Pittore (Foligno 1739 - Roma 1816). Attivo in Umbria e Lazio, dalla prima impostazione rococò passò con successo a modi neoclassici. A Roma decorò numerosi edifici (i palazzi Chigi, Spada, Braschi, di [...] Spagna), spesso a fianco di F. Giani e G. Cades ...
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Architetto (Roma 1700 circa - ivi 1777); allievo di F. Juvara, raffinato interprete del rococò romano, il suo nome è legato al rifacimento dell'interno e alla costruzione ex novo dell'atrio ellittico e [...] della facciata a superficie curva di S. Croce in Gerusalemme a Roma (1743-44; l'interno è di P. Passalacqua). È suo anche il rifacimento degli oratorî di S. Maria in Via (1730) e di villa Ludovisi (1748) ...
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Disegnatore, acquafortista (Valenciennes 1720 - Bruxelles 1778). Attivo a Parigi, è significativo rappresentante del gusto rococò: sua opera principale sono le illustrazioni per i Contes di La Fontaine [...] (1762). Elaborò anche una serie di disegni decorativi (1753) ...
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Scultore e pittore (Parigi 1763 - ivi 1810). Le prime opere sono ancora nella tradizione rococò; durante cinque anni di soggiorno a Roma (1784-89) subì l'influsso del Canova, sì da apparire al suo ritorno [...] in Francia il più tipico scultore neoclassico francese. Prediletto da Napoleone, eseguì per lui numerosi ritratti e sculture celebrative (La Pace, 1805, Louvre). Fra le sue statue mitologiche, notissima ...
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Disegnatore, pittore, architetto e orafo francese (Torino 1695 - Parigi 1750), uno dei maggiori rappresentanti del rococò. Disegnatore di corte dal 1726, diede progetti per decorazioni e mobili; le caratteristiche [...] del suo stile ornamentale (asimmetria, contrasto pittoresco) appaiono definite, nel 1728, in disegni per argenterie. Fu anche architetto (progetto per la facciata di Saint-Sulpice, 1726; casa Brethous ...
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Scrittore tedesco (Oberholzheim, Svevia, 1733 - Ossmannstädt, Weimar, 1813). Inizialmente attratto dall'Illuminismo, fu il maggior esponente del rococò letterario tedesco. Tra le sue opere spiccano i romanzi [...] collocazione di W. a contatto con le espressioni letterarie europee più avanzate e più compiute, anzitutto (ma non solamente) a contatto col rococò francese, da cui derivò una lezione di stile che ne fece l'esponente più qualificato d'un autonomo ...
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Pittore (Valenciennes 1684 - Nogent-sur-Marne 1721). Fu il più influente esponente francese della pittura rococò, autore di cicli pittorici ispirati in particolare al teatro delle maschere e alle Fêtes [...] galantes (tra cui il capolavoro Pellegrinaggio all'isola di Citera, 1717). Recuperando le radici della maniera cinquecentesca italiana, la teatralità barocca veneziana e stilemi di P.P. Rubens, elaborò ...
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Architetto (Navis, Tirolo, 1707 - Telfes 1772). Prete, costruì, nei villaggi dove fu parroco, numerose chiese di stile rococò (parrocchie di Wilten, 1751; Schmirn, 1756; ecc.). ...
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Scultore e decoratore (m. Berlino tra il 1778 e il 1786), uno degli artisti più rappresentativi del rococò tedesco. Lavorò alla decorazione dei castelli di Charlottenburg e di Sans-Souci e del Palazzo [...] Nuovo di Potsdam ...
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Pittore (Slaný 1798 - Praga 1865). Le sue decorazioni murali (castello di Liběchov) si inseriscono nella tradizione coloristica del rococò che, nei quadri da cavalletto, si fonde con un più moderno approccio [...] realistico al soggetto (Praga, Národní Galerie: La cantante Grosserová nelle vesti di Norma, Madre con bambino, ecc.) ...
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rococo
rococò (ant. o raro roccocò) s. m. [dal fr. rococo, alterazione scherz., avvenuta nel gergo degli artisti, di rocaille (v.)]. – Stile architettonico e decorativo affermatosi in Francia, e diffusosi nel resto d’Europa, nella prima metà...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...