Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Grazie alla collaborazione con Calzabigi, Gluck dà attuazione a quella riforma dell’opera [...] costituiscono un prodotto artistico molto lontano dall’opera seria intesa come semplice successione di arie collegate da recitativi. Esse danno attuazione pratica a quei principi di riforma drammatica che da decenni, ormai, costituiscono l’oggetto ...
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Musicista (Palermo 1660 - Napoli 1725). Compì gli studî musicali a Roma, forse con B. Pasquini. Nel 1685 passò a Napoli, maestro del teatro di Palazzo Reale e, nel 1689, ma solo per pochi mesi, al conservatorio [...] la forma tripartita: Allegro - Adagio - Allegro (e tale forma si dice ancora oggi alla Scarlatti o italiana). I recitativi sono normalmente "secchi" (cioè accompagnati solo dal cembalo), ma nel genere comico si alzano spesso in movimenti d'arioso ...
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LINDSAY, Nicholas Vachel
Salvatore Rosati
Poeta americano, nato nel 1879 a Springfield, Ill., dove morì il 6 dicembre 1931. Dopo avere studiato a Hiram College, Ohio (1897-1900), all'Art Institute di [...] di bellezza. Nei suoi versi, di cui varie raccolte egli illustrò con fantasiosi disegni proprî, il L. cerca di conciliare la recitazione e il canto, componendo ogni verso in modo che il lettore possa, secondo il proprio istinto, parlarne due terzi e ...
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SAFFICI, STROFE e METRO
Giorgio Pasquali
La strofe saffica è chiamata così, perché tutto il primo libro delle liriche di Saffo nell'edizione alessandrina era composto in tal metro; ma faceva di essa, [...] nel Carmen saeculare) dopo la sesta (la cesura indica che la strofa è da Orazio sentita non più quale metro di canto ma come recitativo). Egli ha, del resto di rado, sinafia non solo dinnanzi all'adonio ma anche (tre volte) tra il secondo e il terzo ...
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Josephson, Erland
Stefano Boni
Attore, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico svedese, nato il 15 giugno 1923 a Stoccolma. Cresciuto alla scuola del teatro nordico e abituato a una recitazione [...] amore) di Bergman, suo amico d'infanzia. Venne successivamente scritturato da Gustaf Molander per Eva (1948) e tornò a recitare per Bergman in Till glädje (1950, Verso la gioia). Negli anni Cinquanta lavorò spesso con quest'ultimo, senza mai ottenere ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Fino ad allora una periferica colonia musicale, la Russia produce nell’Ottocento una [...] integralmente il dramma di Puskin, senza modifiche, offrendo la soluzione più radicale al problema dell’articolazione di aria e recitativo. Morto l’autore senza aver finito la composizione, Il convitato di pietra verrà completato da Cui e Rimskij ...
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METRICA (gr. μετρική [τέχνη]; da μέτρον "misura")
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ambrogio BALLINI
Giorgio PASQUALI
Salvatore BATTAGLIA
Nicola FESTA
Andreas HEUSLER
Roman JAKOBSON
È il complesso dei [...] . La forma strofica sarà stata determinata da danze (o meglio da leggieri movimenti di danza) che l'attore compieva nel recitare, o da responsione (musicale in caso di dialogo).
Donde avrà Plauto attinto almeno la maggior parte di queste forme? In ...
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KAPSBERGER, Johann Hieronymus, von
Romolo Giraldi
Musicista, nato in Germania nella seconda metà del sec. XVI, ma vissuto in Italia, dove era chiamato Giovanni Geronimo Tedesco della Tiorba, e morto [...] continuo (2 libri: 16241633); Missae Urbanae, da 4 a 8 voci (1631); I pastori di Betlemme nella nascita del Signore, dialogo-recitativo (1630); Apoteosi di S. Ignazio di Loyola e S. Francesco Saverio; un coro musicale (cantata) da 1 a 5 voci, per ...
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MARINI, Biagio
Franco Piperno
– Nacque a Brescia il 3 febbr. 1594, da Feliciano e da Giulia (forse nata Bondioli), come risulta dall’atto di battesimo conservato nell’Archivio parrocchiale di S. Afra [...] a 1 e 2 voci, op. V (Parma 1622, dedicata al duca di Mantova Ferdinando Gonzaga) e de Le lagrime d’Erminia in stile recitativo a 1 voce e basso continuo, op. VI (Parma 1623, dedicata al cardinale Alessandro d’Este). L’op. IV, una raccolta di musiche ...
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SANCES (Sanci, Sonzi, Sonci, Sanchez), Giovanni Felice
Paolo Alberto Rismondo
SANCES (Sanci, Sonzi, Sonci, Sanchez), Giovanni Felice. – Nacque a Roma negli ultimissimi anni del XVI secolo (probabilmente [...] i Motetti a voce sola (1638), un’ampia cantata basata in larga parte sul tetracordo discendente cromatico, con alcuni versetti in recitativo.
I libri di musica da chiesa risalgono tutti agli anni di Vienna. Uscirono tre libri di Motetti: a 1-4 voci ...
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recitativo
agg. e s. m. [der. di recitare]. – In musica, modo o stile r., e come s. m. recitativo, modo di cantare che, pur intonato su note e accompagnato per lo più dall’orchestra o da uno strumento, non costituisce una melodia in sé conclusa...
recitabile
recitàbile agg. [der. di recitare]. – Che si può recitare: mi sembra una commedia se non eccellente almeno r.; non so se questo dramma è r. davanti a bambini.