Scienza greco-romana. Religione, societa e scienza
Giovanni Pugliese Carratelli
Mario Torelli
Religione, società e scienza
Dal 'mïthos' al 'lógos'
di Giovanni Pugliese Carratelli
Dalla fase più remota [...] , 1979 (1. ed.: 1965).
Rose 1928: Rose Hebert Jennings, On the relations between Etruscan and Roman religions, “Studi e materiali di storia delle religioni”, 4, 1928, p.161 e segg.
Rudhardt 1992: Rudhardt, J., Notions fondamentales de la pensée ...
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(lat. Angerona) Divinità arcaica della religioneromana. Le sue feste, Divalia, cadevano il 21 dicembre. Il culto avveniva nel Sacellum Volupiae; l’iconografia la rappresenta con l’indice destro sulle [...] labbra chiuse, in atto di silenzio ...
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(lat. Lemŭres) Nella religioneromana, gli spiriti dei morti cui si intitolava il ciclo festivo dei Lemuria (ital. Lemurie) o lemuralia del 9, 11, 13 maggio. Non si conoscono cerimonie pubbliche relative [...] ai L.; il culto domestico è invece descritto da Ovidio nei Fasti: il pater familias percorreva la casa di notte e faceva loro un’offerta di fave nere gettandole dietro di sé senza voltarsi indietro e pronunciando ...
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greco-romana, religione
La religione greca è un politeismo sorto attraverso un lungo processo di formazione in cui elementi pre-ellenici, di origine mediterranea e orientale, si fondono con elementi [...] con funzioni varie e organicamente collegate e con nessi di culto tra di loro. Una caratteristica costante della religioneromana rimase la grande prevalenza dell’aspetto rituale sopra quello mitologico: le figure divine e i loro rapporti reciproci ...
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(lat. Iuppiter, Iupiter, Iovis)
La divinità suprema della religioneromana dalla latinità primitiva alla fine del paganesimo, corrispondente allo Zeus greco, dal quale tuttavia si differenzia per alcuni [...] età storica sta il fatto incontestabile della presenza nella religione degli Umbri, quale è testimoniata dalle Tabulae Iguvinae, pace, al trionfo; in suo onore si tenevano i ludi romani, derivanti dai ludi magni dei quali si attribuiva la fondazione ...
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Atto rituale attraverso il quale si dedica un oggetto o un animale o un essere umano a un’entità sovrumana o divina, sottraendolo alla sfera quotidiana, come segno di devozione oppure per ottenere qualche [...] collettività mediante il s. umano si ricollegano, invece, i suicidi rituali, concepiti come s. umani volontari: così nell’antica religioneromana la devotio, in cui per es. il capo di un esercito offriva la propria vita per la vittoria; fenomeni ...
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Diritto
Diritto costituzionale
Diritto di voto In linea di massima, per diritto di v. si intende il diritto di partecipare a votazioni di tipo pubblicistico, siano esse di tipo deliberativo o elettivo [...] maggior parte dei casi questa è sottintesa ed è la salvezza. Il v. può essere privato o pubblico. La religioneromana conosce anche v. pubblici periodici che impegnano lo Stato nel caso che il successivo lustro, decennio o ventennio trascorra in ...
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Nella storia delle religioni, con lo stesso significato che prodigium aveva nella religioneromana, qualsiasi fatto non usuale interpretato come segno dell’ira divina o comunque premonitore di disastri. [...] Questi ultimi, appunto perché preannunciati dal p., si possono evitare mediante un rito appropriato (che i Romani chiamavano procuratio). I p. possono essere fatti naturali, ma rari (terremoto, eclissi, meteore, fulmini a ciel sereno), nascite di ...
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Storico francese dell'antica Roma (Versailles 1892 - Parigi 1969), prof. alla Sorbona di Parigi (1932), membro dell'Institut de France (1950), direttore dal 1952 al 1960 dell'École Française de Rome. Si [...] è particolarmente occupato della religioneromana: Les origines de l'Hercule romain (1926); Histoire politique et psychologique de la religion romaine (1957; trad. it. 1959); Croyances et rites dans la Rome antique (postumo, 1971); Idéologie et ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] e fonte di debolezza morale.
Quale fosse la strada indicata da Niccolò agli italiani, emergeva chiaramente nel modello della religioneromana proposto loro nei Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio. Quale significato essa potesse assumere per il ...
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religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...