montanismo
Nome, dal suo iniziatore (Montano), dato a una setta cristiana sorta dopo la metà del 2° sec. in Frigia (per cui è spesso indicata come «eresia dei frigi») e presto diffusasi in tutta l’Asia [...] Chiesa come spiritus e non come numerus episcoporum, con la sua concezione «economica» della Trinità, con la difesa della resurrezione della carne contro il docetismo, con il suo rigorismo morale ecc.; tracce di m., secondo alcuni, sono anche nella ...
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Dottore della Chiesa (Nisibi, Siria orient., 306 o 307 - Edessa 372). Teologo, autore di numerosi scritti in forma metrica in lingua siriaca. Particolarmente importanti sono le sue concezioni cristologiche [...] l'anima del giusto dopo la morte non entra subito nella pienezza della beatitudine, ma subisce un periodo di attesa fino alla resurrezione del corpo. Venerato fin dalla prima metà del sec. 5º nella Chiesa siriaca, e poi in quelle greche, il suo culto ...
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Il cristianesimo siriaco
Protagonisti, stagioni e nodi problematici dalla prima evangelizzazione all’esordio del V secolo
Vittorio Berti
Con l’espressione ‘cristianesimo siriaco’ si vuole qui fare riferimento [...] per curarlo. La persona scelta è Addai (Taddeo nella versione greca), che arriva a Edessa successivamente alla morte e resurrezione del Cristo compiendo guarigioni in mezzo al popolo e giungendo poi davanti al sovrano; questi, preda di una visione ...
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CRISTO
Red.
Non ci è pervenuta alcuna descrizione diretta dell'aspetto fisico di Gesù. I padri della Chiesa (Iustin., Dial., 14, 8; 49, 2; Clem. Alex., Paed., 3, 3,3; Strom., 2, 22, 8; 3, 103, 3; 6, [...] , n. 119, e dai frammenti policromi del Museo Naz. Romano; ma mentre nei primi due monumenti è raffigurata la Resurrezione di Lazzaro, documentata già prima, i frammenti policromi, tetrarchici, sviluppano un intero grande ciclo cristologico. Il C. di ...
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Teologo protestante (Starzeddeln, Prussia, 1886 - Chicago 1965). Prof. di teologia in diverse università tedesche e statunitensi, T. è considerato uno dei maggiori teologi del suo tempo. Il suo pensiero, [...] umana, tesa fra la negatività dell'esistenza (la croce) e il trionfo dell'essere sul non essere, superamento dell'alienazione (resurrezione). Forte in T. il richiamo all'impegno intramondano in cui vive e si realizza la trascendenza; di qui anche il ...
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GREGORIO I, papa, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours [...] e Agostino; proprio Girolamo è la fonte principale di G., sostenitore fermo, anche se privo di sottigliezze argomentative, della reale resurrezione del corpo del defunto, così di Cristo come di tutti i cristiani (Moralia, XIV, 72-74). Il dibattito si ...
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Le grandi domande
Stefano De Luca
Grandi domande e grandi risposte
Da sempre l'uomo non può fare a meno di porsi alcune domande fondamentali: qual è l'origine di tutte le cose e il loro significato? [...] . Tre giorni dopo la sua morte, il corpo di Gesù scompare dal sepolcro dove era stato seppellito. Gli apostoli ne annunciano la resurrezione a tutti. Dopo un'ultima apparizione ai discepoli, Gesù sale al cielo e si riunisce con il Padre.
Il Dio dei ...
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Medico e filosofo (n. Abano 1250 - m. prima del 1318). Interprete, fra i più rappresentativi, di una nuova cultura, elaborata soprattutto nell'ambito delle facoltà delle Arti, nutrita dell'apporto della [...] dagl'influssi astrali e venendo per ciò ad affermazioni non ortodosse, così come non ortodossa era la sua spiegazione della resurrezione di Cristo mercé l'ipotesi della morte apparente. Meno chiara è la partecipazione di P. alle concezioni di Averroè ...
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(gr. Δημήτηρ) Divinità femminile greca: secondo Esiodo è figlia di Crono e di Rea, sorella di Estia, Era, Zeus, Posidone e Ade. Ma dietro la sistemazione esiodea si conservano i tratti di un’antichissima [...] attributi di D. e Persefone sono: le spighe di grano, il narciso e il papavero, simbolo di fecondità, il serpente, simbolo della terra e di resurrezione, la fiaccola e il calato, cestello di spighe e frutta, e, nel culto eleusino, la cista mistica. ...
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Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] e Agostino; proprio Girolamo è la fonte principale di G., sostenitore fermo, anche se privo di sottigliezze argomentative, della reale resurrezione del corpo del defunto, così di Cristo come di tutti i cristiani (Moralia XIV, 72-4). Il dibattito si ...
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anastasi
anàstaṡi s. f. [dal gr. ἀνάστασις «resurrezione»]. – Nome greco della resurrezione di Cristo e di quella finale dei morti (ad esso si riconnette il nome proprio Anastasio, Anastasia); designò anche il luogo del sepolcro di Cristo,...
pasqua
pàsqua s. f. [lat. pascha, gr. πάσχα, adattamenti dell’ebr. pesaḥ (aramaico pisḥā), propr. «passaggio»; la forma lat. si è incrociata con pascua «pascoli»]. – 1. Presso gli Ebrei, la solennità con cui si commemora e si celebra la liberazione...