FINELLI, Giuliano
Paola Santa Maria
Figlio di Domenico, mercante di marmi, e di Maria Cassione, nacque a Massa, probabilmente tra il 1602 e il 1603 (Strazzullo, 1984); la data di nascita del 12 nov. [...] volle nella sua bottega.
Il F. avrebbe collaborato, quindi, prima con P. Bernini alla realizzazione della tomba del cardinale RobertoBellarmino nella chiesa del Gesù (1623-24) per poi passare al fianco di G.L. Bernini all'esecuzione di diverse sue ...
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AZZOLINI (Azzolino), Decio
Gaspare De Caro
Nacque a Fermo l'11 apr. 1623 da Pompeo, di famiglia patrizia, che aveva già dato alla Chiesa due cardinali, Gerolamo nel sec. XV e Decio seniore nel XVI, [...] XI dopo tenutasi la congregazione preparatoria per la causa del venerabile Cardinale RobertoBellarmino, pubblicato in Voti... nella causa della beatificazione del... card. RobertoBellarmino, Ferrara 1762, pp. 75-85, non sarebbe opera dell'A., ma ...
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LUIGI (Aluigi) Gonzaga, santo
Silvano Giordano
Nacque a Castiglione delle Stiviere, nel Mantovano, il 9 marzo 1568, primogenito di Ferrante del ramo di Luzzara e Castiglione delle Stiviere e di Marta [...] Giustiniani, Gabriel Vázquez, che probabilmente aveva incontrato ad Alcalá de Henares, e Juan Azor. Ebbe stretti rapporti con RobertoBellarmino, divenuto suo confessore. Nel febbraio e marzo 1588 a S. Giovanni in Laterano ricevette la tonsura e gli ...
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TOSCHI (Tosco), Domenico
Giampiero Brunelli
Nacque a Castellarano (nella Val Secchia, oggi provincia di Reggio Emilia) l’11 giugno 1535 da Giovan Battista e da Onesta Bardiani, terzogenito di una prole [...] dimostrarsi tutt’altro che chiusa: i cardinali oratoriani Cesare Baronio e Francesco Maria Tarugi, al pari del gesuita RobertoBellarmino, si dichiararono fermamente contrari all’ipotesi di un Toschi papa. Lo storico sorano, in particolare, lo accusò ...
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ANCINA, Giovanni Giovenale
Piero Damilano
Nacque in Fossano (Cuneo) il 19 ott. 1545 da Durante, magistrato, e da Lucia Araudini. Il casato Ancina vantava un passato di nobiltà e godeva in Fossano del [...] Madruzzi, ed ebbe così modo di avvicinare, sia pure nel fastoso ambiente della corte, eminenti uomini della Chiesa, RobertoBellarmino, il cardinale Sirleto, il Possevino, il Pererio, il Toledo e altri, con i quali iniziò lo studio della teologia ...
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SACCHI, Bartolomeo detto il Platina
Stefan Bauer
– Nacque a Piadena, presso Cremona, intorno al 1421, come si deduce dall’affermazione, non necessariamente precisa, che alla sua morte nel 1481 era sexagenarius [...] italiana fu pubblicata con le censure volute dalla congregazione dell’Indice e stabilite, tra gli altri, dal teologo controversista RobertoBellarmino. Non subì invece alcuna censura il testo latino, che però dal 1568 fu stampato solo a nord delle ...
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CRESCENZI, Marcello
Luisa Bertoni
Di nobile famiglia romana, nacque a Roma il 27 ott. 1694 da Giambattista e da Ortensia Serlupi; compiuti gli studi a Roma e ordinato prete il 16 marzo 1720, si laureò [...] che, insieme col card. Passionei, rappresentava la punta avanzata del gruppo antigesuitico che si opponeva alla beatificazione di RobertoBellarmino. Alla morte del card. Corradini, al quale era stato unito da grande amicizia e che lo aveva nominato ...
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VILLERE (Philaras), Leonardo
Stefano Villani
Nacque da Giovanni ad Atene verso la fine del Cinquecento.
Trasferitosi in Italia, nel 1608 entrò nel Collegio greco di S. Atanasio a Roma, dove conseguì [...] quattro anni grammatica e umanità. A questi anni risale una sua traduzione in greco moderno della Dottrina cristiana di RobertoBellarmino pubblicata a Roma nel 1616. Nel 1617 lasciò Roma forse per recarsi in Francia, dove sicuramente si stabilì di ...
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CESARINI, Virginio
Claudio Mutini
Nacque a Roma nel 1595 in una famiglia di antica nobiltà: il padre Giuliano era ducadi Civitanova, la madre Livia era figlia di Virginio Orsini. Giovanissimo fu mandato [...] sicuramente prima del 1610 egli entrò in familiarità con Maffeo Barberini, il futuro pontefice Urbano VIII, e con RobertoBellarmino, dedicandosi con molto profitto allo studio del diritto e della teologia. Più tardi, per diretto influsso del parente ...
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Donne, John
Carlo Altini
D. nacque a Londra nel 1572 in un’importante famiglia inglese che professava il cattolicesimo (Thomas More fu uno dei suoi antenati diretti) e che per questo subì ostracismi [...] quando D. parla del rapporto tra ragion di Stato e dissimulazione, della teoria della «potestas indirecta» del cardinale RobertoBellarmino e della commistione tra religione e politica promossa dai gesuiti. La figura di M. è però centrale soprattutto ...
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