SOSTANTIVATI, AGGETTIVI
Gli aggettivi sostantivati (detti anche nominalizzati) sono aggettivi che assumono la funzione di nome.
Sono preceduti dall’articolo ➔determinativo o ➔indeterminativo, o da un [...] il sinistro (= il piede sinistro)
il Neolitico (= il periodo neolitico)
il Pavese (= il territorio pavese)
una retta (= una linea retta)
la mobile (= la squadra mobile)
Naturalmente si può combinare con un aggettivo qualificativo, che segue o precede ...
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GLI O LORO?
L’uso della forma pronominale atona gli in funzione di complemento di ➔termine in riferimento non solo al maschile singolare, ma anche al maschile plurale è ormai da considerarsi accettabile [...] ’aperitivo
Ma si trova ampiamente attestato anche in tutta la tradizione letteraria
Chi si cura di costoro a Milano? Chi gli darebbe retta? (A. Manzoni, I promessi sposi)
A favorire l’uso di gli al plurale c’è anche il fatto che il pronome loro ...
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Antropologia
Rapporto socialmente riconosciuto fra individui legati da consanguineità reale o fittizia.
In quanto oggetto di analisi antropologica la p. ha complessi rapporti di continuità e di rottura [...] al quarto grado. Secondo il nuovo Codex iuris canonici, che è ritornato al sistema romano, l’impedimento alle nozze nella linea retta è all’infinito, nella collaterale si limita al quarto grado (can. 1091). Oltre alla p. naturale, esiste anche una p ...
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IMPERATIVO NEGATIVO
L’imperativo negativo forma la 2a persona singolare con non + infinito
Non parlare Ada, non dire nulla. Non ti muovere (M. Mazzantini, Non ti muovere)
«Va là, va là non pensarci» [...] i casi in cui sostituisce l’imperativo
Non siate tristi per la mia assenza!
Non abbiate paura!
Non vogliate dar retta a queste sciocchezze!
La 2a persona plurale dell’imperativo negativo dei verbi pensare e credere è resa con non + congiuntivo ...
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Linguistica
In riferimento ai sistemi di scrittura, si dice scrittura lineare ogni sistema grafico adoperante segni a sviluppo l. non interpretabili come pittogrammi; in particolare, in archeologia si [...] , condizione lineare, equazione lineare, funzione lineare ecc.; la denominazione deriva dal fatto che l’equazione cartesiana di una linea retta nel piano è di questo tipo. In senso più esteso si dice lineare un ente le cui proprietà dipendono in ...
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Linguistica
In fonologia, articolazioni c. sono quelle in cui nella tenuta non vi è occlusione che arresti la corrente espiratoria (la quale, dunque, fluisce ininterrotta durante tutta l’articolazione [...] essere posto in corrispondenza biunivoca, elemento per elemento, con l’insieme dei numeri reali (come, per es., i punti di una retta). G. Cantor ha dimostrato che la potenza del c. è superiore a quella del numerabile. Il fatto se esista o no una ...
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Astronomia
Si chiama a. del moto di un astro il punto della volta celeste verso il quale l’astro, nel momento in cui lo si considera, è diretto. In particolare l’a. del moto terrestre è il punto della [...] 20 km/s) nel movimento relativo alle stelle a esso prossime; è situato in un punto del cielo avente ascensione retta 270° e declinazione 28°, situato tra le costellazioni di Ercole e della Lira, non molto distante dalla stella Vega.
Linguistica ...
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La costruzione causativa (detta anche, meno spesso, fattitiva) è una struttura del tipo seguente:
(1) [ho fatto] [cantare la canzone]
(2) ho fatto cantare i bambini
(3) ho fatto cantare la canzone ai bambini
In [...] il predicato è l’infinito di un verbo qualsivoglia. Per alcuni tratti, la costruzione causativa ha affinità con la costruzione retta da un verbo di percezione (vedere, sentire, guardare, ecc.: Guasti 1993):
(4) ho visto partire i bastimenti
(5) ho ...
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simmetria
Walter Maraschini
La regolarità matematica nella natura e nell’arte
Un fiocco di neve ha un aspetto molto irregolare, eppure, osservato al microscopio, mostra sorprendenti simmetrie. La natura [...] riga e compasso, in questo modo: con centro in P si apre il compasso di un’apertura qualunque purché l’arco di circonferenza intersechi la retta r in due punti, A e B; con centro in A si traccia un arco di circonferenza di raggio AP; con centro in B ...
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CONDIZIONALE
Il condizionale è un modo finito del verbo, che ha due tempi: il presente (detto anche condizionale semplice) e il passato (o condizionale composto).
Presente: Cosa non farei per te!
Passato: [...] , e in questo caso il condizionale esprime un’eventualità non realizzata nel passato (condizionale controfattuale)
Avrei dovuto dare retta a mio padre
– per attenuare il valore di ciò che viene espresso o per rendere più cortesi le richieste ...
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retta1
rètta1 s. f. [forse lat. arrecta (auris) «(orecchio) rizzato, teso»]. – Nell’espressione dare r. a qualcuno, prestargli ascolto, attenzione; lasciarsi persuadere da lui; seguirne gli ammonimenti, i consigli: quando verrà da te, dàgli...
retta2
rètta2 s. f. [prob. femm. di retto2, per significare una somma concordata come giusta, o meno prob. di retto1, part. pass. di reggere (in quanto serve a reggersi in vita)]. – Somma fissa che si deve pagare, per lo più mensilmente, per...