Convenzione francese del 1792 (franc. Convention nationale)
Convenzione francese del 1792
(franc. Convention nationale) Assemblea costituzionale e legislativa incaricata di trasformare la Francia in [...] il suffragio universale maschile. All’interno della C. maturò (1794) la reazione termidoriana, che mise fine alla dittatura di Robespierre e nei mesi successivi smantellò il regime del Terrore. Nel 1795 la C. varò una nuova Costituzione e affidò a ...
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Proletariato
Massimo L. Salvadori
di Massimo L. Salvadori
Proletariato
Il significato originario
Il termine ha avuto origine in età romana. Esso indicava, nell'ambito della divisione della popolazione [...] i proletari ai plebei, agli emarginati senza arte né parte.
L'evoluzione del termine dopo la Rivoluzione francese
Da Robespierre a von Stein.Occorrerà attendere la Rivoluzione francese perché il termine entri in circolo con un nuovo significato ...
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Nacque a S. Quintino il 23 novembre 1760. Di umile condizione e di pochi studi, fu dapprima modesto impiegato, a Noyon, e poi, dal 1785 a Roye Commissaire à terrier. Era ancora a Roye nel 1789, quando [...] con quella delle sue dottrine rivoluzionarie.
In un libro pubblicato nel 1791, Du système de dépopulation, il B. aveva attaccato Robespierre; poi, nel n. 33 del suo giornale, e più gagliardamente nel n. 35, espose e illustrò a lungo un programma ...
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LAMETH, Alexandre-Théodore-Victor, barone de
Alberto Maria Ghisalberti
Uomo politico francese, nato a Parigi il 28 ottobre 1760, morto ivi il 18 marzo 1829. Avviatosi alla carriera militare, partecipò [...] l'opposizione al Lafayette. L'influenza del triumvirato fu colpita dalla fuga di Varennes e dalla proposta del Robespierre contro la rielezione dei costituenti alla legislativa. Scoppiata la guerra contro l'Austria, L., creato maresciallo di campo ...
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VERGNIAUD, Pierre-Victurnien
Francesco Lemmi
Nato a Limoges da famiglia borghese il 31 maggio 1753, ghigliottinato a Parigi il 31 ottobre 1793. Studiò a Parigi e il 25 agosto 1781 fu nominato, con la [...] , votò, non senza qualche esitazione, per la morte immediata. Combatté poscia, insieme con il suo gruppo, contro Marat, Danton e Robespierre, ma non fu mai, come si disse genericamente allora, federalista. Il 2 giugno 1793 si mostrò fiacco e indeciso ...
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Scrittore francese (Clamecy 1866 - Vézelay 1944). Autore di molte opere di storia e di critica musicale, oltre che drammaturgo, ha legato la sua fama soprattutto al romanzo ciclico Jean-Christophe (1904-12), [...] Les loups, 1898; Danton, 1900; Le quatorze juillet, 1902; Le jeu de l'amour et de la mort, 1925; Robespierre, 1939). Complemento teorico della sua produzione drammatica è il saggio Le théâtre du peuple (1903). Allo scoppio della prima guerra mondiale ...
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Poeta drammatico e uomo politico francese, fratello di André, nato l'11 febbraio 1764 a Costantinopoli, morto a Parigi il 10 gennaio 1811. Diciassettenne appena, interruppe gli studî per entrare come cadetto [...] e che cercò invano di salvare, quand'egli stesso era ormai sospettato di moderatismo e minacciato di proscrizione. Caduto Robespierre, lo Ch. si dedicò esclusivamente alla politica, prima a fianco dei termidoriani, poi tra i fautori del Bonaparte; ma ...
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Celebre rivoluzionario francese, nato a Nevers il 24 maggio 1763. Navigò in qualità di mozzo per parecchi anni, e a 19 anni tornò a Nevers. Studiò saltuariamente la fisica, la botanica, l'anatomia e per [...] aggiungendo a quest'assemblea due membri di ciascuno dei 48 comitati rivoluzionarî di Parigi, non poté resistere contro Robespierre; tradotto davanti al tribunale rivoluzionario, fu ghigliottinato il 24 germinale, anno II (13 aprile 1794).
Bibl.: F.A ...
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Lagrange
Lagrange Joseph-Louis (Torino 1736 - Parigi 1813) matematico francese di origine italiana. È considerato, insieme a Eulero, tra i più grandi del suo tempo, con interessi che spaziano dalla meccanica [...] energia e diventando membro dell’Académie des sciences. Nel periodo critico della rivoluzione, al tempo della caduta di Robespierre, Lagrange, che si era sempre tenuto lontano dalle vicende politiche, pensò di lasciare la Francia anche per evitare ...
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OLIVA, Domenico
Silvio D'Amico
Letterato, nato di famiglia napoletana a Torino il 1° giugno 1860, morto a Genova il 28 aprile 1917. Fedele alle tradizioni familiari (suo padre, Cesare, magistrato, da [...] di Puccini, 1893, poi rimaneggiato da altri, e perciò anonimo); Il ritorno, versi (Milano 1893); Note letterarie (Milano 1897); Robespierre, dramma (Milano 1897; rappr. da F. Garavaglia a Firenze e a Roma nel 1904); Il teatro in Italia nel 1909 ...
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comiziare
v. intr. Fare un comizio; con tono ironico, sproloquiare. ◆ Ma è proprio questa l’anima della tv! L’incompetenza. Che porta i cantanti a comiziare, i politici a cucinar risotti, i cuochi a cantare e tutti quanti a far ridere, o piangere,...
giacobino
s. m. (f. -a) e agg. [dal fr. jacobin, der. del lat. tardo Iacobus «Giacomo»]. – 1. Appartenente a un’associazione politica, sorta a Parigi nel 1789, con sede in rue Saint-Honoré nell’ex convento dei domenicani (chiamati popolarmente...