Gualberto AlvinoScritture verticali. Pizzuto, D’Arrigo, Consolo, BufalinoPrefazione di Pietro TrifoneRoma, Carocci, 2024 Se il dibattito sulla valenza autosufficiente della lingua letteraria, sui suoi [...] , la misteriosa divisa, il passo tardo e grave, lo apparentavano agli occhi dei fanciulli a una figura di libri: astrologo, re mago, negromante. Taluno d’essi ricorda di avergli toccato l’orlo della veste e baciato la mano solo per assicurarsi che ...
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Gisella BlancoLa parola del silenzio nella poesia contemporaneain AA.VV., Teoria e pratica del testo. Grammatica, nuovi media, didattica, letteraturaa cura di Giuseppe Paternostro e Vincenzo Pinelloprefazione [...] a nuje e nun nge vedeije te cunduanne p’i rine sembe apiertee pe quire ca só nate malatizzea vvócca cchiene figlje tu re cchiameu tuje però è cu l’uocchje azzurre e buone Alessandra CarnaroliNata nel 1979 a Piagge, in provincia di Pesaro e Urbino ...
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Nella descrizione ufficiale dello stemma del comune di Gazzaniga, nel Bergamasco, si legge: «Partito di rosso e oro, al monte di tre cime di verde all’italiana, sulla più alta delle quali poggia una Gazza [...] Pardo e non da un leopardo, mentre è presente un gatto araldico – ma non onomastico – a Gatteo-Fc, a Gattico-No e a Gattatico-Re, per i quali si risale a un nome personale latino Cato o simile. Buoi e toriPer lo stemma di Bova si legge:Un bue, la ...
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Edmond Rostand, nell’opera teatrale Cyrano de Bergerac, alla domanda: «Ma poi che cos’è un bacio?», fa seguire la risposta: «un bacio è un apostrofo rosa tra le parole "t'amo"»: aforisma quest’ultimo che [...] :15) e Giuseppe suo padre dopo la sua morte (Genesi 50:1); mentre Aronne salutò Mosè baciandolo (Esodo 4:27), Samuele unse Saul re con un bacio (1 Samuele 10:1).Nel Nuovo Testamento, il padre del figliol prodigo salutò con un bacio suo figlio quando ...
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Per quanto marginale, soprattutto se paragonato al ruolo dell’inglese, del francese e dello spagnolo (si vedano i contributi di Rati, Piro e Vinciguerra in questa rubrica) o, per tutt’altro verso, al lascito [...] i dizionari, non prende il nome dal viennese Joseph Strasser ma dall’alsaziano Georg Friedrich Strass (1701-1773), gioielliere del re di Francia, e soprattutto compare in italiano, nella forma stras, poco dopo la metà del Settecento (Lacombe/Alberti ...
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Che cos’hanno in comune Antonia, Bernarda, Bartolomeo, Federica e Martino? Non molto, potremmo rispondere d’istinto, se escludiamo l’ovvia appartenenza alla categoria dei nomi propri di persona. Da un’osservazione [...] finale tra il toponimo e deretano (cfr. le Astuzie di Giulio Cesare Croce, del 1606: «Per che causa il staffile del Re fa venire nere a te le chiappe di Fabriano?»). In ambienti dialettali emiliano-romagnoli coevi o appena posteriori si presuppone un ...
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Dopo alcuni aspetti generali e il rapporto lingua-dialetti, proseguiamo l’analisi dei perché, solo in apparenza lapalissiani, esistono cognomi frequentissimi, frequenti, rari e rarissimi. 3. La motivazione [...] nome personale o nome di luogo; Corti può derivare tanto dall’aggettivo in chiave soprannominale, quanto da un toponimo Corte; Re può avere le stesse motivazione del tipo Conte, o rappresentare una contrazione di rivo ‘piccolo corso d’acqua’.Ancora ...
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È incoraggiante constatare come anche in Italia cresca il numero di studi, di lavori divulgativi e di iniziative legati alla linguistica testuale: lungi dall’essere un campo esclusivamente specialistico, [...] cancellate. Non si può però non ricordare – benché qui soltanto in modo cursorio – il suo impegno per (re)introdurre, nella pratica didattica, il riassunto come strumento precipuo per verificare la comprensione del testo.Sempre restando nell’ambito ...
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Al centro il volto di Edoardo Sanguineti, ironicamente inserito in una copertina della «Settimana enigmistica», mentre in alto a sinistra Angelus Novus di Paul Klee, l’angelo della storia, ci ricorda le [...] ”, documentato nelle forme lat. mediev. aratia e arracia (nel 1267, nel regno di Sicilia) “allevamento dei cavalli del re”, e di origine incerta; cfr. anche race “genealogia equina” […]. Sempre meno convincente appare l’ipotesi tradizionale di una ...
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C’eravamo lasciati, nel rapporto tra araldica e toponomastica (Gli animali inventati nell’araldica dei nostri comuni), parlando di bovini, e i bovini araldici fuori posto sono ancora numerosi. Una testa [...] da Acelum, omonimo dell’antica città dei Veneti, da una forma indoeuropea che significa ‘aguzzo’, dunque luogo in altura. Né il re dei rapaci ha a che fare con Lequile-Le, se non nello stemma. Animali meno nobiliIl mondo animale nell’araldica non si ...
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re-
〈ré〉 [dal lat. re-]. – Prefisso presente in verbi italiani, e nei loro derivati, con valore equivalente a ri- (v.), in quanto esprime per lo più il ripetersi di un’azione nello stesso senso o in senso contrario (reagire, reazione; reiterare,...
re1
re1 〈rè〉 s. m. [prima sillaba di resonare con cui ha inizio il 2° emistichio dell’inno di s. Giovanni Battista; v. nota, n. 2 a, e ut]. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. 11°) in poi, alla seconda nota...
Diritto
Il capo riconosciuto e legittimo di uno Stato che si regge a monarchia. In quanto organo supremo, gode di un particolare stato giuridico, fondato su un insieme di prerogative che gli sono attribuite in considerazione della sua funzione...
Seconda nota della scala naturale di do, nei paesi germanici e anglosassoni detta D come nella antica notazione musicale alfabetica (➔ notazione). Il nome fu adottato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (11° sec.) in poi.