Krauss, Werner
Riccardo Martelli
Attore teatrale e cinematografico tedesco, nato a Gestungshausen (Coburg) il 23 giugno 1884 e morto a Vienna il 20 ottobre 1959. Fu uno dei protagonisti del cinema muto [...] di Der Student von Prag (1926; Lo studente di Praga) di Henrik Galeen. Con l'avvento del sonoro, il suo stile recitativo, adatto al muto, tese a scadere sempre più nell'enfasi, ed egli si dedicò soprattutto a magniloquenti film storici come Napoleon ...
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Poeta ungherese, nato il 26 novembre 1883 a Szegszárd. Si laureò in filologia classica e filosofia e insegnò in varie città della provincia, finché nel 1917 passò a Budapest e, abbandonato l'insegnamemo, [...] Dall'Italia sono anche ispirate le sue liriche Recanati, Zrinyi a Venezia, Italia, Pictor Ignotus, La canzone della campagna, Recitativo.
Fra i suoi romanzi vanno menzionati Il califfo della cicogna (1916), una parte del quale ha per sfondo la città ...
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LOGROSCINO, Nicola
Andrea Della Corte
Musicista, nato a Bitonto nel 1698, morto, forse a Napoli o a Palermo, dopo il 1765. Studiò nel Conservatorio di Loreto a Napoli, probabilmente con G. Veneziano. [...] il suo svolgimento dal dialogo e dal momento sentimentale. L'avere evitato sia le insipide polifonie, sia lo scialbo recitativo, e l'avere formalmente fuso e psicologicamente distinto le tre persone che il libretto presentava diverse nell'animo e ...
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RAVEGNANI, Giuseppe
Silvia Ceracchini
RAVEGNANI, Giuseppe. – Nacque a San Patrignano di Romagna, frazione del comune di Coriano, il 13 ottobre 1895 da Adriano Ravegnani e da Maddalena Carpi. Dalla loro [...] agreste e civile di Romagna si accese di tinte più ricche e il canto si distese in un’ampiezza di largo recitativo» (Titta Rosa, 1971, pp. 6 s.). Queste prime esperienze mostravano la vicinanza di Ravegnani con le atmosfere crepuscolari e con le ...
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CECCARELLI, Francesco
Alberto Iesuè
Nacque a Foligno nel 1752. Nulla si sa sulla sua formazione musicale né sugli inizi della sua carriera artistica. Sappiamo tuttavia con certezza che egli cantò con [...] appositamente per lui (aprile 1781) un Rondò per soprano, due oboi, due corni e archi (K 374): "A questo seno deh vieni", recitativo, "Or che il cielo a me ti rende", aria. Il rapporto di lavoro tra il C. e Mozart fu intenso a Salisburgo soprattutto ...
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Musicista, nato a Modena nel 1672, morto dopo il 1748 (?). Allievo del padre, Giovanni Maria, e di Giovanni Paolo Colonna, fu nell'arte precocissimo. Divide, col Piccinni, la sorte di essere celebre per [...] i Favourite Songs) - si direbbe che, se Händel è monotono, anche se potente, nell'uso delle forme consacrate (l'aria e il recitativo in tutti i loro aspetti e derivati), il B. è molle e monotono in tutto e per tutto. E si vorrebbe dar ragione al ...
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PAGLIARDI, Giovanni Maria
Andrea Garavaglia
PAGLIARDI (Palliardi, Paliardi), Giovanni Maria (Gianmaria). – Nacque a Genova, nel 1637, da Giovanni Francesco, come si ricava dal registro dei morti della [...] dicitura «melodrama», e non a Domenico Gisberti, cui è stato talvolta attribuito per confusione con la sua «opera in stile recitativo» (un dramma di parola) La pazzia in trono, ovvero Il Caligola delirante (1660; cfr. Walker, 1984, pp. CXLII, CLVII n ...
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GUARANA, Vincenzo
Simone Guerriero
Figlio di Giacomo e Caterina Girelli, nacque a Venezia il 22 luglio 1742; padrino al battesimo, celebrato tre giorni più tardi nella chiesa di S. Tomà, fu il pittore [...] corona con Enea ed Acate parlano con Venere (Allegri Tassoni). Il gusto per la composizione storica e per "un recitativo in senso accademizzante" (Pallucchini, p. 489) che caratterizza i dipinti, oggi alla Galleria nazionale di Parma, torna anche in ...
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Jodorowsky, Alejandro
Bruno Roberti
Regista e attore cinematografico e teatrale, drammaturgo e sceneggiatore cileno, di origine russa, nato a Iquique il 7 febbraio 1929. Dotato di una fantasia scatenata, [...] e frequentò per due anni l'università, seguendo corsi di filosofia e psicologia. In quel periodo diede sfogo all'impulso recitativo e al forte senso del teatro facendo il clown in un circo e dedicandosi agli spettacoli di marionette. Una vocazione ...
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Durano, Giustino
Nicoletta Ballati
Attore teatrale e cinematografico, nato a Brindisi il 5 maggio 1923 e morto a Roma il 18 febbraio 2002. Esuberante, eccentrico, dotato di insolita espressività e mimica, [...] ruolo dello zio del protagonista, Guido Orefice (Roberto Benigni), riaffermando ancora una volta il suo talento con uno stile recitativo concitato e fortemente mimico, che ben si addice all'atmosfera surreale e fiabesca della prima parte del film. ...
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recitativo
agg. e s. m. [der. di recitare]. – In musica, modo o stile r., e come s. m. recitativo, modo di cantare che, pur intonato su note e accompagnato per lo più dall’orchestra o da uno strumento, non costituisce una melodia in sé conclusa...
recitabile
recitàbile agg. [der. di recitare]. – Che si può recitare: mi sembra una commedia se non eccellente almeno r.; non so se questo dramma è r. davanti a bambini.