[prima parte]
Il neuroscienziato Gazzaniga ritiene che la capacità di dare un senso di unità e dunque di identità a tutti i processi cerebrali dipenda da una funzione “interprete”, sviluppatasi nell’uomo [...] un altro: interpretando dunque Nietzsche nel modo più radicale, l’identità di due oggetti qualsiasi non esiste nel mondo reale ed è per questo anch’essa un’invenzione umana.
Il filosofo tedesco sembra quasi parlare della funzione interprete quando ...
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Risale al 1928-1929 il quadro del surrealista belga René Magritte L’uso della parola I, prima di una lunga serie di opere dedicate al soggetto della pipa. In questa tela troviamo, raffigurata al modo di [...] fumare la pipa del mio quadro? Nessuno. Quindi NON È UNA PIPA».
In gioco è lo statuto dell’arte come mimesi del reale. Perché la pipa raffigurata non è una pipa? Perché è una immagine, un’illusione, una virtualità bidimensionale. Si tratta di un ...
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“Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”Se l'esperienza del quotidiano è quella di una realtà profondamente intrisa dal male e dominata dalla sofferenza, come conciliare la constatazione del dolore [...] senso neppure porsi la questione della sua esistenza. La fede esisterebbe fintanto che da essa si può ottenere un profitto reale e tangibile.Nel suo senso antropologico, il dolore si manifesta nell’estrema concretezza di un'esperienza in grado di ...
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Immaginate di avere tra le mani una trilogia di circa mille pagine: la copertina è bianca con sopra la fotografia di un palloncino fucsia ben arrotolato a riprodurre un cigno; sul cigno un riflesso: una [...] il suo corpo allo stesso tempo naturale e artificiale.
L’incontro con l’Immagine, con il "dio impossibile" che è il reale porta Walter all’impotenza. E proprio sull’impotenza, potenziale scacco al realismo e a un’esperienza “autentica”, si gioca il ...
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In una società che cede il primo piano alle dirette televisive ed ai collegamenti in tempo reale, non sorprende che una forma mentis sempre più improntata all’immediato venga sdoganata anche al campo umanistico. [...] È questo il caso dello haiku, un componimento tipico della tradizione giapponese, che da anni affascina, non senza ambiguità, la lirica occidentale. ...
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Nel 1932, in un’intervista con uno dei più noti giornalisti europei, Emil Ludwig, Mussolini parve riconoscere delle vere e proprie similitudini tra la rivoluzione fascista in Italia e la coeva rivoluzione [...] ascoltata in piedi e sull’attenti era la prova di una ancestrale volontà di potenza del popolo russo, quasi quanto la Marcia Reale in Italia. Profonda era anche l’ammirazione per Stalin il quale, con la sua brutalità, era ritenuto l’unico in grado di ...
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Tra le poche questioni in grado di mettere d’accordo Leibniz e Husserl, quella della
percezione e del suo rapporto con il reale in quanto tale è una delle più convincenti e interessanti.
Ecco i termini [...] di questo confronto teoretico, tra prospettivismo, intenzionalità, fenomenologia, e senso intenzionale.
Questo apparato concettuale, benché a prima vista appaia astrattamente filosofico, è in grado di ...
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Come stare al mondo nella sconvolta realtà del Novecento?
«Con non altri che te / è il colloquio». Così si apre Gli strumenti umani, la terza maggiore raccolta poetica di Vittorio Sereni (1913-1983), [...] risultato a cui Sereni giunge è però un “impasto” nuovo, che ha la capacità di racchiudere il vero volto del reale e al contempo di superarne la contingenza per volgersi verso significati più profondi. La grande abilità di Sereni sta, infatti, nell ...
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Il 1999 segna un momento di svolta nell’analisi del lavoro artistico di Jackson Pollock: il fisico Richard Taylor applica con due colleghi tecniche di analisi dei frattali ad alcuni quadri dell’artista, [...] sul rapporto tra essenza ed esistenza in matematica, prima ancora che in fisica matematica, dove il rapporto tra il reale matematico e quello fisico rende la questione più sfaccettata; ma certamente degno di nota risulta lo svincolarsi dall’idea che ...
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«Ciò che è sinistro, o terribile, non tradisce mai: lo stato al quale conduce è sempre l’illuminazione. E soltanto questa condizione di brutale consapevolezza ci permette di cogliere a pieno il mondo, [...] , ovvero scorre al nostro ritmo, secondo il tempo e lo spazio soggettivi, lo strato impersonale della percezione restringe ciò che è reale a ciò che è naturale, biologico e materiale. Avviene che il soggetto si sente fuori dal mondo: la realtà, che ...
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reale1
reale1 agg. [dal fr. ant. reial, che è il lat. regalis; v. regale1]. – 1. a. Di re, del re o dei re: famiglia, casa, stirpe, ceppo r.; sangue r.; Maestà r.; Altezza r., titolo che si dà ai principi di sangue reale; decreto, discorso...
reale2
reale2 agg. [dal lat. mediev. realis, der. di res «cosa»]. – 1. Che è, che esiste veramente, effettivamente e concretamente (contrapp., nell’uso com. e generico, a immaginario, illusorio e anche a apparente, ideale, possibile): le mie...
Moneta d’oro fatta coniare da Carlo I d’Angiò (1266-85) a Barletta e poi a Messina in sostituzione dell’augustale.
R. si dissero pure varie monete d’oro e d’argento emesse in Sicilia e Sardegna dagli Aragonesi. Con l’accrescersi della potenza...
reale (regale)
Luigi Blasucci
L'aggettivo ricorre tre volte nel Convivio e quattro nella Commedia. Può designare semplicemente ciò che " è di re ": Cv IV V 12 poi che [Roma] da la reale tutoria fu emancipata; Pd XIII 104 regal prudenza è quel...