavo. In linguistica, parola o locuzione propria delle lingue slave o di una lingua slava, considerata in sé o in quanto introdotta in un’altra...
babesia
babèṡia (o babeṡièlla) s. f. [lat. scient. Babesia o Babesiella, dal nome dello scopritore, il medico rumeno V. Babeş (1854-1936)]. – Genere di protozoi piroplasmidi, parassiti del sangue dei bovini e degli ovini.