Termine, che nel greco classico significa «inviato, rappresentante» e quindi anche «capo» di una spedizione marittima, usato per designare i messi inviati da Gerusalemme per mantenere i rapporti con le [...] comunità ebraiche della Diaspora.
Religione
Nel Nuovo Testamento a. sono i 12 discepoli (tanti quante le tribù ebraiche) dovessero imporre ai gentili convertiti le osservanze della legge mosaica e Giacomo aderì, con la limitazione che dovessero ...
Leggi Tutto
(dal gr. ἀστρονομία) - Le origini dell'astronomia presso i popoli primitivi si confondono con quelle della civiltà e della religione. Non è da pensare tuttavia che la psiche collettiva degli aggregati [...] di dottrina astronomica, quanto per il contributo che la loro religione e la loro letteratura hanno dato nel preparare la civiltà li rappresenta intenti ad osservare con cannocchiali la creazione mosaica. Certo è che i loro annalisti del '700 ...
Leggi Tutto
GESÙ CRISTO
Leone TONDELLI
Giuseppe FILOGRASSI
Alberto PINCHERLE
Guillaume DE JERPHANION
. Secondo la dottrina cattolica è il Figlio di Dio, seconda Persona della Trinità divina, incarnato e fatto [...] non insegnò formalmente, come Paolo, la decadenza della legge mosaica, occorre riconoscere che quel decadere era nel suo pensiero come G. ci ha amati (Giov., XIII, 34). La religione nuova non è legata né a Gerusalemme, né al Garizim, perché ...
Leggi Tutto
. Prima della loro conversione al cristianesimo, gli Armeni adoravano parecchi dei, gli uni di origine iranica, gli altri di origine assira, e finalmente alcuni antichi eroi armeni deificati. Una tradizione [...] muftī Faiẓ Ullāh effendi, cioè dal rappresentante supremo della religione musulmana presso il sultano; arrivò anzi al punto che l l'uso dei sacrifici di animali prescritti dall'antica Legge mosaica (maṭał). Al contrario di tutte le chiese orientali, ...
Leggi Tutto
Con questo nome s'intende quel complesso di miti, di teorie che ogni popolo ha elaborato nelle fasi successive della sua cultura, per rendersi ragione dell'origine dell'universo.
I miti cosmogonici.
Le [...] in Abh. Preuss. Akad. d. Wiss., 1929; id., Urgesch u. älteste Religion der Ägypter, in Abh. f. d. Kunde d. Morgenlandes, Lipsia 1930.
concezioni cosmogoniche. Per la concezione ebraica (cosmogonia mosaica) v. creazione; genesi.
Durante l'era che ...
Leggi Tutto
Vecchio Testamento. - Critica del testo. - La ripresa degli studî biblici che si è avuta dopo la seconda guerra mondiale è stata favorita da importanti scoperte in Oriente, che hanno offerto nuovo materiale [...] tempio, nei Salmi, in testi profetici: dunque proprio nella religione "ufficiale". Il de Vaux stesso rileva il valore di alcune alla B. stessa, scoprendo lo "stile antologico" e a mosaico, che è ormai da considerare acquisito a ciò che sappiamo sulla ...
Leggi Tutto
Per divorzio comunemente s'intende il sistema legale con cui si attua lo scioglimento del matrimonio durante la vita dei coniugi; sistema che si connette al principio generale della perpetuità del vincolo [...] parte ai pasti (Lev. XXII, 13). L'esistenza di tal concessione mosaica, nella vita pratica ebraica, appare nel divorzio di Saharaim (I Cron., e incurabile, una condanna infamante, il cambiamento di religione di un coniuge e varî altri casi. Il ...
Leggi Tutto
La costa di Siria a settentrione del promontorio del Carmelo è costituita da una stretta striscia di terra sulla quale incombono le propaggini dei monti della Galilea, della catena del Libano e dei Monti [...] troppo tenui per potersene ricavare alcunché di sicuro.
Sembra tipica della religione cananeo-fenicia la credenza che la divinità si manifesti nel luogo in sacrificale fenicio e quelle parti della legge mosaica che riflettono costumi cananei (v. R. ...
Leggi Tutto
È l'adunanza generale di una società, specialmente a scopo religioso. In quest'ultimo senso possono avvenire adunanze in diverse maniere e per opera di società diverse. A solenne manifestazione di culto [...] e lo sbandamento dei devoti della Legge.
Ma in nessuna religione l'istituto dei concilî ha avuto l'importanza e lo dei gentili nella Chiesa (XI, 2 segg.) e la non osservanza della legge mosaica (XV, 1-29, cfr. Galati, II, 1-10); si pronunziava la ...
Leggi Tutto
MAOMETTO (deformazione europea, risalente al Medioevo. dell'arabo Muḥammad)
Carlo Alfonso Nallino
Fondatore della religione e dello stato musulmano, nato alla Mecca fra il 570 e il 580 d. C., morto a [...] Corano è rivelazione diretta, non è dubbia, non può essere in errore; essa conferma la religione d'Abramo, vissuto prima della legislazione mosaica e della cristiana, così come quella d'Abramo fu confermata dagli altri profeti successivi, ossia dai ...
Leggi Tutto
libro-mosaico
(libro mosaico), loc. s.le m. Libro composto da varie sezioni che, da angolature diverse, contribuiscono a ricostruire un insieme unitario. ◆ Libro-mosaico, raccolta di pensieri e frutto del vissuto religioso e non dell’autore-editore,...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...