Laughton, Charles
Guido Fink
Attore teatrale e cinematografico inglese, naturalizzato statunitense, nato a Scarborough (Yorkshire) il 1° luglio 1899 e morto a Hollywood il 15 dicembre 1962. Fu famoso [...] ricco americano del West. Un secondo viaggio di ritorno in Inghilterra, nel 1936, si rivelò meno felice: il suo Rembrandt (1936; L'arte e gli amori di Rembrandt) di A. Korda non eguagliò il successo del suo Enrico VIII; ma se non altro fruttò a L. un ...
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Biografico, film
Renato Venturelli
Detto anche biopic (biographical picture), comprende quei film che rievocano la vita di personaggi realmente vissuti, rielaborandola in modo più o meno romanzesco. [...] mogli di Enrico VIII) che ebbe uno straordinario successo di pubblico e di critica, e che fu seguito da Rembrandt (1936; L'arte e gli amori di Rembrandt) e da altri titoli analoghi. In Italia, si vide nel f. b. un'ottima occasione per celebrare le ...
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VGIK
Vivia Benini
Sigla, acquisita nel 1934, del Vsesojuznyj Gosudarstvennyj Institut Kinematografij (Istituto statale di cinematografia dell'Unione Sovietica e oggi della Federazione Russa), fondato [...] e del laboratorio sperimentale. Le celebri lezioni del maestro spaziavano dalla teoria sulla regia cinematografica allo studio della pittura di Rembrandt e di Leonardo insieme ai grandi realisti russi dell'Ottocento, da I.E. Repin a V.I. Surikov e V ...
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The Cheat
Peter von Bagh
(USA 1915, I prevaricatori, bianco e nero, 52m a 20 fps); regia: Cecil B. DeMille; produzione: Cecil B. DeMille per Jesse L. Lasky Feature Play; sceneggiatura: Hector Turnbull, [...] tè del generale Yen, di Frank Capra 1933). L''illuminazione Lasky' (o come più intellettualmente la definiva DeMille "Rembrandt lighting") sviluppata dal regista e dal direttore della fotografia Alvin Wyckoff raggiunge in The Cheat il suo massimo ...
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Willis, Gordon
Stefano Masi
Direttore della fotografia statunitense, nato a New York il 28 maggio 1931. Artigiano dotato di uno stile ben riconoscibile, nel suo lavoro ha sempre fatto un uso delle luci [...] (1972). Per l'occasione W. s'ispirò all'uso drammatico della luce in pittori come J. Vermeer, J. Sargent e Rembrandt, facendo uscire i personaggi dal buio con decisi tagli di luce; mediante un filtro giallo conferì inoltre alle immagini una patina ...
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Gran Bretagna
Francesca Vatteroni
Cinematografia
In contrasto dialettico tra ipotesi di realismo e invenzione fantastica, il cinema britannico ha coltivato, accanto a una produzione con profonde esigenze [...] ; Le sei mogli di Enrico VIII) ottenne un grande successo internazionale; la formula fu ripetuta nei successivi Rembrandt (1936; L'arte e gli amori di Rembrandt) e That Hamilton woman, noto anche come Lady Hamilton (1941; Lady Hamilton o Il grande ...
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Brandauer, Klaus Maria
Alessandra Levantesi
Nome d'arte di Klaus Georg Steng, attore e regista cinematografico e teatrale austriaco, nato ad Altaussee (Stiria) il 22 giugno 1944. Ottenuta una grande [...] e sfruttatore letterario di Colette, in Becoming Colette (1991) di Danny Huston. Ha poi interpretato il grande pittore olandese Rembrandt nell'omonimo film (1999) di Charles Matton, V.I. Lenin in Vera, nadežda, krov′ (2000, Fede, speranza, sangue) di ...
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Colore
Vieri Razzini
Il colore nel cinema
Prima ancora della nascita ufficiale del cinema, fin dalle primissime pellicole di Thomas A. Edison destinate ai cinetoscopi, si delineò l'esigenza di colorare [...] Cardiff, eccelso direttore della fotografia che amava cogliere le forme-colore nella luce-ombra della tradizione di Tiziano e Rembrandt. Impossibile non citare la sequenza del lungo colloquio notturno fra Ava Gardner e Humphrey Bogart in The barefoot ...
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Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] la luce non doveva essere uniforme ma poteva giocare con le ombre per creare un'atmosfera (si pensi alla luce 'alla Rembrandt' di DeMille); infine, che anche il cinema era in grado di usare una sorta di punteggiatura attraverso l'uso della macchina ...
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Espressionismo
Leonardo Quaresima
Le origini dell'Espressionismo
Con il termine Espressionismo si indica l'orientamento artistico che si diffuse nella seconda metà degli anni Dieci nell'Europa centrale, [...] . Era diffusa la convinzione che le didascalie costituissero un corpo estraneo, come una scritta in un quadro di Rembrandt: si diceva che il film ideale dovesse essere assolutamente muto, integralmente senza didascalie. La didascalia era vista come ...
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determinato
agg. [part. pass. di determinare]. – 1. a. Stabilito, prefissato: in un giorno d.; particolare (e per lo più previsto): qualora si presentino d. condizioni; è spesso usato con valore indefinito (simile a quello di certo, dato):...
studio
stùdio s. m. [dal lat. studium, der. di studere «aspirare a qualche cosa, applicarsi attivamente»]. – 1. a. L’azione, il fatto di studiare; applicazione volta all’apprendimento di quanto è stato sperimentato da altri in un ramo dello...