Naigeon (o Naijeon), Jacques-Andre
Naigeon
(o Naijeon), Jacques-André Enciclopedista francese (Parigi 1738 - ivi 1810). Amico e stretto collaboratore di Diderot e d’Holbach (di quest’ultimo pubblicò, [...] inseriti nell’edizione delle Œuvres de Diderot del 1823, di Brière. Spinse il suo ateismo sino a protestare contro Robespierre per avere ammesso l’«Ente supremo». Fece parte dell’Institut de France, dapprima nella classe di scienze morali e politiche ...
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Uomo politico (Fréjus 1748 - Crosne 1836). Abate, godette di enorme popolarità (1788-89) per alcuni opuscoli di carattere politico, con cui condusse la campagna per preparare la convocazione degli Stati [...] . 1792), votò a favore della morte del re, tenendosi poi lontano dall'attività politica fino alla caduta di Robespierre. Nel 1795 svolse varie missioni diplomatiche, fece parte della commissione incaricata della stesura della nuova costituzione e fu ...
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(fr. Girondins) Durante la Rivoluzione francese, appartenenti al gruppo politico formatosi all’Assemblea legislativa (1791) attorno alla frazione dei deputati del dipartimento della Gironda, quali P.-V. [...] alla Convenzione, dopo una iniziale prevalenza, i Girondini si trovarono contro i montagnardi guidati da G. Danton e da M. Robespierre. Il 2 giugno 1793 la lunga lotta si chiuse con la sconfitta e la proscrizione dei Girondini, che invano tentarono ...
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Scrittrice francese (Montauban 1748 - Parigi 1793). Scrisse dapprima numerose opere drammatiche (Zamor et Myrza; Lucinde et Cardenio; Le mariage de Chérubin; L'homme généreux; Molière chez Ninon; Le philosophe [...] problemi sociali, il più famoso dei quali è la Declaration des droits de la femme et de la citoyenne (1791). Seguì dapprima il movimento rivoluzionario ma, dopo che Luigi XVI fu messo in stato d'accusa, attaccò Robespierre che la fece ghigliottinare. ...
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Quantunque si siano volute trovare le radici del movimento femminista nella più remota antichità, esso ha un'origine assai più recente.
L'origine del movimento femminista risale a quel gran tumulto di [...] e nell'abate Sieyès; ma, nonostante la loro calorosa difesa, la Costituente seguì il parere contrario di Mirabeau e di M. Robespierre e il 7 brumaio (28 ottobre) 1793 non solo fu respinta la proposta, ma fu anche ordinato lo scioglimento dei club ...
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Nato a Marsiglia il 6 marzo 1767 e avvocato allo scoppio della Rivoluzione, fu nominato segretario del municipio della sua città natale e nel luglio del 1792 fu inviato a Parigi per presentare all'assemblea [...] Il suo dipartimento delle Bouches-du-Rhône lo nominò deputato alla Convenzione. Divenuto ben presto timoroso dell'ambizione di Robespierre, lo accusò sin dal settembre di aspirare alla tirannia; ma, come gli altri teorici del suo partito, si astenne ...
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Scrittore inglese (La Celle, Saint-Cloud, 1870 - Guildford, Surrey, 1953). Figlio di madre inglese e padre francese, è stato con G. K. Chesterton una delle personalità più rappresentative del movimento [...] ecc.). Tra le opere di polemica sociale la più nota è The servile state (1912). Tra le opere storiche citiamo: Danton, 1899; Robespierre, 1901; Marie Antoinette, 1909; James II, 1928; Richelieu, 1930; e una History of England in 4 voll. (1925-31). Ha ...
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Uomo politico francese, nato a Montpellier nel 1754 o 1756, morto a Bruxelles nel 1820. Commerciante della sua città nativa, portò nelle assemblee rivoluzionarie, di cui fu parte (l'Assemblea Legislativa [...] della Rivoluzione e il procuratore fiscale della repubblica. La sua influenza cominciò a declinare con la caduta di Robespierre, alla quale contribuì, non tanto per mettere fine al Terrore, quanto per difendere sé stesso, sapendosi minacciato da ...
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Nacque a Pondichéry (India) il 14 dicembre 1748; a 12 anni fu mandato in Francia a compiere la sua educazione. Fattosi prete, fu scelto a 25 anni dal Boisgelin, arcivescovo di Aix, per suo vicario generale; [...] a fuggire in Svizzera, tornò a Parigi nel 1792, fu preso prigioniero e non fu liberato che dopo la morte di Robespierre. Visse allora vita privata insieme con l'Émery, superiore di S. Sulpizio, suo amico. In occasione del concordato rinunciò alla sua ...
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Fourier
Fourier Jean-Baptiste-Joseph (Auxerre, Bourgogne, 1768 - Parigi 1830) matematico e fisico francese. I suoi studi sul calore hanno portato profonde innovazioni in fisica matematica e nello studio [...] Nel 1794 fu arrestato per la sua opposizione al regime del Terrore e rischiò di essere ghigliottinato. La caduta di Robespierre lo salvò da tale sorte. L’anno successivo fu ammesso a studiare alla École normale supérieure di Parigi, appena istituita ...
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comiziare
v. intr. Fare un comizio; con tono ironico, sproloquiare. ◆ Ma è proprio questa l’anima della tv! L’incompetenza. Che porta i cantanti a comiziare, i politici a cucinar risotti, i cuochi a cantare e tutti quanti a far ridere, o piangere,...
giacobino
s. m. (f. -a) e agg. [dal fr. jacobin, der. del lat. tardo Iacobus «Giacomo»]. – 1. Appartenente a un’associazione politica, sorta a Parigi nel 1789, con sede in rue Saint-Honoré nell’ex convento dei domenicani (chiamati popolarmente...