PENITENZA
Raffaele Pettazzoni
. Storia delle religioni. - La penitenza è correlativa al peccato. Col peccato è turbato un ordine di cose che con la penitenza vuol essere ricomposto. Quest'ordine di [...] poco dopo. A poco a poco, e specie dopo la riforma ecclesiastica del sec. XI, la vecchia penitenza pubblica, conservata base della rivoluzione religiosa da loro compiuta. La comunione anglicana subì, anche a proposito della penitenza, le stesse ...
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OXFORD (A. T., 47-48)
John N. SUMMERSON
Arthur POHAM
Cesare FOLIGNO
Alberto PINCHERLE
Wallace E. WHITEHOUSE
L. Vi.
Città dell'Inghilterra, sede di vescovato e capoluogo dell'Oxfordshire, con una [...] codici. Questa fu dispersa tra il 1550 e il 1556, durante la Riforma, e i locali furono riattati tra il 1598 e il 1610 da in quel parlamento che, nel 1833, soppresse dieci vescovati anglicani in Irlanda.
Il segnale della riscossa fu dato dal solenne ...
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YORK (Eburācum dei Latini; Caer Ebrauc dei Celti; A. T., 47-48) e Yorkshire
Marina EMILIANI SALINARI
F. G. RENDALL
Léopold Albert CONSTANS
Luigi Villari
*
Città dell'Inghilterra nord-orientale, [...] poema sui vescovi e santi della chiesa di York.
Introdotta la riforma di Enrico VIII, dopo il cardinale Wolsey (morto nel 1530 regina Maria, entrambi arcivescovi di York, la sede divenne anglicana restando la seconda del regno per importanza e sede di ...
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TORY e WHIG
Franco Borlandi
. Con la denominazione di tory, nella vita politica e parlamentare dell'Inghilterra si distinse la corrente dei partigiani del re, della chiesa anglicana, delle tradizioni [...] 1702, con l'avvento al trono di Anna Stuart, intransigente anglicana e tory tanto in politica quanto in religione; ma il partito napoleoniche, ma attenuò i suoi caratteri estremi, facendosi riformista dopo la morte di Castlereagh (1822), cioè con ...
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UNITARIANI (propriamente Unitarî; la forma Unitariani, Unitarianismo, più diffusa, è di origine anglosassone)
Delio CANTIMORI
Questo termine designa la chiesa e la dottrina teologica che affermano l'unità, [...] di Torda, contro il pastore Petrus Melius, capo della chiesa riformata d'Ungheria, mentre il Biandrata pubblicava il suo De falsa il sec. XIX si esaurisce nelle dispute con la Chiesa anglicana, e nella lotta per la piena parificazione.
In America il ...
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INCORONAZIONE (gr. στεϕάνωσις; lat. coronae impositio [coronatio]; fr. couronnement; sp. coronación; ted. Krönung; ingl. coronation)
Cerimonia con la quale un sovrano è messo in possesso della sua dignità, [...] dal decano di Westminster, fu modificato dopo la Riforma e il passaggio dell'Inghilterra all'anglicanesimo. In essa le leggi, di governare con giustizia e di difendere la Chiesa anglicana; l'incoronazione con l'omaggio dei vescovi e dei pari. ...
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PREGHIERE COMUNI, Libro delle (Book of Common Prayer)
Alberto Pincherle
È il libro liturgico ufficiale della Chiesa anglicana, che corrisponde al Messale, al Breviario, al Rituale e al Pontificale cattolici, [...] e del ritualismo da una parte, di concezioni più moderne dall'altra, si venne creando nella comunione anglicana un vasto movimento tendente alla riforma del rituale. Le proposte fatte da parecchie parti attraversarono varie fasi e si compendiano nel ...
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ŁASKI, Jan
Jan Dabrowski
Riformatore polacco, nato a Łask nel 1499, morto l'8 gennaio 1568 a Pińczów. Figlio maggiore del palatino di Sieradz, Jarosław Ł., deve la sua educazione allo zio, arcivescovo [...] in Polonia. Nei suoi viaggi venne a contatto col movimento della riforma, particolarmente con quello di Zwingli, ma, seguace di Erasmo, lo invitò a collaborare all'organizzazione della chiesa anglicana. Nel 1579, avversato dall'imperatore Carlo V, ...
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LATITUDINARÎ (ingl. latitudinarians)
Sono i seguaci di un indirizzo teologico, più che di un vero e proprio sistema, tendente alla tolleranza e manifestatosi nella Chiesa anglicana durante le controversie [...] collega alla tendenza comune a tutte le correnti della riforma religiosa, la quale volle ritornare ai principî, cioè Quando poi con la cacciata di Giacomo II Stuart molti anglicani scrupolosi si trovarono nell'impossibilità di mantenersi fedeli al re ...
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JEWELL, John
Vescovo di Salisbury, nato a Buden (Devonshire) il z4 maggio 1522, morto il 29 settembre 1571. Studiò a Oxford dove poi insegnò. Convertitosi alla riforma, tornò al cattolicismo all'avvento [...] ma poco dopo abbandonò l'Inghilterra e, aderendo nuovamente alla riforma, andò a Francoforte e a Strasburgo, con Pietro Martire. esposizione metodica e conseguente delle dottrine della Chiesa anglicana, con forti puntate polemiche contro la Chiesa di ...
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riforma
rifórma s. f. [der. di riformare]. – 1. Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento, ecc., rispondente a varie necessità ma soprattutto a esigenze di rinnovamento...
puritanesimo
puritanéṡimo (o puritanismo) s. m. [der. di puritano; ingl. puritanism]. – 1. Movimento religioso sorto in Inghilterra nel 16° sec. e diffusosi in Inghilterra e nell’America Settentr. tra il 17° e il 18° secolo, col proposito...