RICCI, Renzo
Doriana Legge
RICCI, Renzo. – Nacque a Firenze il 27 settembre 1899, figlio di Giulio, insegnante di recitazione all’Accademia dei Fidenti e al collegio Alla Querce dei barnabiti, e di [...] per arrivare a quel dolore misurato e controllato, accompagnato da risonanze dolci della voce. La successiva l’ebreo di Ashley Dukes al teatro Manzoni di Milano.
La recitazione di Ricci divenne punto di riferimento per chi ambiva a un rinnovamento ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Affermatasi nel XVII secolo con Lully come l’emblema della monarchia assoluta, la tragédie [...] noiosa perché più ricca e ardita nella scrittura vocale e nell’accompagnamento. L’abate riconosce, tuttavia, che l’opera francese si avvale di libretti più accurati, di recitativi più interessanti, di allestimenti grandiosi per l’impiego del coro e ...
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forme musicali
Ennio Speranza
I diversi modi di organizzare i suoni nella storia della musica
L'organizzazione dei suoni ha dato vita con il passare dei secoli a diverse forme musicali. Tragedia greca, [...] musica, parola (libretto) e scena. Nata nel Seicento, essa è strutturata in recitativi e arie che si susseguono. Il recitativo, lettura intonata del testo, è generalmente accompagnato dal clavicembalo e porta avanti l'azione drammatica. L'aria, canto ...
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ABBATINI, Antonio Maria
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Nato a Tiferno (Città di Castello) nel 1597-1598, studiò a Roma con i fratelli Giovanni Maria e Giovanni Bernardino Nanino, forse dopo aver ricevuto i primi insegnamenti musicali [...] , in cui per primo accentuò il carattere singolo dei personaggi, comici o drammatici, e curò quello del recitativo, che rese sempre più secco (accompagnato dal solo cembalo), mentre dette forma ed equilibrio più ampi ai difficili "pezzi d'insieme ...
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mùsica, stòria della Disciplina che analizza la musica in senso cronologico, attraverso le epoche e le culture, con particolare riferimento alla musica colta occidentale.
Lineamenti di storia della musica
[...] liturgico in tedesco su melodie popolari.
Il Seicento Il declino della polifonia a favore dello stile recitativo e della monodia accompagnata portò al grande sviluppo dell’opera, che intendeva rappresentare, per mezzo della ‘teoria degli affetti ...
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Musicista e compositore (Roma 1561 - Firenze 1633). Attivo presso la corte medicea, P. fece parte della Camerata fiorentina de' Bardi e ne condivise l'estetica del «recitar cantando» (stile al quale è [...] più voci, legò tuttavia la sua fama al nuovo stile monodico accompagnato e in particolare alle monodie «rappresentative», di cui P., con portare a compimento la realizzazione del nuovo stile recitativo non ornato (al quale è comunemente fatta risalire ...
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Parte lirica del dramma romano, recitata o cantata a suon di flauto da un unico attore (monodie del dramma greco), e, in senso più lato, anche recitativo in settenari accompagnato dal flauto, contrapposto [...] al diverbium, in senari, non musicato ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] che erano i conti di Hereford e di Norfolk, di accompagnare il re alla proposta base d'operazioni nelle Fiandre. Edoardo XVII si fa sentire in Inghilterra l'influenza del nuovo "stile recitativo" allora nato in Italia, specialmente in quei Masks (v.) ...
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MOTTETTO (o motetto, Motet, Motellus)
Giulio Cesare Paribeni
Forma di composizione musicale per voci. Il mottetto passò per così varie e persino contrastanti fasi di sviluppo, che non è possibile darne [...] e proprî mottetti ai quali è aggiunta una parte d'accompagnamento, il basso continuo da realizzare sull'organo, e nei quali vi sono pezzi scritti per una voce nello stile recitativo dell'opera fiorentina.
L'indirizzo dato dal Viadana produsse nel ...
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ORATORIO
Luigi Ronga
. Musica. - Le moderne ricerche storiche hanno messo in luce che l'oratorio musicale non fu, come prima si credeva comunemente, "una continuazione e degenerazione diretta della [...] da poesia strofica di carattere liricomistico in poesia "da recitar alternamente da personaggi", e cioè in lauda a dialogo, fu specialmente dovuto al rapido imporsi del nuovo stile monodico accompagnato, che a Firenze, com'è noto, sul finire ...
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recitativo
agg. e s. m. [der. di recitare]. – In musica, modo o stile r., e come s. m. recitativo, modo di cantare che, pur intonato su note e accompagnato per lo più dall’orchestra o da uno strumento, non costituisce una melodia in sé conclusa...
accompagnare
v. tr. [der. di compagno] (io accompagno, ... noi accompagniamo, voi accompagnate, e nel cong. accompagniamo, accompagniate). – 1. a. Seguire una persona, andare con essa come compagno per affetto, onore o protezione: a. un amico...