Cagney, James (propr. James Francis Jr)
Morando Morandini
Attore cinematografico statunitense, nato a New York il 17 luglio 1899, da padre irlandese e madre norvegese, e morto a Stanfordville (New York) [...] una personalità forte, caratterizzata da un'energia estrema, fece dell'esuberante vitalità il tratto fondamentale del suo stile recitativo che potrebbe riassumersi nella formula never relax, e che pure, a partire dagli anni Quaranta, specialmente nel ...
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MUSICA
Gastone ROSSI-DORIA
Alfredo BONACCORSI
Luigi RONGA
. Una distinzione netta tra musica popolare e musica dotta (o d'arte, o aulica, ecc.) ha maggiori probabilità di concretezza quando, rinunziando [...] distinzione non vuol essere assoluta, e non vuole escludere né stilemi comuni alle due scuole (per es. le forme dell'aria, del recitativo ecc. sono già disegnate, se non fissate, in Italia già a mezzo Seicento con P. F. Cavalli, L. Rossi, M. A. Cesti ...
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PERGOLESI, Giovan Battista
Andrea Della Corte
Musicista, nato a Iesi nel 1710. Studiò contrappunto a Napoli con G. Greco, F. Durante e F. Feo. È dubbia la sua ammissione all'Istituto dei Poveri di Gesù [...] d'uguale lunghezza, un quartetto finale di 16 battute. Neppure in questa opera si scorge la tendenza a coltivare i recitativi accompagnati e i pezzi orchestrali. La breve marcia è del tutto inadeguata alla solenne parata sacerdotale. La vocalità dell ...
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Composizione vocale-strumentale, intesa di solito all'espressione di più momenti spirituali e assai varia nelle forme secondo la scuola e soprattutto secondo i generi: da camera e da chiesa. - La cantata [...] che ne risulta generalmente costituita da una specie di sinfonia o preludio concertante, a cui segue una serie più o meno lunga di recitativi, di arie e di duetti; la composizione è chiusa per lo più da un coro in stile fugato o da un corale. Infine ...
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Nazzari, Amedeo
Monica Cardarilli
Nome d'arte di Salvatore Amedeo Buffa, attore cinematografico, nato a Cagliari il 10 dicembre 1907 e morto a Roma il 7 novembre 1979. Interprete significativo del cinema [...] dell'uomo dalla profonda rettitudine morale, giusto e di animo nobile, collocandosi a pieno titolo (anche per il talento recitativo, il fascino, l'eleganza, la voce profonda) tra i divi più celebrati. Protagonista di alcuni famosi film degli anni ...
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Shearer, Norma
Nicoletta Ballati
Nome d'arte di Norma Fisher, attrice cinematografica canadese, nata a Montréal (Canada) il 10 agosto 1904, e morta a Woodland Hills (California) il 12 giugno 1983. Raggiunto [...] una vera diva acclamata per l'eleganza e l'indubbia classe, l'avvenenza non appariscente e il garbato stile recitativo, successivamente cercò di liberarsi da quello che rischiava di diventare uno stereotipo vincolante e si cimentò con ruoli più ...
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Verso tradizionale dell’epopea greca e romana da Omero in poi, usato però anche nella poesia religiosa (oracoli e inni), nella didascalica e, unito con il cosiddetto pentametro elegiaco, nella poesia elegiaca [...] Orazio.
L’ e. dattilico, o semplicemente e., come già lo chiamò Erodoto, ha lo schema: −′−−∪∪−′−−∪∪−′−−∪∪−′−−∪∪−′−−∪∪−′−∪. È un verso recitativo derivante forse dall’unione di un hemiepes e di un enoplio. Diviene sempre più rigido da Omero ai poeti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La definitiva affermazione del sistema impresariale caratterizza il teatro d’opera settecentesco, [...] e non conoscere da chi li commette. Procurerò di notarne diversi Teatrali, acciò il Maestro possa emendarli.
V’è chi canta il Recitativo della Scena, come quello della Chiesa, o della Camera: V’è una perpetua Cantilena che uccide: V’è chi per troppo ...
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Musicista (Strongoli, Catanzaro, 1690-96 circa - Napoli 1730), studiò a Napoli con G. Greco, e vi esordì (1715) con opere comiche in dialetto. Maestro di cappella del principe di S. Severo, fu (1725) vicemaestro [...] opere, tra serie e comiche, oltre a oratorî, cantate ecc., in un'arte ricca di ispirazione drammatica e di effetti scenici, ove si nota, tra l'altro, l'efficacia del recitativo accompagnato, del quale V. fu uno dei pionieri nella scuola napoletana. ...
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MacDonald, Jeanette
Isabella Casabianca
Cantante e attrice teatrale e cinematografica statunitense, nata a Philadelphia il 18 giugno 1907 e morta a Houston il 15 gennaio 1965. Disinvolta, vivace, dotata [...] tale ambito, infatti, le sue notevoli qualità canore e l'eleganza naturale supplivano alla mancanza di un reale talento recitativo, garantendo sempre esiti brillanti. Il tentativo di misurarsi con generi diversi non ebbe invece fortuna e ne determinò ...
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recitativo
agg. e s. m. [der. di recitare]. – In musica, modo o stile r., e come s. m. recitativo, modo di cantare che, pur intonato su note e accompagnato per lo più dall’orchestra o da uno strumento, non costituisce una melodia in sé conclusa...
recitabile
recitàbile agg. [der. di recitare]. – Che si può recitare: mi sembra una commedia se non eccellente almeno r.; non so se questo dramma è r. davanti a bambini.