L'Ottocento: biologia. La citologia
François Duchesneau
La citologia
La teoria cellulare, formulata da Theodor Schwann e rielaborata nel corso del decennio 1850-1860 da Robert Remak e da RudolfVirchow, [...] 1889) dello Handbuch der Gewebelehre des Menschen (Manuale di istologia umana, 1852) di Rudolf Albert von Kölliker apparse dopo i lavori di Remak e di Virchow, costituì la trama principale delle molteplici indagini empiriche che si basavano in primo ...
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L'Ottocento: scienze mediche. Strumentazione medica
James M. Edmonson
Strumentazione medica
Prima del XIX sec., le tecnologie e gli strumenti erano poco, o per nulla, utilizzati nel processo di diagnosi [...] malato, poiché sosteneva che gli organi fossero costituiti da tessuti. Appena mezzo secolo più tardi, il patologo tedesco RudolfVirchow (1821-1902) asserì che un'alterazione della funzione cellulare costituiva la base della malattia, e la sua Die ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Lo sviluppo delle tecniche e dei metodi diagnostici
Olga Amsterdamska
Lo sviluppo delle tecniche e dei metodi diagnostici
La storia [...] , le visioni riduzionistiche del progresso della medicina scientifica ‒ per esempio, il programma di patologia cellulare di RudolfVirchow (1821-1902) ‒ giustificavano lo studio delle malattie a livello cellulare. Questo cambiamento di scala, insieme ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. L'internazionalizzazione della sanita e della medicina ...
Paul Weindling
L'internazionalizzazione della sanità e della medicina pubblica
Henry [...] concezioni scozzesi e inglesi della malattia, vista come una conseguenza della diffusa povertà; il patologo liberale RudolfVirchow (1821-1902) esemplificava quest'idea nella sua analisi delle febbri ricorrenti (borrelliosi) legate alla carestia che ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. La biologia cellulare
William C. Summers
La biologia cellulare
La biologia cellulare è una disciplina scientifica nuova che ha però [...] Schwann negli anni Trenta e Quaranta dell'Ottocento, e all'introduzione della patologia cellulare da parte di RudolfVirchow negli anni Cinquanta e Sessanta di quello stesso secolo, le cellule divennero non soltanto legittimo oggetto di studio ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Novecento la chirurgia subisce numerose trasformazioni: si afferma l’idea [...] cui i chirurghi erano stati i massimi fautori, contribuendo allo sviluppo dell’anatomia patologica; da Giambattista Morgagni a RudolfVirchow (1822-1902). Il chirurgo si era infatti occupato per secoli dei mali visibili all’esterno del corpo (dalle ...
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RONCATI, Francesco
Elisa Montanari
– Nacque a Spilamberto, vicino a Modena, il 9 giugno 1832, secondogenito di Gaetano e di Domenica Bergonzini, entrambi denominati possidenti nelle fonti.
Conseguita [...] una borsa di studio quadriennale. Desideroso di apprendere le lezioni dei più importanti clinici e fisiologi dell’epoca (tra cui RudolfVirchow, Emil du Bois-Reymond e Friedrich Theodor von Frerichs), si recò dunque a Vienna, Praga, Dresda e Berlino ...
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NAMIAS, Giacinto
Donato Greco
– Nacque a Venezia il 10 aprile 1810, da Marco e da Susanna Bianchini, discendente da famiglia ebrea di origine spagnola, rifugiatasi in Italia nel XVI secolo per sfuggire [...] di controlli.
Per quanto riguarda la ricerca, fin dagli anni della laurea si appassionò agli studi dello scienziato tedesco RudolfVirchow, fautore della teoria «omnis cellula a cellula» secondo la quale le malattie derivano da alcuni tipi di cellule ...
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SERGI, Sergio.
Elisa Montanari
– Nacque a Messina il 13 marzo 1878 da Giuseppe, antropologo, e da Maria De Leo.
Conseguita la laurea in medicina presso l’Università di Roma nel 1902, con una tesi sulla [...] e cervelli di Herero, da cui trasse le opere Crania Habessinica, pubblicata nel 1912 a cura e spese della Fondazione RudolfVirchow, e Cerebra Hererica che gli valse il premio Fauvelle della Société d’anthropologie di Parigi (1911).
Rientrato a Roma ...
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BERLINO (Est)
W. Müller
Musei (v. vol. ii, pp. 57-58). - Collezione dell'asia orientale (Ostasiatische Sammlung). - Nell'anno 1907 fu fondata da W. von Bode questa Collezione dell'Asia Orientale come [...] Museum) e porta la denominazione di Collezione di Antichità Nordiche (Sammlung der Nordischen Alterthümer).
Nel 1869 RudolfVirchow e Adolf Bastian fondarono la Società Berlinese per l'Antropologia, l'Etnologia e la Preistoria (Berliner Gesellschaft ...
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ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...