BITTI, Martino, detto Martinetto
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Nato a Genova verso il 1660 (forse figlio di un certo Bitti chitarraro attivo a Genova intorno al 1650), studiò probabilmente a Venezia con il violinista G. B. Vivaldi. [...] Biblioteca del Conservatorio: ms. D D. 50, ff. 79r-89v) il Giazotto nota, infatti, che "per la prima volta... il recitativo mant(iene) una linea melodica marcatissima, quasi da confonderlo con le arie intermedie". Le Sonate a due violino,e basso per ...
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ARRIGONI, Carlo
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Nacque a Firenze il 6 dic. 1697. Non si sa da chi apprendesse la musica, ma il suo talento di compositore dovette ben presto affermarsi se nel 1719 veniva eseguita, nella chiesa dell'Oratorio [...] per i figli della sguattera della regina Elisabetta", e sono senza dubbio rivolti all'A. e al suo Fernando il recitativo "Benvenuto, dolce Arragon, sulla strada principale, / È,sbarcato sano Don F -d -do [= Don Ferdinando] dalla Spagna?" e l'aria ...
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BRUNETTI, Domenico
Oscar Mischiati
Nacque a Bologna probabilmente nel 1580 o poco dopo. Fu allievo di A. Brunelli, secondo quanto testimonia G. P. Bucchianti; nel 1606 doveva aver già terminato gli [...] di sezioni sia solistiche sia corali: A (soprano solo in misura ternaria), B (coro, misura binaria), C (soprano solo, recitativo arioso, misura binaria), A (contralto solo, trasportato), B (coro), D (coro a quattro voci, declamato omofono), A (tenore ...
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CIMADORO (Cimador), Giovanni Battista
Cesare Orselli
Nacque a Venezia nel 1761 (improbabile la fonte tedesca citata dal Barblan che lo dice "conte"); non si hanno notizie sugli studi da lui compiuti. [...] le indicazioni del Rousseau il quale aveva pensato, ideando il suo Pygmalion, ad una sorta di mélodrame, cioè ad una recitazione accompagnata dalla musica e dal gesto. Il C. compose infatti una piccola opera interamente musicata, e fu appunto la ...
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GALENO, Giovanni Battista
Maria Volpe
Nacque a Udine tra il 1550 e il 1555 da Vincenzo. Si ignora ove abbia compiuto la sua formazione musicale; sappiamo, comunque, che abbandonò sin dalla prima giovinezza [...] privo della ricerca di innovazioni e di sperimentazioni armoniche e cromatiche. L'elemento drammatico manca, oppure è introdotto nel recitativo, i motivi musicali si integrano bene con le parole, e i pezzi a sette voci includono talvolta passaggi per ...
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BIANCHI, Francesco
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Nacque a Roma nel 1601 da Antonio e Margherita Samaruchi, Rimasto orfano da giovanetto, fu dal suo tutore messo "per convittore e per musico soprano" nel Seminario Romano, dove [...] romano - il frequente cimentarsi, fuori del suo servizio strettamente liturgico, nel canto espressivo, nello stile cosiddetto "recitativo" del tempo (e l'esperienza parmense della musica monteverdiana dovette essere in tal senso assai significativa ...
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scena Parte del teatro dove gli attori recitano. Per metonimia, l’azione scenica, l’attività teatrale e la professione d’attore, e, per traslato, altre forme di attività.
Teatro
La s. è costituita da [...] episodi cantabili. Nel 19° sec. si trova spesso l’indicazione s. e aria (o anche s. e duetto) per la combinazione di recitativo e aria. Musica di s. La musica che si inserisce in alcune parti di uno spettacolo teatrale, o in intermezzi, come accadeva ...
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Musicista (Lucca 1858 - Bruxelles 1924), discendente da un'antica famiglia di musicisti (v. voce prec.). Studiò con C. Angeloni all'istituto lucchese G. Pacini, poi al conservatorio di Milano con A. Bazzini [...] di esso, e dal sentimento che esprime. Ma assai curato nei riguardi della parola è il suo espressivo e personale recitativo melodico. Se la soluzione lirica della scena pucciniana si espande in melodia, va però osservato come questa melodia nasca e ...
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BALTAZARINI (Baldassarino, Baltagerini, Baltasarrini), Baldassarre, detto di Belgioioso (Balthasard, Balthazar, Balthasarin, de Beaujoyeulx, Beau Joyeux)
Sisto Sallucci
È dubbio se sia nato in Lombardia, [...] . L'italiano, lontano dalla corte, meditò sul proprio progetto che presentò poi in tre parti, la prima poetica da recitare, la seconda musicale da cantare, la terza scenografica da dipingere; pregò la sovrana di affidare i relativi compiti ad artisti ...
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DI MAJO (de Majo, Majo, Maio), Gianfrancesco (detto Ciccio)
Raoul Meloncelli
Nacque a Napoli il 23 marzo 1732 da Giuseppe, vicemaestro della cappella di corte, e da Teresa Manna, sorella di Gennaro, [...] di logico raccordo a conclusione di un'aria e come legame alla scena successiva; svolse inoltre in stile di recitativo o di arioso la parte centrale dell'aria tripartita.
Sono questi alcuni tratti tipici della concezione drammatico-musicale del ...
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recitativo
agg. e s. m. [der. di recitare]. – In musica, modo o stile r., e come s. m. recitativo, modo di cantare che, pur intonato su note e accompagnato per lo più dall’orchestra o da uno strumento, non costituisce una melodia in sé conclusa...
recitabile
recitàbile agg. [der. di recitare]. – Che si può recitare: mi sembra una commedia se non eccellente almeno r.; non so se questo dramma è r. davanti a bambini.