Uomo politico tedesco, nato il 29 novembre 1856 a Hohenfinow, nella marca di Brandeburgo. Compiuti gli studî giuridici, fu nel 1885 assessore di governo a Potsdam, poi consigliere (Landrath) a Ober-Barnim, [...] , Gerard, si era rivolto al B. offrendo la mediazione americana, ma l'offerta rimase senza risposta. Il 4 agosto il arrise al B., dileguavano irrimediabilmente. Con lo scoppio della rivoluzione russa e l'abdicazione dello zar Nicola II, avvenuta ...
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Rovesciato il secondo gabinetto Baldwin alle elezioni del giugno 1929, rimase per un decennio in opposizione solitaria e pertinace.
Conservatore indisciplinato ed eterodosso, tanto meno poteva sperare [...] Europa nel 1942, se, probabilmente per la collusione russo-americana, il secondo fronte si aprì in Normandia e non in , non vide, o mal vide, l'aspetto "politico" della guerra: la rivoluzione che, per una o per altra via, essa portava seco e che lo ...
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Il termine (che nasce in Italia con l'Algarotti, ma è già in uso in Francia dal 1740) fu usato nel senso sostanzialmente esatto ma etimologicamente improprio di "concezione" e d'"invenzione" della danza. [...] in questi secoli che, ancor oggi - perfino dopo la rivoluzione teatrale dei Ballets Russes di Djagilev che si fondò sulle nuove come M. Cunningham, uno degli esponenti dell'avanguardia americana legata alla modern dance (ma spesso anche coreografi di ...
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SAN MARTÍN, José de
Raoul Margottini
Nato a Yapegú (oggi San Martín, provincia di Corrientes nell'Argentina) il 25 febbraio 1778, morto a Boulogne-sur-Mer (Francia) il 17 agosto 1850; detto il "Liberatore [...] paesi.
Appena arrivato a Buenos Aires, dove la rivoluzione trionfava ormai da due anni, ottenne che il governo dell'Europa, dove seguitò a cooperare attivamente alla causa americana, appoggiando anche gli emissarî che Bolívar mandava in missioni ...
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Nacque a Merry Mount, piccola terra del Massachusetts, dove ora sorge Quincy, il 30 ottobre 1735, da John Adams, piantatore, di antica famiglia del Devonshire, che si vantava di avere avuto per un secolo [...] repubblica e tornato negli Stati Uniti (1789), si trovò, proprio nel periodo più oscuro della storia americana, e mentre l'opera nazionale della rivoluzione pareva dovesse cadere nell'anarchia e nel dissolvimento, a vivo contatto con i problemi della ...
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Figlio di John A., nacque l'11 luglio 1767, a Braintree, poi Quincy. Giovinetto, accompagnò suo padre in Europa e lo assistette nelle missioni che questi ebbe. Nel 1784 fu inviato ministro degli Stati [...] Stati Uniti e per i loro interessi politici di fronte alla rivoluzione dell'America del sud. Da questo intrico, A. trasse il più oltre e a credere che egli pensasse a una solidarietà pan-americana nello stesso sistema di idee di Blaine o di Olney; ma ...
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STRESEMANN, Gustav
Carlo ANTONI
Uomo di stato tedesco, nato il 10 maggio 1878 a Berlino, morto ivi il 3 ottobre 1929. Studiò a Berlino e a Lipsia. Entrò come impiegato nella direzione della Federazione [...] Uniti e nel Canada, visitò le grandi città industriali americane e strinse relazioni, di cui si valse, tornato in il principio degli accordi internazionali.
Considerò dapprima la rivoluzione tedesca come un'enorme vergogna, che avrebbe preparato ...
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Nacque a Caracas (Venezuela) il 20 novembre 1781; morì a Santiago del Chile il 15 ottobre 1865. Fino al 1810 visse in patria occupato nello studio dei classici latini e spagnoli; per alcun tempo si dedicò [...] francesi, e diverse sue composizioni originali. Quando scoppiò la rivoluzione per l'indipendenza, B., contrario in un primo de Chile 1878; M. Menéndez y Pelayo, Historia de la Poesía hispano-americana, I, Madrid 1911; A. Balbín de Unquera, A. B.: ...
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Uomo politico e storico americano, nato a Worcester (Massachusetts) il 3 ottobre 1800, da un'antica famiglia di coloni emigrata nel Seicento, morto a Washington il 17 gennaio 1891. Suo padre, il rev. Aronne [...] storia generale degli Stati Uniti. Ha esercitato un'influenza incalcolabile sulla storiografia americana; ha dato vita e vigore a un'interpretazione patriottica della rivoluzione divenuta poi quella convenzionale. Ma ora è molto caduta d'interesse e ...
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MANILA (A. T., 95-96)
Piero LANDINI
Camillo MANFRONI
Capitale delle Isole Filippine, è situata sulle coste occidentali dell'isola Luzon, allo sbocco del fiume Pasig, nell'ampia baia di Manila, a circa [...] dei nati all'estero si avevano 18.000 Cinesi, 2916 Americani degli Stati Uniti, 2050 Spagnoli, 1600 Giapponesi, 664 Inglesi, XIX, che ebbe per protagonista José Rizal. Fu una vera rivoluzione, che la Spagna credette di spegnere mandando a morte il ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
primavera dei popoli
loc. s.le f. 1. Denominazione, nata in ambienti mazziniani, dell’insieme dei moti rivoluzionari scoppiati in Europa tra il gennaio del 1848 e la primavera del 1849. 2. Per estensione, ogni moto di ribellione popolare contro...